10 Set 2020

Chi ha varcato la soglia: un progetto per raccontare l’esperienza col carcere

Raccontare, descrivere e narrare la propria esperienza col carcere: “Chi ha varcato la soglia" è un progetto di Cascina Macondo di Riva presso Chieri che, per il 2020, ha lanciato un invito a detenuti e loro familiari, ex detenuti, direttori di carceri, educatori, giudici, medici, associazioni culturali o giornalisti, affinché condividano un racconto o una storia personale sul carcere.

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Torino - Fëdor Dostoevskij disse che il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni. Ed è proprio dai molti sguardi che hanno visto le prigioni che è possibile capire il grado di civilizzazione della nostra società e ricavarne riflessioni utili e suggerimenti che potrebbero migliorare il carcere e, di conseguenza, anche la società.

Nell’ambito del progetto di scrittura e lettura ad alta voce “Vite Parallele” si invitano tutti coloro che hanno “varcato la soglia” ad inviare un proprio testo autobiografico, per raccontare, descrivere e narrare la propria esperienza in e con la prigione. Il progetto è un’idea dell’associazione di promozione sociale Cascina Macondo di Riva presso Chieri, nata nel 1993 da un gruppo di artisti che proponevano in strada performance musicali e letture poetiche, che con gli anni è andata specializzandosi nell’arte dell’insegnamento e della formazione, con il contributo dell’UBI – Unione Buddisti Italiani e in collaborazione con il Centro Hokuzenko di Torino.

La sezione “Chi ha varcato la soglia” del progetto Vite Parallele, è nata a seguito delle restrizioni del coronavirus che hanno sospeso in carcere le lezioni dirette di scrittura con i detenuti e gli agenti penitenziari. Un modo dunque di lavorare a distanza e utilizzare le possibilità del web. Per soglia si intende quella del carcere: detenuti e loro familiari, ex detenuti, garanti dei detenuti, agenti penitenziari, direttori di carceri, educatori, giudici, avvocati, medici, sacerdoti, docenti, associazioni culturali, giornalisti, e quant’altri, a qualunque titolo, hanno varcato la sua soglia.

Come si legge dalla presentazione del progetto, «questo periodo che abbiamo vissuto, e ancora stiamo vivendo, segnato dalle molte e particolari restrizioni e divieti causati dall’emergenza coronavirus, ha forse innescato un’ampia riflessione sul nostro modo di vivere, suggerendo ragionamenti, considerazioni e spiragli su un modo diverso di concepire le relazioni umane». In questo modo il progetto intende “svelare” il carcere attraverso i molteplici sguardi e le testimonianze di coloro che, a vario titolo, ne hanno oltrepassato la soglia e lo hanno vissuto al suo interno.

Il progetto vuole dare l’opportunità di “dire e raccontare” un momento della propria esperienza del carcere, un fatto o un evento significativo della propria vita in carcere e, quindi, mettendo a confronto i diversi punti di vista, svelare il carcere, «con l’augurio che le molteplici storie personali, condivise, possano essere spunto di riflessione, arricchimento morale, intellettuale e letterario».

I testi (lunghezza massima una pagina, carattere Times New Roman – corpo 12 – margini su tutti i lati della pagina cm 2,0 – interlinea singola – totale circa 3.600 caratteri, spazi inclusi), dovranno pervenire entro il 30 settembre 2020 per posta tradizionale o per posta elettronica in formato word a: CHI HA VARCATO LA SOGLIA – Cascina Macondo, Borgata Madonna della Rovere, 4, 10020 Riva Presso Chieri (TO) – email: info@cascinamacondo.com – cell. 3407053284 – tel. 0119468397

I testi pervenuti verranno pubblicati sul sito web, sul canale YouTube, sulla newsletter settimanale “Frecciolenews” di Cascina Macondo, e su altri canali web e testate giornalistiche. Letti ad alta voce dal gruppo “I Narratori di Macondo” verranno messi in onda sui social network
e diffusi da molte radio sparse sul territorio nazionale.

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