Valentina, la custode di condominio che promuove riciclo creativo e buone pratiche
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Lombardia - Una ex custodia per videocassette con dentro due sacchetti per la raccolta dell’umido e un vademecum scritto su carta riutilizzata con le istruzioni per differenziare i rifiuti. È così che Valentina Vitellaro, custode di un condominio di Milano, è solita dare il benvenuto a chi si trasferisce nel palazzo: un modo originale per promuovere le buone pratiche quotidiane ed il suo “biglietto da visita” per i nuovi arrivati. Segni particolari: amante del riuso e riciclo creativo.
«Riciclo praticamente da tutta la vita: sin da bambina facevo dei giochi con le scatole di cartone, i rotoli di carta, i fogli già scritti o colorati. Ho sempre avuto questa “vena artistica” e l’attitudine a riutilizzare praticamente di tutto. I miei nonni poi erano sarti e così ho unito questi due aspetti: riciclo e cucito», mi racconta Valentina, che da anni cura un blog dedicato agli oggetti che realizza.
«In particolare – continua – recupero le tele degli ombrelli rotti con cui realizzo borse, zaini, ma anche grembiuli da cucina. Molti ombrelli piccoli si rompono ad una folata di vento e nella maggior parte dei casi non vengono riparati. Inoltre spesso hanno delle tele molto vivaci e colorate. Queste due caratteristiche hanno fatto sì che gli ombrelli rotti divenissero i protagonisti dei miei lavori di riciclo, frutto di passione e ore di lavoro».
Non è però la vendita di questi oggetti ad interessare principalmente Valentina, quanto la promozione di pratiche di eco sostenibilità. «Mi piacerebbe creare una nuova figura professionale, una sorta di consulente per il risparmio ed il riciclo creativo. Il fine ultimo è sensibilizzare le persone alle buone pratiche legate alla riduzione dei rifiuti». E da dove partire se non proprio dal quartiere e dal condominio dove vive e lavora?
«Già dal colloquio per il posto in portineria mi sono presentata all’amministratore come una “riciclona”. I condomini mi vedono spesso cucire e li ho coinvolti in un’iniziativa di bookcrossing nel palazzo. Inoltre seguendo il mio esempio in molti hanno iniziato a tenere da parte per me le buste delle lettere che ricevono; quando me le consegnano io le porto alla mia dottoressa che a sua volta le riusa per le ricette mediche».
L’anno scorso Valentina ha anche lanciato l’iniziativa #liberaunbidone per sensibilizzare le persone all’uso corretto dei cestini in strada (usati da molti per buttare i rifiuti domestici).
Adesso ha avuto un’idea da proporre ai locali del quartiere che dopo il lungo lockdown stanno a fatica riaprendo i battenti. «Vorrei regalare ai ristoratori della zona dei blocchi per comande personalizzati e realizzati da me con carta recuperata. Questo comporterebbe per loro un piccolo risparmio economico e a me potrebbe portare un po’ di visibilità».
A proposito di lockdown le domando come ha vissuto la quarantena e come immagina il futuro. «Più contatto con la natura e meno consumismo: è questo il mio auspicio per il futuro dopo questa pandemia, legata anche ai nostri continui maltrattamenti del Pianeta. Spero che le persone abbiano acquisito consapevolezza e che ognuno faccia la propria parte, a partire dalle piccole cose del quotidiano».
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