28 Set 2020

“Ragazzi irresponsabili” e Italia che Cambia a Torino per il festival di Cinemambiente

Da giovedì 1 a domenica 4 ottobre il festival di Cinemambiente giungerà al suo 23° anno di vita, con un’edizione speciale dal vivo e online che promuoverà il cinema e la cultura ambientale. Il suo titolo quest’anno sarà “Movies Save the Planet!” e approfondirà il tema del protagonismo giovanile, dell’agricoltura rigenerativa, del cambiamento climatico, dei diritti dell’uomo e della terra e di molto altro ancora. Al festival parteciperà anche Italia che Cambia, co-produttore del documentario "Ragazzi irresponsabili” di Ezio Maisto che racconta il movimento Fridays for Future e che verrà proiettato giovedì 1 ottobre.

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Torino - Torna anche quest’anno il festival di Cinemambiente che inaugurerà giovedì 1° ottobre con il “Punto di Luca Mercalli”, il consueto report annuale sullo stato del pianeta. Durante il festival verrà dato spazio alle nuove forme di attivismo ambientale che negli ultimi anni ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica sull’emergenza climatica, a temi storici come l’inquinamento, smaltimento dei rifiuti, mondo della natura e degli animali, evoluzione della scienza e delle tecnologie.

Tra i film in programmazione, giovedì 1 ottobre alle ore 18.30 verrà presentato “Ragazzi Irresponsabili”, documentario di Ezio Maisto di cui Italia che Cambia è co-produttore e dedicato al movimento Fridays For Future. Il documentario mostrerà le testimonianze dei giovani attivisti italiani che, ispirati da Greta Thunberg, sono scesi nelle piazze in difesa della salute del pianeta, dell’ambiente e dei nostri diritti. Il documentario ripercorrerà gli scioperi della scuola per il clima ma anche i valori, le contraddizioni e l’assuzione di responsabilità di molti giovani italiani. Alla proiezione seguirà un dibattito in presenza del regista, a cui parteciperà anche Lorena Di Maria, giornalista di Italia che Cambia.

Come ha affermato Gaetano Capizzi, Direttore Festival Cinemambiente e come riportato sul sito dell’evento, «la pandemia che ha travolto il mondo, in questi mesi, ha relegato in secondo piano altre emergenze globali, come i cambiamenti climatici, ancora oggi il problema planetario più urgente e per i quali non esiste la prospettiva di un vaccino a breve termine, né si può imparare a conviverci. Il nostro storico slogan “Movies Save the Planet”, riproposto nel claim di questa 23° edizione del Festival, è quasi un ritorno agli inizi, un volere ripartire dai principi originari che ci hanno guidati in quest’impresa per oltre vent’anni: la consapevolezza della gravità della crisi ambientale e l’efficacia del cinema nel comunicarla».

Durante il periodo del lockdown Cinemambiente ha continuato a proporre proiezioni e rassegne come nel caso di “Cinemambiente a casa tua”, rassegna realizzata grazie ad una gara di solidarietà tra registi che hanno concesso gratuitamente l’uso dei loro film. L’attività è poi proseguita poi con l’evento estivo dal vivo “Cinemambiente in Valchiusella” che ha visto una grande partecipazione, per giungere infine all’attuale Festival Cinemambiente in forma di “special edition”.

Spostato dal tradizionale periodo di inizio giugno, il Festival si svolgerà sia dal vivo che online con una selezione di film proposti contemporaneamente al cinema e sul web. La programmazione include 65 film tra lungo, medio e cortometraggi selezionati tra la miglior produzione internazionale di settore e provenienti da 26 Paesi, accompagnati da incontri con autori, protagonisti, esperti, presenti in sala o in collegamento online. L’aggiunta di una sala virtuale è stata possibile grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, già sperimentata nella scorsa primavera con la rassegna in streaming.

«Questi mesi di epidemia hanno fatto toccare con mano che cos’è un’emergenza globale e quanto sia fragile l’equilibrio su cui le nostre vite si reggono. Il tentativo di quest’edizione del Festival Cinemambiente, ancor più che delle passate, è di richiamare l’attenzione sul modo in cui le crisi ambientali – i cambiamenti climatici in testa – possano generare conseguenze di portata irrimediabile, di mostrare come i nostri atteggiamenti possono cambiare le cose e di invitare tutti ad agire immediatamente».

Il Festival in presenza si svolgerà nelle tre sale del Cinema Massimo con capienza limitata secondo le attuali norme in materia di prevenzione sanitaria. La sala virtuale del Festival sulla piattaforma MYmovies avrà una capienza limitata a 1.000 posti per ciascun film.

L’ingresso e l’accesso al Festival al Cinema Massimo e alla sala virtuale sono gratuiti e a prenotazione obbligatoria. Per i film al Cinema Massimo la prenotazione (per max 2 persone) si potrà effettuare sul sito di Cinemambiente mentre per i film online la prenotazione si potrà effettuare direttamente sulla piattaforma MYmovies, nell’apposita sezione dedicata ai Festival online e raggiungibile anche dal sito di CinemAmbiente. I film online saranno diffusi in contemporanea alla proiezione in sala al Cinema Massimo e ciascuno di essi sarà visibile per 24 ore dal momento del rilascio.

«Per il Festival 2020 abbiamo scelto di non introdurre alcuna sezione competitiva, per non mobilitare giurati, per non incrementare riunioni e viaggi e per sottolineare quello che è il senso di quest’edizione: contribuire alla ripartenza del dibattito ambientale con l’apporto “cooperativo” di tutti: registi, interpreti, ospiti e spettatori.

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