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Refugees Welcome, di cui vi abbiamo parlato in precedenza, è una piattaforma nata nel 2014 a Berlino con l’obiettivo di far incontrare persone disponibili ad aprire le porte della propria casa a giovani rifugiati o richiedenti asilo che hanno necessità di averne una.
Refugees Welcome oggi è attivo in 15 Paesi nel mondo, compresa l’Italia, e promuove un nuovo modello di accoglienza basato sullo scambio, l’incontro e la conoscenza reciproca fra rifugiati e cittadini italiani.
Una pratica di accoglienza diffusa, attraverso l’ospitalità in famiglia, per facilitare l’inclusione sociale dei rifugiati nel nostro Paese e per combattere pregiudizi e paure.
Il primo contatto avviene iscrivendosi alla piattaforma associativa sul web, seguono poi gli incontri di selezione di idoneità sia per le persone ospitanti che per i cittadini/e stranieri/e. Un tutor poi li accompagna nel percorso di reciproca conoscenza: assiste chi decide di accogliere, valuta l’andamento della ospitalità, segue i progressi del rifugiato nel realizzare il suo progetto individuale di autonomia.
Refugees Welcome non si limita però all’accoglienza: assieme ad una rete di solidarietà civile assai partecipe, promuove incontri, dibattiti, seminari di formazione, festival delle culture e da circa otto mesi ha avviato a Palermo un progetto pilota di mentoring: Fianco a Fianco.
Il progetto sostenuto da UNICEF in collaborazione con il Comune di Palermo promuove la cittadinanza attiva e si rivolge a tutti coloro che desiderano mettere a disposizione le proprie risorse, sociali, relazionali, professionali, e un po’ del proprio tempo per aiutare ragazzi stranieri, arrivati in Italia da soli, a realizzare il proprio progetto di vita nel nostro Paese.
Un mentore è, quindi, un cittadino che, gratuitamente, sceglie di accompagnare un giovane migrante nel suo percorso di crescita personale e di integrazione sociale, creando una relazione di fiducia. Prezioso il lavoro svolto dalle coordinatrici del progetto: Roberta Giunta, referente per Refugees Welcome Palermo e Francesca Citarrella facilitatrice del progetto.
Grazie infatti al loro servizio di coaching hanno avviato percorsi di formazione necessari per diventare mentore e verificato le possibilità di abbinamento, incrociando le caratteristiche personali con quelle dei ragazzi coinvolti, per ottenere una maggiore compatibilità tra le persone aderenti al progetto. Roberta e Francesca, durante una piacevole intervista, ci raccontano come Palermo abbia sempre risposto bene alle iniziative proposte da Refugees e anche questa volta le aspettative non sono andate deluse.
Il progetto, infatti, giunto al termine e dopo il successo riscontrato in questi mesi, verrà riproposto in una seconda edizione con tante novità.
Vi lasciamo i link nel caso voleste iscrivervi alla piattaforma: clicca qui.
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