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«Si tornerà alla normalità a piccoli passi e per l’estate 2020 confidiamo in particolare nel turismo di prossimità per consentire ai sardi di conoscere l’unico cammino sardo inserito nell’Atlante Nazionale dei Cammini». È quanto ha affermato Giampiero Pinna, il Presidente della Fondazione CMSB che ha condiviso l’hashtag #rESTATEincammino (proposto dall’Ufficio Nazionale Pellegrinaggi e Turismo della CEI) per promuovere la ripresa del Cammino Minerario di Santa Barbara, un lungo itinerario tra mare, monti e miniere, punteggiato dalle testimonianze della millenaria epopea mineraria della Sardegna.
Per favorire la percorrenza dei pellegrini/escursionisti lungo il Cammino dopo il lockdown, la Fondazione CMSB promuove da giugno e settembre numerosi itinerari che prevedono da uno a tre notti di pernottamento. L’ospitalità avverrà con la formula a donativo nelle Posadas organizzate dalla Fondazione CMSB e nelle strutture ricettive convenzionate dove i pellegrini/escursionisti potranno pernottare consegnando un voucher fornito dalla stessa Fondazione prima della partenza.
«Contiamo in questo modo di riprendere assieme il nostro cammino sulla terra più antica d’Italia, attraverso le testimonianze di 8.000 anni di storia, nella bellezza del paesaggio tra monti, mare e miniere – scrive la Fondazione – Sarà l’occasione per far ritornare la gioia, lo stupore e la speranza. Siamo pronti a rimetterci in Cammino ma vogliamo farlo in sicurezza nel rispetto delle disposizioni emanate dalle autorità competenti per l’attività all’aria aperta e per la ricettività».
A tal proposito la Fondazione CMSB e le strutture ricettive convenzionate si sono già impegnate nella stesura delle Linee Guida per implementare operativamente il servizio necessario e garantire la massima incolumità ai pellegrini/escursionisti adottando scrupolose misure di prevenzione.
«Nonostante le necessarie cautele e restrizioni, la nostra mission, in questo delicato momento storico, è quella di tenere vivo il Cammino per favorire l’animazione del territorio attraverso la pratica del turismo lento e sostenibile», ha aggiunto Giampiero Pinna.
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