Tourists for Future: un viaggio in Italia per ripartire dalla bellezza
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Cinque viaggiatori stanno per partire per una traversata di tre mesi per raccontare l’Italia che si rialza dopo il coronavirus e per rilanciare quelle realtà di turismo sostenibile messe in ginocchio dall’emergenza. Tutto il viaggio sarà raccontato giorno per giorno sui social media ufficiali, con l’obiettivo di coinvolgere gli italiani a scoprire nuove mete, affrontando anche le dinamiche sociali e i problemi relativi al viaggio in questo periodo con tante limitazioni ed incognite.
I componenti di Tourists For Future, questo il nome del social tour senza scopo di lucro alla scoperta dell’Italia che rinasce, sono: Valentina Miozzo (travel blogger e consulente per il turismo sostenibile), Mauro Cappelletti e Cristiano Pignataro (guide ambientali escursionistiche), Stefania Gentili (fotografa, naturalista e guida ambientale), Francesco Quero (musicista e navigatore). Tourists 4 Future è a tutti gli effetti un progetto mediatico senza scopo di lucro che vuole raccontare l’Italia post Covid-19, attraverso lo storytelling informale sui social media. Per saperne di più abbiamo intervistato Valentina Miozzo.
Puoi presentarci questo viaggio?
Stiamo lavorando all’itinerario da due mesi ma solo da pochi giorni, con l’annuncio della riapertura della Sicilia, abbiamo potuto confermare il tutto. Partiremo il 1° luglio da Palermo e la destinazione finale sarà Bergamo, perché vogliamo che sia un viaggio-simbolo dell’Italia che rinasce post-Covid. Il viaggio durerà 90 giorni e toccheremo le 20 regioni italiane. Ci sposteremo in treno, a piedi, in bici, in barca, toccando ogni regione d’Italia. Per i pochi tratti obbligati in furgoncino e i traghetti per la Sardegna compensiamo le nostre emissioni piantando alberi in Trentino con il progetto di riforestazione Trentino Tree Agreement. Scegliamo le tappe in base al valore naturalistico ma anche in base ai progetti di turismo responsabile e luoghi cui dar voce.
Il progetto è realizzato in collaborazione con tanti partner di progetto da tutta Italia: strutture d’accoglienza, borghi, comunità, parchi nazionali, enti, guide ambientali e pro loco.
Come è nata l’idea?
L’idea è nata quando all’improvviso ci siamo trovati disoccupati per l’intero 2020. La maggior parte di noi, 4 su 5, siamo guide ambientali escursionistiche che prima della pandemia lavoravamo all’estero e nello specifico accompagnavamo gli italiani in viaggi di trekking soprattutto in Africa, ma anche in Asia. Dal giorno alla notte tutti i nostri viaggi sono stati cancellati per via della pandemia e ci siamo trovati senza lavoro. Ci siamo dunque chiesti: cosa facciamo? Così in questo momento di sconforto abbiamo deciso di mettere le nostre competenze a disposizione dell’Italia e in particolare del turismo sostenibile. Creiamo qualcosa di bello per noi e per il nostro settore messo in in ginocchio della pandemia.
State riscontrando moltissimo interesse verso il vostro viaggio. Perché, a tuo avviso?
Sicuramente il momento storico prevede un boom del turismo sostenibile ed un riavvicinamento alla natura: sono state infatti lanciate tantissime iniziative per il rilancio del turismo in natura. Inoltre, il nostro progetto è molto concreto: non si tratta solo di una campagna mediatica ma di un viaggio reale.
Al contempo il vostro è anche un progetto mediatico.
Sì, racconteremo il viaggio sui social media e quindi coinvolgeremo le persone che ci seguono nella diffusione e promozione di luoghi e persone poco conosciute. Così anche quelle realtà rurali che generalmente faticano a promuoversi avranno la possibilità di raggiungere un nuovo pubblico. Vogliamo far conoscere a chi ci segue delle realtà a molti poco note.
Abbiamo deciso di investire i nostri soldi proprio sui nostri canali mediatici (nostro sito e social) per poter offrire gratuitamente sui media visibilità alle tante realtà che ci ospiteranno. Abbiamo aperto anche una campagna di crowdfunding per chi vuole contribuire al nostro viaggio.
Ci si potrà unire al vostro viaggio?
Purtroppo no per motivi di sicurezza e legalità: sarebbe veramente difficile mantenere una distanza di sicurezza. Abbiamo però intenzione di prevedere dei momenti di incontri quando possibile.
Dopo mesi di immagini cupe e drammatiche del nostro Paese il vostro viaggio potrà “illuminare” il nostro Paese.
Guardandoci in giro c’è lo sconforto generale, speriamo che la nostra iniziativa possa rappresentare una luce e creare entusiasmo e coinvolgimento.
Pensi che quest’estate viaggeremo o resteremo in casa?
Io credo che le persone vorranno viaggiare in Italia e probabilmente ci sarà il boom dei cammini e dei viaggi in natura.
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