I segni del corpo della Terra
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Dovremmo osservare meglio i segni che ci vengono mostrati dal pianeta attraverso il pensiero analogico, spiega Marie Noelle Urech, la relatrice del terzo incontro di Danzare con la Tempesta tenutosi giovedì 28 maggio alle ore 17.30. Un intervento ricchissimo che ha portato a numerose riflessioni: prima fra tutte è proprio l’importanza di saper osservare i segnali che la natura ci dona.
Questo tipo di osservazione è molto antico, una forma di divinazione che risale ai tempi di Roma e delle antiche civiltà mediterranee. Secondo Marie Noelle Urech, counselor e formatrice del metodo di CCMS (Connessione Corpo, Mente e Spirito) e autrice di diversi libri, noi dovremmo apprendere molto meglio da ciò che il nostro pianeta ci rivela costantemente. Un esempio calzante è quello del volo degli uccelli: se fossimo più connessi alla natura e sapessimo osservare questi messaggi, scopriremmo come questi non siano mossi soltanto da flussi magnetici, ma grazie al nostro pensiero analogico, possano condurci a rivelazioni importanti sia individuali, che collettive.
Oltre ai segni, anche i sogni hanno un potere estremamente importante per la nostra salute. Imparando a riconoscere il contenuto emotivo e simbolico dei nostri sogni possiamo arrivare a condurre una vita maggiormente ricca, carica di senso e nell’abbondanza. Un incontro assolutamente coinvolgente che ci ha spinto a fare un piccolo salto con la coscienza, riconoscendo che nella realtà invisibile e impalpabile del mondo onirico abitano informazioni e messaggi che possono essere davvero molto utili a ritrovare il cammino verso la piena salute.
L’intervento successivo è stato condotto invece da Giuliana Conforto, astrofisica ed esperta di meccanica classica e quantistica, che ci ha accompagnato nell’universo a riconoscere la bellezza del nostro pianeta e dei suoi misteri. Abbiamo potuto esplorare che il campo magnetico che avvolge la Terra forma una cappa illusoria di materia che non ci permette di vedere la realtà davvero per com’è, ma che la nostra percezione delle cose è dovuta alla mera luce riflessa dagli oggetti.
Ci ha inoltre mostrato come le risonanze magnetiche rivelino corpi differenti da quelli che possiamo vedere ad occhio nudo e che aprono certamente una visione nuova nel campo della medicina, delle scienze e dell’umanità, fornendo quindi un nuovo campo prospettico che potrebbe condurci a potenti rivelazioni. Il corpo della Terra secondo la Conforto cela quindi l’immagine di un embrione, un piccolo di gigante planetario la cui testa è il nostro pianeta e di cui noi siamo le potenti cellule del suo sistema immunitario. Quale scopo abbiamo quindi? Forse quello di custodirla ed essere in armonia con lei?
Due incontri complementari che a mio avviso andrebbero visti uno dopo l’altro. Due incontri che ci hanno permesso di andare oltre la tempesta e osservare ciò che stiamo vivendo da un punto di vista più ampio, cioè quello di un pianeta che necessita di premura e attenzione. Allarghiamo quindi lo guardo, andiamo oltre con la mappa con cui osserviamo la medicina e la cura e ricordiamo che l’uomo è parte di un grande cosmo e saperlo leggere, osservare, ed essere integrati ad esso, alla natura e all’ambiente che ci circonda è solo un punto a nostro favore nel grande gioco cosmico dell’essere umano e del mantenimento del suo stato di benessere e salute.
Come ci siamo espansi navigando nei massimi sistemi, giovedì 4, sempre sul canale youtube e sulla pagina facebook di Italia Che Cambia, alle 17.30, Carlo Ventura, professore di biologia presso l’Università di Bologna, ci condurrà nel microcosmo delle cellule. Dal grande al piccolo, e lo sapete che le cellule vengono influenzate dal suono e dalla vibrazione? Questo e molto altro giovedì, per un altro incontro di Danzare con la Tempesta.
A presto.
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