Un villaggio nella natura per ritrovare se stessi e la libertà
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«Desideriamo che chi arriva qui, riesca a chiudere la porta di questo mondo in corsa e iperstimolante, per tornare al contatto con se stesso». Così Andrea Sartorio e Catia Berzigotti descrivono il loro Villaggio Ranco. Un Bed&Breakfast, ma soprattutto un progetto di vita che Andrea e Catia portano giorno dopo giorno, nella direzione dell’ascolto e della conoscenza di sé.
Andrea è stato un tecnico video in Rai per 16 anni, nella capitale della moda e del lusso, Milano. Il classico lavoro che ti porta a fare frequentissime trasferte in giro per l’Europa, costringendoti a vivere sempre con la valigia pronta. Catia, invece, laureata in scienze ambientali ed educatrice ambientale con il WWF, si era ritrovata a dirigere un’azienda marchigiana: le giornate scorrevano lente dietro la sua scrivania.
Quando si entra in una situazione di stress dovuto all’insoddisfazione lavorativa, ne risente non solo la nostra mente, ma anche il nostro fisico: ci si sente sempre stanchi e vengono meno la motivazione e la voglia di fare. Ed è proprio dopo un percorso di ricerca interiore che Andrea e Catia si conoscono, in un seminario estivo di rebirthing nelle Marche. «All’inizio ci frequentavamo a distanza, poi ci siamo sposati e sono nati Giosuè e Geremia – racconta Andrea – Dopo nove mesi di paternità, ho deciso di lasciare il lavoro, perché non si conciliava con la mia idea di famiglia. E lo stesso ha fatto Catia». Decidono così di cercare un luogo tutto per loro e dopo aver visitato numerose case, si innamorano del piccolo borgo di Villaggio Ranco: «Sprizzava un’energia tutta sua… nel dopoguerra le persone del paese venivano qui a ballare, era diventato un ritrovo per gli abitanti del luogo, dove stare insieme e divertirsi».
Adesso, grazie alla loro associazione naturalistica, entrambi gestiscono diverse attività orientate alla salute e al benessere personale: dall’educazione ambientale al rapporto uomo-natura, dal rebirthing al reiki e tai-chi fino a trekking e corsi sulle erbe selvatiche e sulla farmacia domestica. Si dedicano anche alla raccolta di erbe a uso fitoterapico e preparano alcuni prodotti, come l’olio di iperico.
Da diverso tempo stanno sperimentando i benefici della nature prescription, ossia l’effetto della “biofilia”, l’istintiva attrazione che ha l’uomo nei confronti della natura, sia sugli adulti che pernottano nella loro struttura, che su bambini e ragazzi che partecipano alla scuola ambulante del bosco e al green campus avventura, due progetti educativi che prevedono attività a stretto contatto con la terra, attraverso l’esplorazione e il gioco. I risultati della nature prescription sono visibili in tutti coloro che partecipano, in particolar modo nei soggetti stressati o nei bambini considerati “iperattivi” e con deficit di attenzione. Questo approccio di avvicinamento alla natura genera benefici per la salute, sia sul piano fisico che psicologico.
Villaggio Ranco si affaccia sul paesaggio collinare tipico del Montefeltro, con vista sulla cascata inserita in una singolare macchia mediterranea in cui vivono numerose specie faunistiche e floristiche. “Questo è un territorio vergine: – spiegano – una tela bianca su cui dipingere la propria esperienza e trasferirla agli altri”. Un luogo in costante in evoluzione che Andrea e Catia vogliono condividere con tutti coloro che vorranno andare a conoscerli.
Qui le giornate si alternano serene, tra i profumi e colori della flora selvatica, inaspettati avvistamenti di aquile, falchi, poiane, gheppi e la notte ci si addormenta in compagnia del canto notturno del gufo e della civetta. Il borghetto di case di Villaggio Ranco è stato costruito in gesso balatino, un materiale friabile tipico della zona che cambia colore in base alla luce, passando dal grigio al viola. «Qui la nostra vita è cambiata radicalmente: certo, bisogna rinnovarsi ogni mattina – sorridono – ma oggi siamo liberi».
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