8 Lug 2020

Imprese e no profit si uniscono per educare contro la violenza di genere

Giovani, aziende, associazioni: una intera comunità educante ed “educata” anche dai più piccoli può contribuire a creare una nuova cultura libera dalla violenza di genere. Nasce da qui la campagna A Safe and Normal Day che coinvolgerà 4 scuole, 100 studenti, 1 regista, 4 reti di imprese e tanti altri. La staffetta è partita ieri da Torino.

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Torino - Ieri, 7 luglio, è partito da Torino, con una staffetta che attraverserà tutte le regioni italiane, la prima campagna di crowdfunding completamente dedicata alle imprese.
Dopo un lockdown dove abbiamo visto le grandi imprese sostenere il sociale con grandi donazioni, ora la piccola e media impresa lancia una sfida di cui è assoluta protagonista: raccogliere fondi per finanziare l’educazione contro la violenza di genere, perché solo grazie alla prevenzione si scongiura l’emergenza.

Promotrici della Campagna sono APID Torino, CONFAPID e CAFID, di cui fanno parte AIDDA, Confartigianato Donne Impresa Torino e Confagricoltura Donna.

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I fondi saranno destinati a un originale progetto di SAFE, la prima agenzia di foundraising italiana che ha fatto della valorizzazione del lavoro educativo la propria mission.

A safe and normal day” è dedicato alle scuole secondarie di primo grado. Adele Tulli e Laura Romano, la regista e la produttrice di Normal, presentato in prima mondiale al Festival di Berlino e nominato da Wired tra i 10 migliori film del 2019, entreranno, insieme a educatrici ed educatori specializzati nell’educazione contro la violenza di genere, in 4 classi di quattro regioni italiane.

Da gennaio 2021 a giugno 2022 saranno coinvolte:
• 1 rete nazionale dedicata all’educazione contro la violenza
• 4 reti di imprese con le loro sedi su tutto il territorio nazionale
• 1 regista vincitrice di numerosi festival, Adele Tulli
• 1 casa di produzione Film Affair
4 scuole di 4 diverse regioni italiane
100 studenti di scuola secondaria di primo grado (le medie)
25 formatrici/ori professionisti
• 70 ore di formazione in presenza sull’emersione di stereotipi e discriminazioni
• 5 laboratori tecnici di regia e ripresa
• 100 ore di tutoraggio
• 60 ore di postproduzione
4 docufilm realizzati dalle ragazze e dai ragazzi
• Eventi e presentazioni ai festival di settore

L’obiettivo è un percorso di elaborazione critica di pregiudizi, tradizioni e pratiche basate sull’idea di normalità dei ruoli stereotipati di donne e uomini nella vita quotidiana delle/gli studenti. I quattro docu-film saranno presentati ai festival di settore e diventeranno uno strumento educativo a disposizione delle 22 associazioni e organizzazioni della Rete Safe per promuovere il contrasto alla violenza di genere.

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Contro la violenza la soluzione di SAFE è l’educazione e ora lo fa con titolari e dirigenti di piccole e medie aziende, che sanno quanto sia importante programmare, valutare i fattori di rischio, calcolare l’impatto delle proprie strategie, e che la vulnerabilità verso l’emergenza deve essere diminuita il più possibile. Protagoniste sono la responsabilità sociale di impresa e le correlazioni possibili tra innovazione sociale, innovazione di impresa e innovazione didattica. Giovani, aziende, associazioni, una intera comunità educante ed “educata” anche dai più piccoli, possono contribuire a creare una nuova cultura libera dalla violenza di genere.

La campagna A Safe and Normal Day è ospitata da Produzioni dal basso.

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