10 Set 2020

Arriva la visita ginecologica “sospesa” per la salute di tutte le donne

Scritto da: Valentina D'Amora

Durante l’emergenza sanitaria, il servizio ligure per prenotare le prestazioni sanitarie è stato chiuso, provocando ritardi e slittamenti di visite a date da destinarsi. L'iniziativa lanciata da NonUnaDiMeno di La Spezia ha già sostenuto diverse donne di tutte le età che hanno usufruito della “visita solidale”.

Salva nei preferiti

La Spezia - «Costruire una piccola rete di donne che “prendono per mano” donne che non si conoscono e che hanno bisogno di aiuto è l’idea che ci ha spinto a mettere in moto questa campagna», racconta Silvia.

Durante il lockdown, per oltre tre mesi, a La Spezia, non è stato possibile prenotare visite ginecologiche e screening presso il consultorio pubblico, rimasto chiuso, e, ora che il servizio è ripreso, sono molte le donne che resteranno fuori dalle lunghissime liste d’attesa. In questi mesi, tante hanno dovuto rinunciare ai controlli oppure si sono rivolte a studi medici privati, affrontando una spesa che si aggira attorno ai 100/140€.

NonUnaDiMeno LaSpezia

«Come Non Una di Meno La Spezia, abbiamo creato una “cassa mutua”, dove chi può dà il proprio contributo, donando una visita, e chi invece ha bisogno, ci contatta e richiede una prestazione». Con l’intento di non lasciare indietro chi oggi si trova costretta a scegliere tra fare la spesa, pagare le bollette o dedicarsi alla propria salute, questa iniziativa diventa uno strumento concreto per sopperire all’assenza di un servizio pubblico che dovrebbe essere sempre garantito, nonostante la situazione emergenziale. «Ora che ci troviamo ad affrontare il recente picco di contagi da Covid in area spezzina, il servizio CUP risulta nuovamente “ingolfato”, per questo la nostra raccolta fondi resta aperta».

Non Una di Meno La Spezia

L’iniziativa è sostenuta e promossa in collaborazione con il consultorio AIED (Associazione italiana Educazione Demografica) di La Spezia, che fornisce le prestazioni sanitarie e che da oltre quarant’anni accoglie tutte le problematiche relative alla procreazione libera e responsabile, divulgando la cultura della maternità̀, della paternità̀ e della nascita, e promuovendo il contrasto alla discriminazione tra uomo e donna.

«Questo crowdfunding vuole essere un primo strumento di emancipazione e consapevolezza: vogliamo ripartire da noi stesse e dai nostri bisogni, mettendo in comune l’energia per lottare insieme e non lasciare indietro nessuna!».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Scampia: via al progetto del Comune per la ristrutturazione e riqualificazione delle Vele
Scampia: via al progetto del Comune per la ristrutturazione e riqualificazione delle Vele

La rivoluzione “dolce” di Banda Biscotti: il riscatto nelle carceri passa per la pasticceria
La rivoluzione “dolce” di Banda Biscotti: il riscatto nelle carceri passa per la pasticceria

Still I Rise e il modello educativo che offre agli “ultimi” le possibilità migliori
Still I Rise e il modello educativo che offre agli “ultimi” le possibilità migliori

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

3 Feb 4:54

Il Consiglio dei ministri impugna la legge sulle aree idonee – INMR Sardegna #63

|

Perché la candidatura del Taburno Camposauro a Global Geopark UNESCO è così importante?

|

Comunità energetiche rinnovabili: a che punto è la normativa che le disciplina?

|

Con l’associazione I Girasoli l’accoglienza dei migranti è sinonimo di “normalità”

|

Come produrre energia elettrica per la propria abitazione in modo sostenibile?

|

Andare a vivere da soli: perché in Italia è così difficile?

|

Volontari Flegrei, il cuore dei volontari e delle volontarie partenopee tra ambiente e comunità

|

Comunicare una leadership: il caso social di Alessandra Todde tra vittoria e decadenza

string(7) "liguria"