Percorsi per bambini e incontri a sostegno delle famiglie: l’esperienza di CreativaMente
A Levanto uno spazio per bimbi e famiglie ravviva il territorio con esperienze di incontro, attività educative, sportive e di sostegno familiare, nel segno dell’accoglienza e della condivisione.

«Nel 2008, quando mio figlio aveva due anni, mi sono resa conto che sentivo il bisogno di un luogo diverso dal parco giochi dove condividere la quotidianità del mio bambino e i tanti pensieri (e i dubbi) da mamma. E non ero sola, perché proprio come me, che sono originaria di Milano, anche altre mamme non liguri stavano crescendo da sole i propri bimbi, senza l’aiuto dei nonni, e condividevano la mia stessa necessità». Così Silvia Laise, la presidente, mi racconta l’esordio di CreativaMente. Un’idea basata sul mutuo aiuto e sul sostegno reciproco, emersa da un bisogno concreto, «in un territorio povero dal punto di vista dell’offerta sociale».
Ne è nato uno spazio ludico, a Levanto arredato con materiali naturali, che, in questi primi dodici anni di attività, una volta superate le diffidenze iniziali, è diventato un punto di riferimento per le famiglie levantesi. Gli incontri sono dedicati sia ai bambini che agli adulti e hanno in comune la socialità e la solidarietà.

LA SEDE
«La nostra “base” si trova al terzo piano di Via Varego 15 ed è uno spazio che ci è stato messo a disposizione per ricreare i valori della “casa del fanciullo”, che qui a Levanto non c’era più da tempo: promuovere il benessere di bambini e adolescenti attraverso azioni educative e ludiche, focalizzandosi, in primis, sui loro bisogni».
SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E ALLA GENITORIALITÁ
Quando nasce un bambino, nasce una famiglia e ogni coppia genitoriale sviluppa dei bisogni che variano al mutare dell’età del piccolo. «Per questo, organizziamo incontri gratuiti con esperti, per offrire uno spazio libero mamma-bimbo di confronto tra mamme in puerperio e ci avvaliamo di collaborazioni con diverse professioniste tra cui ostetriche e infermiere pediatriche, che istruiscono i neogenitori sulle tecniche di massaggio neonatale, e consulenti di babywearing, per insegnare a portare i propri piccoli».

CORSI (E PERCORSI) PER BAMBINI
Oltre al nido domiciliare Primo Volo, di ispirazione montessoriana e improntato sull’outdoor education, accreditato tre anni fa dalla Regione Liguria, all’interno di CreativaMente sono previsti incontri di assistenza didattica e corsi di inglese, ma in calendario ci sono anche incontri di pet-therapy, giochi propedeutici di avviamento allo sport per bambini e bambine dai 3 ai 5 anni, rugby per i più grandini, percorsi di psicomotricità, corsi d’arte e di teatro e incontri di autodifesa per ragazzi e ragazzi.
La ciliegina sulla torta: il servizio giornaliero di pedibus, a ulteriore supporto delle famiglie del territorio.

IL “BANDO – LETTURA”
Silvia mi racconta che CreativaMente ha da poco vinto un bando nazionale del Ministero per i Beni Culturali per promuovere la lettura nella prima infanzia: «Il progetto con cui siamo stati scelti, “SO-STARE NEL LIBRO – Oltre i confini tra emozioni e inclusione”, coinvolge in partnership i comuni di Levanto, Bonassola, Framura e Monterosso con le relative biblioteche: potenziare i punti per la lettura nella prima infanzia a Levanto e nei comuni limitrofi è stato il primo obiettivo del progetto, insieme alla creazione di spazi educativi fruibili gratuitamente dalle famiglie. Il tutto arricchito da proposte rivolte ai docenti e alle scuole». Parteciperà anche ASL5, con iniziative pensate per le donne in gravidanza e le neomamme, tramite il consultorio dell’ospedale di Levanto.

«Indubbiamente è una sfida grande per noi, soprattutto in questo momento storico, ma siamo convinte che la lettura sia un efficacissimo veicolo per parlare ai bambini di tanti temi: questo bando ci permetterà di organizzare eventi di promozione della lettura e di creare “angoli morbidi” all’interno di vari spazi per leggere insieme ai più piccoli e avviarli a questo bellissimo mondo. E, poi, compreremo tantissimi libri».
L’intento è anche quello di coinvolgere anche i ragazzi disabili e gli anziani, per «mescolare le generazioni» e portare avanti percorsi di inclusione sociale proprio attraverso il libro, in stretta sinergia con l’associazione Gisal.
«Nel prossimo futuro ci focalizzeremo di più sull’adolescenza, – conclude Silvia – per provare a riempire i vuoti attuali e proporre uno spazio di calore ai tanti ragazzi che cercano disperatamente qualcosa a cui appassionarsi». Per aiutarli a destreggiarsi in una realtà sempre più caotica, nella quale una figura e un luogo di riferimento può fare la differenza in questo delicato momento di crescita.
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