18 Set 2020

A Borgo! Un viaggio lento tra le comunità delle aree interne

Scritto da: Alessandra Profilio

Gregorio e Milena stanno per partire per un viaggio a piedi tra Umbria e Marche per conoscere da vicino le persone e le comunità che hanno deciso di scommettere sulle aree interne e intraprendere percorsi di vita alternativi alle “ricche” città. La partenza è prevista il 21 settembre: gli interessati sono invitati a salire “A borgo!” e partecipare, fisicamente o virtualmente, a questo progetto collettivo.

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Marche, Umbria - Un viaggio a piedi tra le aree interne di Umbria e Marche per conoscere e farsi ispirare dalle esperienze di chi ha deciso di costruire un futuro diverso a partire dalla rivitalizzazione dei piccoli borghi a rischio spopolamento. Alla vigilia della partenza, Gregorio Clavarino ci racconta la nascita del progetto “A borgo!”, un cammino senza fretta tra le storie dei piccoli centri.

Puoi presentarti?
Sono Gregorio, ho 24 anni e sono uno dei “cervelli” che ritornano dall’estero. Negli ultimi 4 anni ho vissuto in Olanda, dove ho studiato Scienze della Sostenibilità e un Master in Antropologia Culturale. Dopo un po’ di esperienze all’estero tra studio, viaggi e lavoro ho deciso di tornare alla base. Con un gruppo di amici abbiamo deciso di far partire il progetto “A Borgo!”, un viaggio per promuovere la possibilità di stili di vita alternativi e sostenibili. Crediamo in un’Italia che cambia e che può diventare leader della transizione verso un modello di società sostenibile.

Chi farà con te il viaggio?
Partiremo per questo viaggio a piedi in due io e Milena, ma a Genova ci sarà anche Caterina, che non partirà fisicamente con noi ma ci seguirà costantemente aiutandoci nella promozione digitale del progetto. Oltre a queste tre persone, ci sono tanti amici che hanno contribuito allo sviluppo del progetto e ci seguiranno sia attraverso i nostri canali social sia camminando qualche tappa con noi. Abbiamo pensato “A Borgo!” come un progetto collettivo, aperto a chi è interessato e partecipativo, quindi speriamo anche che attraverso i canali social qualcuno si entusiasmi e si aggiunga a noi. Se siete interessati scriveteci e salite “A Borgo!”

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Presentaci il viaggio. Quale itinerario seguirete?
Partiremo il lunedì 21 settembre in treno da Genova in direzione Arezzo da dove cercheremo di raggiungere il Passo di Viamaggio, prima tappa del progetto. Cammineremo lungo il Sentiero Italia sull’Appennino delle Marche e dell’Umbria, con l’obiettivo di arrivare a Castelluccio di Norcia. Saranno 16 tappe in totale per un mese di viaggio.

Chi vorreste incontrare durante il viaggio e perché?
Lungo il cammino incontreremo, parleremo e racconteremo le storie di persone che controcorrente hanno deciso di scommettere sulle aree interne e intraprendendo percorsi di vita alternativi alle “ricche” città. Crediamo sia importante raccontare le storie di queste persone perché siano esempio e motore di un cambiamento sostenibile della nostra società . Il COVID-19 ci ha messi di fronte ai limiti del modello di sviluppo moderno ed è il tempo di ripensare il mondo che vogliamo lasciare alle generazioni future.

Come vi muoverete?
Il mezzo di trasporto principale saranno i nostri piedi. Sarà un viaggio lento ad impatto (quasi) zero. Sulle spalle porteremo il nostro zaino con le cose essenziali che ci serviranno durante il viaggio compresa una tenda. Ci prenderemo il tempo di capire e conoscere le comunità che vivono le aree che attraverseremo, per poi raccontarle con la speranza di ispirare o solo avvicinare sempre più persone a queste realtà.

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Perché avete scelto di focalizzarvi sui borghi?
Abbiamo pensato ai borghi come punto di riferimento in antitesi alla città. Per noi il borgo rappresenta una piccola comunità resiliente e connessa al proprio territorio, centro di un sistema rurale più ampio che può coniugare tradizione ed innovazione per creare un nuovo modello di sviluppo sostenibile. I borghi sono quindi un simbolo da cui partire per pensare una società nuova, ma lungo il nostro viaggio ci dedicheremo e racconteremo anche realtà più esterne ai borghi ma sempre parte del contesto rurale/montano in cui ci muoveremo.

Cosa vorreste portare a casa?
L’obiettivo di questo viaggio è quello di ispirare e farci ispirare. Speriamo di trovare una rete, una comunità fatta di persone con una visione comune di futuro. Speriamo di contribuire a rafforzare questa rete e magari invogliare qualcuno ad entrare a farne parte. Vogliamo decostruire la narrativa per cui la città significa “progresso” e la campagna “arretratezza”. Crediamo nel potenziale delle aree interne italiane e pensiamo che sia un peccato lasciarle allo spopolamento quando invece potrebbero essere un trampolino per rilanciare l’Italia Sostenibile.

Dove potremo seguire il viaggio?
Abbiamo aperto un profilo Instagram (@a_borgoo) e uno Facebook (A borgo) dove condivideremo quotidianamente gli aggiornamenti sugli sviluppi del viaggio. I contenuti saranno di testo, audio e video a seconda delle nostre possibilità durante il viaggio e di ciò che andremo a raccontare. Cercheremo di mantenere un approccio amichevole ed informale, dando però la profondità necessaria alle storie che andremo a raccontare. Come ho spiegato prima vorremmo che fosse un progetto fondato sulla partecipazione quindi per qualunque domanda non esitate a contattarci e salite anche voi “A Borgo!”.

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