A Torino nasce la mappa dei negozi di vicinato che portano la spesa a casa
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Torino - Da Torino parte un progetto di solidarietà in aiuto alle persone più fragili che, nel momento più difficile dell’emergenza Coronavirus, necessitano di un supporto nelle piccole faccende quotidiane.
Si chiama ConsegnaTO, una mappatura che segnala e mette in rete gli esercizi commerciali di vicinato che si sono dimostrati disponibili ad effettuare consegne a domicilio per sostenere chi, in questo momento di emergenza sanitaria, si trova in una situazione di difficoltà. Si tratta di una mappa interattiva e consultabile che, online, è in grado di facilitare i cittadini ad effettuare una spesa di prossimità attraverso la possibilità di ricevere la consegna dei beni di prima necessità, alimentari e non, direttamente presso la propria abitazione.
Attualmente la piattaforma offre non solo la possibilità di mappare gli esercenti di prossimità ma anche di informare i cittadini su quali sono i negozi aperti attorno a loro, su quali servizi vengono offerti per la consegna a domicilio e sugli orari di consegna.
Il progetto è il risultato della collaborazione tra gli assessorati al Commercio e all’Innovazione del Comune di Torino e dell’Università degli Studi di Torino. Quest’ultima, grazie al contributo di un gruppo di laureandi e ricercatori del Dipartimento di Informatica, ha sviluppato la piattaforma dal nome “FirstLife” che racchiude le realtà mappate con l’obiettivo di incentivare la progettazione partecipata a scala locale, stimolare iniziative di auto-organizzazione, sviluppare pratiche collaborative tra gli attori territoriali pubblici e privati.
Come riporta il sito di Ascom, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di dare una risposta collettiva a questa emergenza sanitaria con lo scopo di «valorizzare al massimo la rete del commercio di prossimità come elemento di coesione sociale. Assume quindi sempre più importanza la presenza del negozio o della bottega “sotto casa” che possa offrire un vero e servizio alle famiglie e alle persone sole».
Attualmente i negozi e gli esercizi commerciali individuabili sulla mappa sono circa duecento e in costante aggiornamento. Il principio è quello di mettere a disposizione dei servizi gratuiti specialmente per quelle fasce di cittadini che più sono penalizzati dalle conseguenze dell’epidemia come famiglie con bambini o anziani, per fare in modo che in quest’emergenza nessuno resti solo.
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