Cittadini sostenibili: “Diffondiamo in città azioni e soluzioni concrete per vivere consapevolmente” – Io faccio così #305
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Genova - Andrea e Antea, due ragazzi genovesi, frizzanti e motivati. Lui è uno psicologo del lavoro e lei lavora come comunicatrice e project manager, ma nel tempo libero fanno parte del coordinamento dell’associazione Cittadini Sostenibili, rispettivamente come presidente e tesoriera.
Prima di spiegarci di cosa si occupano, accompagnano me e Paolo Cignini alla scoperta dei luoghi più virtuosi del centro storico di Genova: entriamo da Kilo, la sfuseria del vicolo, in via di Ravecca, dove Olga Terchenko ci racconta la sua idea di ecologia e il suo modo di divulgarla alla comunità: a febbraio, poco prima del lockdown, apre il suo negozietto alla spina. Ordinato, pulito e ricco, ricchissimo di arbanelle, barattoli e contenitori ermetici colmi di farine, cereali, pasta, legumi, taralli e biscotti artigianali, oltre a frutta essiccata e altre eccellenze locali. Il tutto rigorosamente senza imballaggi.
Dopo la chiacchierata con Olga (e qualche assaggio di taralli pugliesi appena arrivati), ci spostiamo ai Giardini Luzzati, roccaforte (plasticfree) della movida e punto di ritrovo dei genovesi di tutte le età: sulle panchine si vedono anziani che leggono il giornale, bambini che si divertono nell’area giochi a loro dedicata, ragazzi del servizio civile e migranti, inseriti all’interno di progetti di integrazione, oltre ad abitanti del quartiere intenti a dedicarsi agli orti urbani a disposizione di tutti. Una piccola oasi di sostenibilità, in stretta sinergia con l’associazione Il Ce.Sto, attraverso la gestione del Circolo Giardini Luzzati e della piazza antistante, che ha rivitalizzato uno spazio dalle numerose potenzialità nel cuore del centro storico.
CHI SONO I CITTADINI SOSTENIBILI?
Ed è sulla terrazza dei Giardini Luzzati che Andrea e Antea ci raccontano che il gruppo Cittadini Sostenibili è nato a Genova nel 2017 ed è diventato formalmente un’associazione a inizio 2020, poco prima del lockdown. E gli obiettivi sono chiari già leggendo il loro nome.
«Il nostro progetto – spiega Andrea – mira a diffondere sul territorio genovese i diciassette obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritti dalle Nazioni Unite. Ogni anno scegliamo insieme le campagne su cui lavorare: quest’anno, per esempio, abbiamo deciso di occuparci in particolare della finanza etica, diffondendo e valorizzando report come quello sulle banche armate (www.banchearmate.org), che riguarda il coinvolgimento degli istituti di credito nazionali ed esteri nella produzione e nell’esportazione di armi leggere italiane, e della finanza fossile, segnalando cioè quelle banche che finanziano con prestiti o investimenti petrolio, gas e carbone». La loro campagna di sensibilizzazione tocca così associazioni ed enti pubblici ed è proprio grazie a questa intraprendenza, sono già state stornate diverse centinaia di migliaia di euro a questi istituti di credito armati.
E siccome la sostenibilità che divulgano i Cittadini Sostenibili è anche ambientale, oltre che etica, hanno all’attivo altre campagne: «Ci occupiamo anche di mobilità sostenibile: per esempio, abbiamo chiesto e già ottenuto nuovi cicloposteggi in città. E lavoriamo molto sull’economia circolare: siamo riusciti a installare un terzo dei punti di recupero di scarpe sportive usate che vengono trasformate in pavimentazione soffice per parchi giochi per i bambini».
GLI INCONTRI A SCUOLA E LA MAPPA
«Siamo già stati in diverse scuole liguri, elementari e superiori, ma il nostro intento è implementare ulteriormente questa attività con pacchetti rivolti ai genitori». Un’azione a 360°, proprio perché è fondamentale rendere consapevoli le nuove generazioni, ma anche coloro che sono dietro ai più piccoli, sensibilizzando tutti i membri della famiglia.
Infine, sottolineano che come cittadini sostenibili amano “unire i puntini”: «Abbiamo mappato le realtà virtuose della Liguria, perché siamo convinti che le persone possono fare scelte virtuose solo se sanno come e dove farle».
La mappa copre tutta la regione ed è costantemente in aggiornamento, proprio per essere uno strumento sempre più efficace. Sul sito si trovano centinaia di consigli per una spesa sostenibile ed etica: «Si va dal semplice negozio di quartiere, che vende frutta e verdura locali, ai produttori, ma ci sono anche suggerimenti per sostituire oggetti quotidiani, come i cosmetici, per esempio orientandosi sullo shampoo solido, per rinunciare al flacone in plastica».
Un modo concreto per muovere tanti piccoli passi verso la sostenibilità, senza rinunciare a niente, semplicemente sostituendo oggetti di uso comune, con alternative più ecologiche.
La riflessione che emerge da questa chiacchierata è che il miglioramento della condizione ambientale urbana è un obiettivo di primaria importanza, ma questo non può discernere dal ruolo del singolo: i Cittadini Sostenibili ci aiutano, così, a capire come tutti, proprio come cittadini, possiamo contribuire in modo concreto alla tutela del “bene comune” dal punto di vista sociale, etico e ambientale.
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