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È una rete solida e interconnessa quella di Libera che, in tutt’Italia, si affianca agli aiuti organizzati dai sindaci declinandosi in mille forme per fare in modo che, insieme all’emergenza sanitaria, non esploda anche l’emergenza sociale provocata dalla crisi economica. Tra le numerose iniziative vi raccontiamo quelle attive in Piemonte raccontate sul sito di Libera, per sostenere e accompagnare persone fragili, anziani e famiglie che necessitano tutti i giorni di un aiuto.
Pasti alle famiglie in quarantena
A Cascina Caccia, bene confiscato a San Sebastiano da Po’, in provincia di Torino, gestito dal Gruppo Abele e dall’Associazione Acmos. Qui i ragazzi che vivono in Cascina hanno preso accordi con il Comune per mettersi al servizio del territorio: ogni giorno portano i pasti alle famiglie in quarantena, permettendo loro di ricevere gli aiuti necessari senza dover lasciare le mura di casa e restare in sicurezza.
Trasformare la solitudine
Il Performing Media Lab, bene confiscato a Torino, gestito dall’associazione Acmos, uno spazio creativo ed espositivo, ha lanciato una call per artisti per creare una mostra virtuale visitabile a tutti, attraverso i canali social del Performinmedialab, di Libera Piemonte e di Acmos. L’idea è quella di è spingere a trasformare solitudine e noia in creazione e ad analizzare questo momento storico e sociale attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili.
La spesa a domicilio
Nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, è stato attivato un servizio gratuito di spesa a domicilio, destinato agli over 65. Questo il contributo che Libera VerbanoCusioOssola, in collaborazione con realtà amiche come l’Associazione 21 Marzo, attiva nel Verbano e l’ Associazione 20.01, con base a Domodossola, prova a dare in questi giorni difficili.
Con il supporto di Novacoop, i volontari del Verbano e del Cusio gesticono un servizio di centralino per la raccolta degli ordini, mentre i volontari ossolani garantiscono anche la consegna a domicilio. Con una particolarità: le mascherine che indossano sono state confezionate da due giovani richiedenti asilo del Mali, che da giorni lavorano incessantemente per garantire la disponibilità di questi introvabili dispositivi di protezione individuale.
Valorizzare il senso di prossimità
A Torino, i giovani delle Coabitazioni Giovanili Solidali, progetto del Comune di Torino e di Atc, l’ente gestore delle case di edilizia residenziale pubblica in Piemonte, in queste settimane di emergenza sono attivi per offrire assistenza a chi trova difficoltà ad accedere ai beni di prima necessità e ai servizi socio assistenziali. L’obiettivo è quello di mantenere un clima di prossimità tra le persone, di non lasciare nessuno indietro. Non solo consegna della spesa, ma anche tante attività per rafforzare la prossimità: edizioni speciali del giornale di condominio scritto da coabitanti e inquilini e l’appuntamento giornaliero sul balcone per mettere musica, cantare e chiacchierare insieme.
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