I Negozi di Sampierdarena: rilanciare le botteghe per ridar vita al quartiere
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Genova - Sampierdarena è un quartiere policromatico, dalle innumerevoli sfaccettature e che conserva il suo aspetto rurale, con stradine e scalinate che attraversano orti e frutteti e portano ai sentieri per i forti Crocetta e Tenaglie. Una delle zone più popolose della città, in cui ribolle un notevole melting pot culturale e in cui si trova uno dei simboli di Genova, la Lanterna, il faro funzionante più antico del mondo e il più alto del Mediterraneo.
Qui, dopo il lockdown, sono molte le imprese che hanno dovuto fare i conti con una crisi economica senza precedenti, che s’è aggiunta ai disagi, anche logistici, del crollo del Ponte Morandi. «Quest’emergenza sanitaria ci ha messi tutti alla prova – raccontano Ilaria Murtas e Stefano Seria, due dei titolari dello studio fotografico PuntoLab – ma ci ha fatto capire quanto sia importante restare uniti». Da questo pensiero è nato “I Negozi di Sampierdarena – #resistiamoinsieme”, un progetto che unisce la solidarietà alla voglia di raccontare, per immagini, le realtà di qualità di questo quartiere genovese. L’equipe di fotografi, da fine maggio, si sposta all’interno dell’area municipale, immortalando tutte le attività e i negozi che hanno deciso di unirsi all’iniziativa per promuovere al meglio la zona.
«Il punto di forza di Sampierdarena, che ha un enorme potenziale, è proprio il suo variegato tessuto commerciale – spiega Stefano – che va dalle botteghe storiche, dalla forte tradizione, a quelle più giovani e innovative».
Panettieri, giocattolai, estetiste, parrucchieri, vinai, baristi, designer, tappezzieri, arredatori, albergatori, ristoratori, gelatai e molti altri. In 107 hanno già aderito all’iniziativa e credono che, nonostante le avversità, l’unione faccia la forza. Ed è importante farlo sapere a tutta la città.
Così è nato l’hashtag “#rEsistiamoinsieme”, allegato a tutte le fotografie finora pubblicate sulla pagina Facebook dello studio. Perché mai come ora esistere è sinonimo di resistere, e solo insieme si potrà rincominciare.
Chiunque desideri può farsi ritrarre gratuitamente dai fotografi, che concorderanno un appuntamento per lo scatto. «Pensavamo da tempo di imbarcarci in questa avventura per aiutare Sampierdarena, per molti un quartiere da evitare», sorride Ilaria. Poi c’è stato il lockdown. Al momento della riapertura, i fotografi si sono guardati e si sono detti: «È questo il momento».
E da un giorno all’altro, Ilaria e Stefano hanno iniziato a percorrere le vie del quartiere, “bussando a ogni negozio”, con una bella proposta in tasca e tanto entusiasmo nel cuore.
«Abbiamo fotografato gli esercizi commerciali all’interno, ma, soprattutto, volevamo immortalare i negozianti, perché sono le persone a fare il quartiere». E, scorrendo le foto dell’album, si vedono innumerevoli sorrisi, anche sotto la mascherina.
È sufficiente uno scatto per riqualificare un quartiere in difficoltà? Certamente no, ma stanno diventando sempre più numerose le iniziative volte a risollevare la zona dalla crisi economica e dal declino. E vedere la passione con cui questi ragazzi desiderano fare rete, dopo mesi in cui siamo rimasti isolati, azzerando ogni rapporto umano, sottolinea l’importanza di dimostrare la propria vicinanza agli altri, dal vivo, non filtrati da uno schermo. Perché nessuno si salva da solo.
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