25 Giu 2020

Concertino dal Balconcino: un ritorno che i torinesi aspettavano da mesi

Scritto da: Davide Artusi

Dopo le tante copie durante il periodo di quarantena, è tornato, domenica 21 Giugno, l'originale concerto dal balcone, un appuntamento domenicale fisso, divenuto mensile, per i torinesi e non solo, anche i turisti accorrevano ad ascoltare artisti che con la loro musica allietavano la zona limitrofa per qualche ora. Una riapertura che fa percepire aria di normalità.

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Torino - Maksim Cristan, chitarrista punk e Daria Spada, cantante lirica, hanno dato vita, ormai da quasi dieci anni, al cosiddetto Concertino dal Balconcino, di cui già vi abbiamo parlato in altri articoli. Il progetto è nato quando i nostri due artisti hanno deciso di adibire a palco il loro balcone dove, grazie all’uso dei loro strumenti, della voce e di casse hanno iniziato ad animare la via dei Mercanti, per un’ora la domenica, raccogliendo piano piano sempre più consensi e diventando appuntamento fisso per molti torinesi e turisti, incuriositi e incantati da una iniziativa tanto originale quando ispirata. Così, con il passare del tempo, quel balcone al primo piano del numero 3 della sopracitata via, ha iniziato ad accogliere nuovi cantanti e musicisti, esordienti o poco conosciuti, che hanno cercato di mostrare al pubblico settimanalmente, in seguito mensilmente, le loro canzoni, mettendosi in gioco in questa realtà musicale che troppe volte tappa le ali alle nuove leve.

Balconcino1

Così, per tutti questi anni, questa realtà aveva continuato a esistere ed evolversi, tra piccole gioie, ostacoli e difficoltà; questo almeno fino all’arrivo della quarantena che, a causa di quel Coronavirus, ha fatto chiudere i battenti (solo temporaneamente) a quella che per molti era ormai da considerarsi una vera istituzione. «Dall’8 marzo abbiamo dovuto fermarci. È stata domenica 21 Giugno la prima giornata in cui siamo riusciti a risvegliare il Balconcino, visto che dal 15 Giugno è stato di nuovo possibile riprendere le attività Live. Nostro dovere, dunque, è stato quello di attenersi a queste restrizioni, e solo a partire dal 18 Maggio abbiamo ripreso a provare tra di noi in vista di questo momento. Quattro mesi di stop non sono pochi, soprattutto con tutte le limitazioni e regole che ci sono state imposte. Siamo riusciti ad accogliere un totale di cento persone, limite che non dovevamo superare e siamo stati in grado di tenere sotto controllo la platea, distribuendo ben cento mascherine, acquistando 3 gel igienizzanti, una confezione da cento guanti e un termometro no contact; tutto questo alla luce del sole e con le autorità che non hanno mai dovuto intervenire direttamente». Sono queste le parole di Daria Spada, dalle quali riesco a percepire l’entusiasmo di ciò che mi sta raccontando e dell’avvenuta riapertura.

Dopo mesi sembra che tutto si stia lentamente riassestando, tornando piano piano alla normalità e, grazie al rispetto delle regole e alla responsabilità degli spettatori presenti, ancora una volta il Balconcino ha potuto prendere vita, dimostrando come la magia della musica unita alla voglia di tornare alla semplicità e a quella quotidianità che animava tempi migliori, pur non senza alcune restrizioni, possa sprigionarsi in ogni circostanza e in ogni momento storico, sia esso incerto e limitativo come questo o più libero come si spera potrà essere tra qualche mese.

Balconcino2

«Come sempre il concerto è durato un’oretta, dalle 17 alle 18. È stato davvero un bel momento pur avendo varie ansie da dover tenere a bada, come ad esempio la paura di superare il numero stabilito di spettatori o non riuscire a far rispettare le norme imposte. Fortunatamente tutto è andato per il meglio e io, Maxsim e Giancarlo, il nostro batterista, siamo riusciti a intrattenere chi avevamo di fronte. Inoltre, abbiamo avuto Radio Citofono, una radio dal citofono che facciamo quindici minuti prima dell’inizio dello spettacolo con l’interazione delle persone. Ci sono stati anche quattro interventi: uno della vicepresidente di ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici); poi ha parlato l’architetto Francesco Adorno con l’iniziativa Italia Patrimonio Mondiale dell’Umanità; a seguire Giulia Guidobaldi delle Mamme in piazza per la libertà di dissenso, e infine lo scrittore Bruno Panebarco».

Musica e non solo, voglia di intrattenere e di far pensare e aprire la mente, il Concertino ritorna in scena prepotentemente ma con grazia e capacità di mettere in atto riflessioni, grazie alla volontà di dar voce ad associazioni, comitati, operatori sociali e tutte quelle realtà che portano avanti delle piccole cause dove possono trovare nella platea del Balconcino un pubblico vero che li ascolta.

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Tra due settimane avrà di nuovo luce questo concerto, sotto il balcone del primo piano del numero 3 di Via dei Mercanti; vi sarà poi un momento di pausa e si riprenderà infine a Settembre. Dopo mesi di forzato letargo, ecco riemergere con grande vigore e desiderio di mettersi in gioco, Maxsim e Daria, mossi dalla voglia di ricostituire questo appuntamento con il loro pubblico. Una istituzione, quella del Concertino dal Balconcino che pulsa energia a Torino, irradiando positività, riflessione, divertimento e normalità; un momento di stacco dalla frenesia di tutti i giorni, dove incontrarsi, perdersi nella leggerezza di note musicali, di voci melodiose; un atto importante nei confronti di una società che deve rinascere, o meglio, riprendersi, da mesi di chiusura e allontanamento sociale.

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