La tana di Jo: letture e movimento per crescere in natura
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La Spezia - In questa fase di post lockdown, i bambini hanno più che mai bisogno di ritrovare il piacere di passare le proprie giornate in libertà. In quest’ottica, La tana di Jo, nido natura a Fosdinovo, ha scelto di realizzare un campus completamente in natura per offrire ai bambini preziose occasioni di socializzazione in natura, un ambiente che è già di per sé ricco di stimoli.
«Il nostro progetto educativo – raccontano Elena Cecilia Maranca ed Elisa Bordoni – convoglia alcuni aspetti molto importanti nella crescita del bambino: la socializzazione la lettura e il rispetto per la natura».
Il campus di quest’estate è un’esperienza in outdoor a 360°: un modo per coltivare la voglia di esplorare il mondo che ci circonda, incentivando allo stesso tempo l’autonomia e stimolando la sfera emotiva e relazionale dei piccoli partecipanti. «In questo periodo così delicato abbiamo ritenuto fondamentale proporre ai bambini e alle loro famiglie un servizio orientato sull’outdoor education, progettato per dare l’opportunità ai più piccoli di sentirsi nuovamente parte di un contesto educativo». Nelle giornate “in tana” si affrontano la scoperta della biodiversità, esplorando il territorio, osservandone la fauna e la flora, ma anche la zoologia, per conoscere e rispettare gli animali “vicini e lontani”, e perfino l’astronomia, analizzando “la mappa del cielo”. Ma si leggono anche tanti albi illustrati, rilassati sul prato. E riavvicinandosi alla natura, grazie al legame che ci unisce in maniera intrinseca, si riscopre il proprio spirito avventuriero, rimasto sopito per tanti mesi.
Proprio di questi aspetti, fondamentali per la crescita, ho parlato con la dott.ssa Sara Oliva Boch, pedagogista genovese, che, durante la quarantena, ha attivato uno sportello gratuito di consulenza per famiglie, con lo scopo di affrontare insieme il faticoso frangente della vita che tutti ci siamo ritrovati ad affrontare. «Mai come oggi è necessario difendere il bisogno del bambino di conoscere, esplorare e vivere quanti più spazi possibili, nelle più svariate modalità, per poter dare vita a una cura autentica, capace di stimolare uno sviluppo rispettoso delle policromaticità che abitano ciascun essere umano».
La combinazione natura – movimento è valida, quindi, sia dal punto di vista del distanziamento fisico, che come condizione ideale per recuperare il tempo trascorso al chiuso. «Senza dimenticare, poi, – sottolinea la dott.ssa Oliva Boch – i benefici legati ad aspetti più strettamente fisiologici, come l’esposizione alla luce del sole e la possibilità di godere di un’aria qualitativamente migliore».
E anche se la distanza rende tutto un po’ meno spontaneo, con alcuni piccoli accorgimenti, si può proporre ai bambini uno spazio relazionale e ludico qualitativamente accettabile, sia dal punto di vista educativo che umano.
Durante l’anno scolastico, è attivo il Nido Natura (da 1 a 3 anni), dove il bambino è considerato un essere umano portatore di forti potenzialità di sviluppo, che apprende e cresce. «Pensiamo che il bambino – concludono Elisa ed Elena – sia costruttore di pensieri, di immagini, di parole, di oggetti e di conoscenze, capace di esplorare, indagare e relazionarsi con il mondo circostante, un soggetto con infinite modalità di essere e di conoscere».
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