Matrix è dentro di noi: al via il nuovo format di Daniel Tarozzi!
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L’ispirazione viene da un film che ha fatto la storia, ma non solo. Si parlerà di realtà, e della sua messa in discussione. Ci si confronterà sugli schemi sociali e su come uscirne. Questo e molto altro nel nuovo format che sta per essere lanciato su Italia che Cambia: la rubrica video di Daniel Tarozzi dal titolo “Matrix è dentro di noi”.
Daniel, presentaci questo nuovo format. Di cosa si tratta e come nasce l’idea?
È un’idea che ho da molto tempo nella testa, addirittura da due anni forse. Da un lato l’esigenza di approfondire temi di attualità e di confrontarmi con pensatori e attori del cambiamento dall’altra la grande voglia di affrontare la realtà con punti di vista diversi e con il cosiddetto “pensiero laterale”. Sono stanco di vedere un’informazione dualistica, fatta sempre di “sì e no”, “a favore e contro”, “di qua o di là”. Spesso la verità è posta altrove, fuori dagli obiettivi delle telecamere e dalle domande preimpostate o banali.
Perché hai scelto questo nome?
Il film Matrix, molti anni fa, ha colonizzato il mio immaginario. Avevo sempre avuto l’impressione che la realtà là fuori non fosse come mi raccontavano. Ho subito molte inflluenze anche dal pensiero di Philip Dick e da film come Truman Show. È da molti anni, però, che sento che non ci sono macchine cattive o produzioni televisive crudeli a sfruttarmi e a mostrarmi una realtà falsata. O meglio, forse in parte ci sono, ma la matrix più grande, la più grande falsificazione della realtà, è quella che produciamo noi stessi ogni giorno. Ci convinciamo di dover lavorare, dover avere una certa relazione, dover eseguire determinati comportamenti e talmente siamo convinti di doverlo fare che non ci fermiamo mai a chiedere: “è davvero così”?
Da ragazzino lessi un piccolo romanzo di fantascienza di cui purtroppo non ricordo il titolo. Ad un certo punto il protagonista smetteva di comportarsi come tutti gli altri si aspettavano, cominciava a fare cose davvero fuori dagli schemi e dall’idea che lui stesso si era fatto di se stesso e… non succedeva niente! Gli altri continuavano a comportarsi come se lui avesse eseguito le solite azioni. Quando esci davvero da uno schema, la realtà sembra rifiutarti. Poi, piano piano, ti rendi conto che quella realtà non esisteva davvero. Eri tu a vederla in quel modo. Ti sentivi oppresso per determinate cause e le generavi ogni giorno…
Insomma il tema è complesso, ma in sintesi voglio smontare le “matrici” che guidano i nostri pensieri, gli stereotipi, anche quelli “alternativi” e provare ad affrontare un argomento da punti di vista realmente non ideologici. Lo so, è quasi impossibile. Ma le storie che raccontiamo su Italia che Cambia mi hanno insegnato che l’impossibile si può realizzare… Quindi voglio provarci.
Puoi anticiparci i temi e gli ospiti?
Ah se li sapessi, te li direi! Per ora so solo che i primi ospiti saranno Melania e Ilaria, di Tara Facilitazione. Poi ho tante idee e nessuna certezza. Vediamo…
Chi vedremo nella prima puntata?
Forse vedrete proprio me, da solo. Credo che mi prenderò una puntata tutta per me. Voglio autointervistarmi ed esplorare alcuni concetti alla base di questo format.
A chi è rivolto?
A tutti quelli che vorrebbero seguire il coniglio bianco. A chi sente che la realtà non è come sembra. A chi non si riconosce nel “monopensiero”. A chi cerca nuove domande piuttosto che nuove risposte. A chi si interroga ogni giorno sul senso della propria vita. A chi sa di non sapere. A chi sogna un mondo in cui l’umano non vive distruggendo. A chi sogna. A chi ama.
Per un’anticipazione ascolta l’intervento di Daniel per “Danzare con la tempesta”: clicca qui!
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