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Torino - Per allinearsi alle direttive del Decreto del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo, inerente alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, la settima edizione del Torino Underground Cinefest, ideato e diretto dal regista Mauro Russo Rouge e realizzato dalle associazioni ArtInMovimento e SystemOut, non sarà live presso l’Ambrosio Cinecafè, ma in streaming. Il festival torinese del cinema indie si terrà online, sulla piattaforma italiana Indiecinema con cui è stata chiusa una partnership proprio nelle ultime ore.
«Dal 22 al 28 marzo, da casa vostra, avrete la possibilità di vedere numerosi film in concorso al settimo TUC al seguente url. Dopo aver richiesto l’autorizzazione agli autori, stiamo lavorando in queste ore al caricamento dei film sulla piattaforma. È un processo che richiede tempo, ma siamo al lavoro per raggiungere l’obiettivo. Il 22 marzo avrà inizio il festival» dichiara Matteo Valier, referente dell’Associazione SystemOut.
«Le giurie sono al lavoro. Coadiuvate dal sottoscritto stanno guardando i 61 film selezionati – 48 corti e 13 lunghi -, li stanno valutando per poi confrontarsi in una sessione plenaria affinché da ciascun gruppo di esperti emergano i vincitori all’unanimità. Sono giurie internazionali quest’anno e formate da diverse professionalità sempre collegate al mondo del cinema.
La giuria dei lungometraggi è formata, infatti, da Alessandro Amato, critico cinematografico e operatore culturale; Davis Alfano, colorist; Paolo Armao, sound designer; Adam St. Clair, videomaker, attore e antropologo; Laura Salvai, critica cinematografica e creatrice del blog “Psicofilm”; Alessio Brusco, sceneggiatore; e Fabrizio Odetto, attore e doppiatore, quest’ultimo nel ruolo di Presidente dei giurati.
La giuria dei cortometraggi è composta, invece, da Armand Rovira, regista e docente di cinema, premiato nella sesta edizione del TUC, come miglior regista; Nicolas Gauthier, videomaker e studioso di cinema; Stefano Semeria, giornalista e critico cinematografico; Andrea Morghen, produttore, direttore e art director del Religion Today Film Festival; Roberto Vietti, giornalista e appassionato di cinema; Raimondo Livolsi, attore; Guglielmo Francavilla e Jacopo Schieda, referenti di Isophonic Studio, società che si occupa di post produzione audio; Luca Del Fuego Confortini, attore e agente; Carlo Conversano, ideatore dell’Ortometraggi Film Festival (OFF); e da me stesso, in qualità di giornalista e sociologo, nel ruolo di Presidente dei giurati.
Saremo tutti pronti per decretare per la sezione lungometraggi e per quella dei cortometraggi, il miglior film, la migliore regia, il miglior attore e la migliore attrice. Sarà un festival diverso, sperimentale», precisa Annunziato Gentiluomo il Presidente dell’Associazione ArInMovimento.
«Il mio team ed io ci siamo interrogati moltissimo sulla possibilità di rinviare a data da destinarsi il Torino Underground. Il nostro stile è proattivo ed è per questo che abbiamo scelto di andare avanti comunque. Abbiamo avuto la solidarietà di tutti gli autori che hanno compreso il senso della nostra scelta.
La visione in streaming è un esperimento che potrebbe, per gli anni a venire, rappresentare un’ulteriore possibilità per garantire ai prodotti selezionati una migliore visibilità e avere più capillarità sul territorio nazionale e non. Abbiamo pensato inoltre di garantire, quando tutto ritornerà alla normalità, una giornata ad ingresso gratuito per presentare almeno i vincitori della settima edizione del Torino Underground Cinefest», conclude Mauro Russo Rouge, il direttore artistico.
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