17 Lug 2020

Perché la vitamina C è un nutriente essenziale per la vita

Scritto da: Alessandra Profilio

Quali sono i benefici della vitamina C per la nostra salute? In quali alimenti si trova e come assumere questo prezioso nutriente nelle giuste quantità? Cosa succede all'organismo in caso di vitamina C bassa? Ne abbiamo parlato con il dottor Roberto Gava, cardiologo, farmacologo clinico, tossicologo ed esperto di medicina integrata e prevenzione primaria.

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Inquinamento ambientale, stress e cattiva alimentazione ci rendono maggiormente esposti al rischio di infezioni e patologie. Per mantenerci in salute, è pertanto fondamentale proteggere il nostro organismo anche attraverso l’assunzione di alcuni nutrienti come la vitamina C, sostanza essenziale per la prevenzione primaria. Ne abbiamo parlato con il dottor Roberto Gava, cardiologo, farmacologo clinico, tossicologo ed esperto di medicina integrata.

Ho letto che durante questa pandemia ha approfondito ulteriormente e aggiornato le sue conoscenze in merito al rafforzamento del sistema immunitario, ad un’adeguata alimentazione e all’uso di integratori e nutraceutici. In particolare, ha sottolineato il ruolo della vitamina C per la nostra salute. Perché ritiene questa sostanza tanto importante da dedicarle il suo nuovo libro “L’importanza della vitamina C”?
La vitamina C è un nutriente veramente importante per il nostro organismo e lo è in particolare al giorno d’oggi perché viviamo in un mondo fortemente inquinato, mangiamo male e cibi nutrizionalmente poveri e siamo tutti un po’ stressati. Tra le numerose caratteristiche benefiche della vitamina C ricordo principalmente queste:

  • è essenziale per la nostra vita biologica, perché entra in molte reazioni biochimiche fondamentali per il normale funzionamento dei nostri tessuti di sostegno, ma anche del nostro sistema nervoso centrale, del sangue, delle ossa, ecc.;
  • è una vitamina che noi non possiamo sintetizzare e neppure accumulare, quindi la dobbiamo assumere quotidianamente. Normalmente basterebbero piccole dosi giornaliere (80-100 mg), ma nelle condizioni attuali di forte stress sia ambientale, sia psico-fisico, abbisogniamo di dosi molto maggiori (1-2 grammi al giorno);
  • il nostro cibo è sempre più povero di vitamina C a causa dell’inquinamento ambientale, ma anche a causa dei sistemi di produzione e di conservazione del cibo; quindi è facile trovarsi in carenza di vitamina C;
  • è una vitamina antiossidante importantissima e serve anche per portare allo stato ridotto il glutatione ossidato (un’altra nostra importantissima molecola antiossidante, disintossicante e protettiva);
  • assunta per via orale, oltre a svolgere un potente effetto immunostimolante, la vitamina C svolge un importante effetto di prevenzione primaria del cancro, mentre solo per via endovenosa a dosi altissime (50-100 grammi al giorno) svolge multiple azioni anti-neoplastiche e per di più potenzia l’effetto della chemioterapia e ne riduce la tossicità (proprio per il suo effetto antiossidante).
    è una vitamina praticamente priva di tossicità, perché anche quando viene assunta in dosi elevate, la quantità eccessiva viene eliminata rapidamente dal rene.
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Quindi la vitamina C è anche un antiossidante?
Certo e questa pare essere una delle sue azioni più importanti al giorno d’oggi. Ricordo che l’inquinamento ambientale (di aria, acqua e suolo) e lo stress psico-fisico quotidiano al quale per motivi diversi pare che nessuno di noi sfugga, aumentano fortemente la produzione nel nostro organismo dei radicali liberi sia a livello tessutale che cellulare. A ciò consegue un aumento dello stress ossidativo che causa acidosi (facilmente rilevabile misurando il pH delle urine), l’acidosi causa uno stato infiammatorio cronico di basso grado e quest’ultimo è lo stadio iniziale di gran parte delle malattie. Ecco perché oggi la vitamina C è importante e lo diventa ancora di più alla luce del fatto che la nostra alimentazione è sempre più povera di questa vitamina.

Lei consiglia a tutti di prendere la vitamina C?
Io la sto assumendo quotidianamente e ho deciso di farlo per tutta la mia vita perché studi molto recenti hanno dimostrato che la vitamina C, analogamente alla vitamina D (un’altra vitamina di cui oggi abbiamo tutti assoluto bisogno perché stiamo diventando sempre più carenti), rallenta l’accorciamento dei telomeri delle nostre catene di DNA e in questo modo rallenta il nostro invecchiamento prevenendo l’insorgenza di molte patologie croniche. La dose di vitamina C da assumere quotidianamente va però personalizzata, come qualsiasi trattamento medico preventivo o curativo. I fattori da prendere in considerazione sono età, stile di vita, attività fisica, ma anche le abitudini comportamentali, eventuali patologie in atto, trattamenti farmacologici in uso, ecc. Nel mio libro spiego tutto nel dettaglio.

Cosa c’entra la vitamina C con l’attività fisica?
L’attività fisica, come qualsiasi tipo di stress fisico a cui una persona si sottopone, induce un aumento dei radicali liberi e quindi dello stress ossidativo, per questo è necessario aumentare la somministrazione di vitamina C. Inoltre, l’attività fisica fa consumare la vitamina C presente nel nostro organismo e quindi andiamo più facilmente in carenza se non assumiamo adeguate quantità quotidiane di frutta e verdura fresche e biologiche.

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Come fare per sapere se abbiamo una carenza di vitamina C e come rimediare?
È sufficiente fare un semplice esame del sangue e dosare la quantità di vitamina C presente. È un esame che fa qualsiasi laboratorio di analisi mediche. In caso di carenza dobbiamo mangiare quantità maggiori di frutta e verdure fresche, perché la cottura distrugge rapidamente la vitamina C contenuta nei vegetali, ma dobbiamo mangiare anche ortaggi e frutta biologiche e non conservate a lungo nei frigoriferi, perché il loro contenuto in vitamina C scende rapidamente dopo la raccolta.
Se si decide di assumere vitamina C per lunghi periodi (per molti anni o tutta la vita), consiglio quella naturale estratta dalla Rosa canina, dall’Acerola o dal Camu Camu. Se una persona decide di assumere vitamina C per poco tempo, può però prendere anche quella di sintesi chimica (acido ascorbico) che costa meno, ma che contiene alcune sostanze tossiche (in scarse quantità) a causa della sua sintesi chimica.

Perché ha deciso di pubblicare il libro “L’importanza della vitamina C” e a chi si rivolge?
Sono un Medico e sento molto forte il dovere di informare le persone su come devono vivere e in particolare su come devono correggere il loro stile di vita per ridurre il rischio di ammalarsi. Il mio scopo quindi è quello di diffondere informazioni in un linguaggio semplice e comprensibile a tutti. Pur essendo un farmacologo convinto dell’utilità dei farmaci nelle situazioni gravi, sono altrettanto convinto che dobbiamo ricorrere ai farmaci il meno possibile e dobbiamo imparare a mangiare meglio, a rispettare i nostri ritmi di vita, a fare un po’ di movimento quasi quotidiano ed essenzialmente a restare sereni cercando di evitare tutti i conflitti che troppo spesso riempiono la nostra vita e sono fonte di stress patogeni.

Crede che questa recente emergenza sanitaria causata dal CoVID-19 possa aumentare la consapevolezza delle persone in merito all’importanza della prevenzione?
Sperò di sì, ma non ne sono certo, perché la maggior parte delle persone si lascia troppo influenzare dalle notizie diffuse dai media che sono essenzialmente notizie di allarme e di paura, talvolta non sempre giustificata. La paura crea reazioni emotive di breve durata e spesso non ben ponderate. Le vere decisioni di prevenzione primaria, invece, per essere efficaci devono essere ben ponderate, personalizzate in base alle caratteristiche della persona e portate avanti nel tempo a lungo termine (per anni). Solo in questo modo sono efficaci e potenziano tutte le capacità reattive e difensive del nostro organismo. Inoltre, come ho scritto in un mio recente libro (“La Medicina che vorrei”), troppo spesso i nostri trattamenti sanitari sono sintomatici e non agiscono sulla vera causa del problema, perché siamo stati abituati a togliere i sintomi e non a chiederci qual è il nostro errore che ha causato quel sintomo o quella specifica patologia.

Le persone devono crescere maggiormente in consapevolezza e in conoscenza di se stesse, delle cause delle malattie e dei molteplici trattamenti sanitari naturali oggi disponibili in modo da ricorrere a questi prima di assumere farmaci chimici, perché questi ultimi non sono mai esenti da effetti indesiderati. I trattamenti naturali invece sono meno nocivi e, se personalizzati, usati con razionalità e a lungo, possono aumentare le nostre difese e la nostra energia biologica. Questa è la vera Prevenzione Primaria.

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