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Torino - Cambiamenti climatici, antropizzazione, tutela degli habitat e delle specie, ecosostenibilità e nuovi modelli di sviluppo. Sono queste e tante altre le tematiche che Cinamambiente porta nelle case a partire dal 3 aprile, mettendo la scena ambientale ancora una volta al centro dell’attenzione, in questo momento di grande incertezza.
Sarà proposto ogni tre giorni un nuovo documentario visibile gratuitamente e scelto tra i film che hanno riscosso particolare successo nelle ultime edizioni del Festival, approfondendo tematiche oggi più che mai al centro del dibattito ecologista anche per effetto della pandemia.
La diffusione in streaming dei film sarà accompagnata da videomessaggi dei registi o da video interventi di esperti, che offriranno spunti per ulteriori approfondimenti.
«In questi giorni in cui tanti cittadini di ogni età non possono andare al lavoro o a scuola – si legge sul sito – abbiamo pensato a come intrattenere, formare e informarli sulle tematiche ambientali pur rimanendo a casa».
“CinemAmbiente a casa tua” è organizzata e promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e dal Mare e Festival CinemAmbiente – Museo Nazionale del Cinema per farci ricordare come questi temi siano di grande attenzione per i cittadini e che è necessario mantenere alta l’attenzione sui problemi dell’ambiente e sulle loro soluzioni. Perchè, «quando presto ci libereremo dall’emergenza sanitaria è da qui che dovremo ripartire».
La rassegna streaming non andrà a sostituirsi al festival previsto, come tutti gli anni, per il mese di maggio ma rappresenta un’iniziativa speciale, in attesa di una data da definirsi.
«Dobbiamo innanzitutto ringraziare i distributori e i registi che hanno messo a disposizione gratuitamente i loro film, consentendoci di mantenere un contatto con il pubblico anche in questo difficile momento di distanziamento sociale – ha affermato Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente – Invitiamo anche altri ad aderire a quest’iniziativa, favorendo una riflessione, oggi quantomai importante, sui tanti temi ambientali che sono stati messi in correlazione con la pandemia, talvolta con eccessive semplificazioni.
L’inquinamento atmosferico, l’alterazione, ad opera dell’uomo, di habitat ed equilibri naturali fondamentali, l’aumento demografico incontrollato, la globalizzazione, l’organizzazione economica fondata su certi modelli di sviluppo sono problemi estremamente complessi, che il cinema può aiutarci a comprendere e che in futuro andranno esaminati e ripensati anche alla luce di quanto oggi ci sta succedendo».
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