Dai film gratuiti ai gruppi Facebook: la solidarietà 3.0 ai tempi del coronavirus
Seguici su:
Spesso accusato di provocare disagio e alienazione e di virtualizzare troppo la socialità disancorandola dalla realtà, in questi giorni Facebook sta ospitando tante belle iniziative per offrire mutuo sostegno senza contravvenire alle disposizioni che vietano gli assembramenti e gli spostamenti superflui.
Ovviamente non poteva mancare all’appello la rete di “socialità virtuale” più famosa del mondo, ovvero le Social Street. Sui numerosi gruppi facebook delle Social Street italiane non si contano i messaggi che stimolano il supporto reciproco. Nino, anima della Social Street di via del Pratello a Bologna, invita gli iscritti ad affiggere nel proprio condominio un cartello con questo messaggio: “Buongiorno vicini! Sappiamo che in questi giorni è bene restare a casa il più possibile e che questo consiglio è valido soprattutto per le persone anziane. Se vi serve un aiuto per spesa, acquisto medicine, pagamento bollette, portare a passeggiare il cane, portare via il rusco [spazzatura in bolognese, NDR] eccetera, chiamatemi senza problemi”.
Ruggero, sul gruppo della Social Street di via Paolo Sarpi a Milano, scrive: “Mi rendo disponibile per chi abbia bisogno di aiuto con i figli, in questo periodo difficile mi rendo disponibile gratuitamente per le famiglie che lavorano e hanno i figli a casa per la chiusura delle scuole”, mentre pochi post più in alto Cecilia, amante dei cani, si offre per portare fuori gruppi di quattro zampe, in particolare di padroni anziani o in difficoltà.
In questi giorni, sempre su Facebook, un nuovo gruppo è nato grazie all’iniziativa di alcuni utenti, fra cui Cathy La Torre, avvocata e attivista per i diritti. Si chiama “Hai un’influenza sul mondo” e il messaggio di presentazione recita così: “Carissim* visto le nuove norme del Decreto del Presidente del Consiglio che limitano gli spostamenti, anche in città, ai soli motivi di lavoro, necessità e salute, questo gruppo si deve necessariamente trasformare in un luogo in cui ci aiutiamo SOLO con informazioni preziose, con momenti di sostegno reciproco per sentirci meno isolati e con piccoli gesti come ‘esco per ragioni di necessità a fare la spesa ma citofono al mio vicino per sapere se ha bisogno’ perché forse uno spostamento per necessità può soddisfare più esigenze”.
Una delle risorse su cui si fa più affidamento nelle lunghe giornate passate in casa per contenere la diffusione del coronavirus è anche la visione di film e programmi in streaming. A questo proposito, due piattaforme hanno lanciato delle belle iniziative per contribuire ad alleviare i disagi di questa situazione.
Mymovies offre fino al 3 aprile – giorno in cui scadrà il decreto emanato dal premier Conte – una selezione di film d’archivio dello Schermo dell’arte, che saranno disponibili e visibili in streaming gratuitamente. L’obiettivo è portare arte e cultura nella vita quotidiana di tutti, per reagire con una proposta attiva di condivisione pubblica a questa situazione di emergenza.
Open – Distribuzioni dal basso allo stesso modo offre una lista di film e documentari che è possibile vedere gratuitamente, versando – se si vuole – un contributo volontario per sostenere la piattaforma. “Siamo solidali con le sale cinematografiche costrette a chiudere, con gli spazi e le reti sociali in difficoltà e tutte le lavoratrici e i lavoratori che saranno i primi a pagare questa crisi”, spiega lo staff di Open. “È un enorme danno per tutti, anche per noi, sia come produttori che come distributori, che come pubblico e comunità”.
L’esempio di queste due piattaforme web è stato seguito anche dalla Cineteca di Milano, che ha aperto al pubblico la sua biblioteca di Morando, fruibile in streaming da casa e composta da più di 500 titoli. L’obiettivo è consentire a tutti di provare anche da casa le emozioni del grande cinema e rispondere alle esigenze degli utenti che da tutta Italia, e in particolar modo dalla Lombardia, negli ultimi giorni hanno effettuato l’accesso all’archivio online.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento