21 Set 2020

Casacomune: la scuola che ristabilisce l’equilibrio tra uomo e ambiente

Scritto da: Lorena Di Maria

Casacomune è un’associazione dedicata alla promozione scientifica, culturale ed etica dei valori espressi dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. È anche una scuola di formazione scientifica, di dialogo culturale e incontro sociale per promuovere i valori e le azioni dell’ecologia integrale e della giustizia.

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Torino - Considerata “un luogo di sosta e di pensiero” Casacomune è situata in un convento francescano del Cinquecento sulla via che porta alla Sacra di San Michele e si affaccia sullo splendido paesaggio dei laghi di Avigliana. Nato come luogo di preghiera, è ora un centro di ricerche, riflessioni e azioni per un’ecologia integrale. Tutto questo grazie all’impegno di Don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione, e del Gruppo Abele, che, sin dalla sua nascita, si occupano di far dialogare il linguaggio tecnico-scientifico con quello sociale e antropologico, per un ripensamento della relazione tra l’uomo e l’ambiente.

Come ci racconta Federica Pecoraro, membro del Gruppo Abele, «le tematiche che Casacomune si occupa di affrontare e diffondere sono diverse ma tra loro strettamente interconnesse: dalla perdita della biodiversità al cambiamento climatico, dal cibo giusto e sano alle religioni intese come scambio tra diversi credi, dall’integrazione sociale alle migrazioni ambientali. Alterniamo corsi generici, in cui tutte queste tematiche vengono affrontate, a corsi specifici, con esperti che condividono le loro conoscenze».

Insomma, Casa Comune è una scuola che vuole arrivare a tutti, una scuola per chiunque senta il bisogno di dare il proprio contributo per un mondo migliore. Attraverso corsi, eventi e formazioni si occupa di ristabilire un rapporto di equilibrio tra l’uomo e la terra e tra l’uomo e le sue società, ma anche un rapporto di equità tra ecologia, economia e giustizia.

Per fare questo Casacomune lavora in rete sul territorio. Come ci racconta Federica, «siamo partner di Libera, del Gruppo Abele e di Legambiente. In questi anni abbiamo partecipato alla campagna in difesa dei diritti delle popolazioni dell’Amazzonia, organizzato eventi teatrali sulle tematiche ambientali e corsi di formazione tenuti da esperti. Vogliamo dare vita a una scuola di dialogo senza frontiere, di incontri tra discipline e tra persone nella prospettiva di produrre azioni concrete perchè il vero cambiamento bisogna metterlo in pratica ora».

Il prossimo evento: il cibo che cambia il mondo

Dal 2 al 4 ottobre Casacomune lancerà la seconda edizione di “Il cibo che cambia il mondo”, un corso dedicato al mondo dell’alimentazione con esempi e pratiche per migliorare la propria salute, l’ambiente e sensibilizzare sui diritti dei lavoratori e dei consumatori.

Al corso interverranno specialisti di differenti campi come il docente di genetica agraria Stefano Benedettelli, l’epidemiologo e medico oncologo Franco Berrino, don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Gruppo Abele, Luciana Dalle Donne, “Made in Carcere”, Piero Sardo, Fondazione SlowFood per la Biodiversità, la storica delle religioni Maria Chiara Giorda, lo scrittore Daniel Lumera, Francesco Pomarico del Gruppo Megamark, lo chef di cucina vegetale Simone Salvini e la fondatrice e presidente della cooperativa “Insieme” di Srebrenica Rada Zarcovic. La giornalista Rita Brugnara coordinerà l’incontro.

«Oggi viviamo nell’urgenza di agire subito per rimediare e riparare. Ha affermato Lucio Cavazzoni, ideatore del corso e tra i fondatori di Goodland e Casacomune, come riportato nella nota stampa dell’evento. «Nel Nord e nel Sud del nostro Paese, come di tutto il pianeta, è necessaria un’azione quanto più collettiva possibile che affronti e rimedi concretamente al degrado ambientale e sociale, al disequilibrio ma anche all’indifferenza e alla tiepidezza dei molti. Le conseguenze della pandemia ci convincono ancora di più di come sia necessaria un’azione mirata e comune, riparatrice e rinnovatrice. Su questo obiettivo saranno impegnati relatori e partecipanti del corso».

Il corso prevede due modalità di partecipazione: la partecipazione in presenza presso la Certosa di Avigliana (seguendo le norme di distanziamento, con posti limitati) o la partecipazione in diretta on line, con la possibilità di accedere ai contenuti fino a cinque giorni dopo la chiusura del corso.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del corso.

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