6 Lug 2020

The Honey bar, qualcosa di nuovo ronza nel centro di Genova

Scritto da: Valentina D'Amora

La storia di Gennaro Acampora, che ha trasformato il suo bar a tema miele in uno shop di prodotti contadini per creare e sostenere i produttori del territorio.

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Genova - A Genova, l’Honey bar era conosciuto come primo locale “miele-centrico” dei vicoli, noto per i cocktail rivisitati in chiave giallo-nera, come il gettonato Negroney, le più “classiche” birre al miele o il gin tonic aromatizzato col propoli. L’obiettivo con cui è stato aperto era diffondere la cultura dei mieli e dei prodotti dell’alveare, impiegandoli come principale ingrediente di tutti i cocktail sul menu. Le raccolte dimensioni del bar, però, che prima lo rendevano familiare e accogliente, oggi non danno scampo alle norme di distanziamento sociale. Così Gennaro Acampora, apicultore, oltre che bartender, è riuscito a reinventarsi, dando una nuova veste al suo bar “mielato”.

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Gennaro Acampora, nel suo locale

«Durante la quarantena, le attività del settore primario erano consentite: io, oltre che essere titolare del bar, gestisco anche l’azienda agricola che produce il miele, così ho deciso di dedicarmi al “servizio di impollinazione”, che mi ha permesso di instaurare alcune partnership con le aziende con cui oggi collaboro». Come funziona? Gli apicoltori portano i propri alveari nei campi per la produzione del miele e svolgono, allo stesso tempo, un servizio di impollinazione per quelle colture. L’opera svolta dalle api è preziosissima, oggi troppo spesso sostituita dalla chimica, e porta a una produzione più ricca, aumentando da circa il 20% al 70%. In più, gli ortaggi sono più gustosi e i frutti più grossi e regolari, proprio grazie alle api.

«Questi mesi di chiusura forzata sono stati durissimi, anche dal punto di vista burocratico (per fare una pratica ci ho messo settimane!), ma sono riuscito a creare una rete agricola». Per questo, nel frattempo Gennaro ha deciso di trasformare il locale in un negozio di specialità alimentari del territorio: così appende, letteralmente, le sedie al chiodo, facendole diventare gli scaffali del nuovo negozietto che ha ufficialmente alzato la saracinesca il 5 giugno.

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Le sedie dell’Honey bar, ora originali scaffali

Anche se in versione shop, venerdì e sabato sera, su prenotazione, c’è la possibilità di bere gli originali cocktail di Gennaro, tutti preparati con ingredienti contadini, naturalmente di stagione. La lista dei cocktail a tema miele adesso s’è ridotta, ma è stata integrata con le erbe aromatiche di un’azienda agricola di Prà: si spazia dal basilico al rosmarino, passando per la maggiorana e il prezzemolo. In più, è nato anche “l’aperispesa”, una nuova formula di aperitivo di coppia che prevede, oltre al menu di bevande e piattini preparati con verdure freschissime, una cassa di prodotti dell’orto da portare a casa.

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I cocktail, rigorosamente serviti in barattoli di miele

Un bell’esempio di resilienza, in questa fase difficilissima dal punto di vista commerciale. «Il mestiere dell’imprenditore – conclude – è quello di saper leggere la situazione del momento, trovando i punti migliori su cui fare leva. Anche se non sembra, è questo il momento di osare».

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