Dalla risata alla felicità: 40 azioni gentili contro la paura
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Veicolare messaggi di speranza, allegria e gentilezza in questo tempo di Coronavirus e di conseguente isolamento forzato. Questo l’obiettivo del progetto #DallaRisataAllaFelicità ideato da Lara Lucaccioni, esperta di yoga della risata, che abbiamo intervistato.
Come nasce il progetto #DallaRisataAllaFelicità e qual è il suo scopo?
Il progetto nasce dalla volontà mia e del mio consorte Matteo Ficara – nata quando ancora non c’era l’emergenza da Coronavirus – di celebrare due ricorrenze che appaiono vicine nel calendario e per me – e per tante persone con cui sono in contatto – molto significative. Il 13 marzo lo Yoga della Risata, la disciplina che insegno e pratico da un decennio, compie 25 anni. È diffusa in più di 110 stati nel mondo, oltre 3 milioni di persone la praticano e in Italia si sta diffondendo sempre di più, grazie ai Club della risata e alle varie applicazioni, possibili ovunque ci sia un gruppo, case di riposo, scuole, aziende, disabilità, ospedali, e in molti altri contesti.
Il 20 marzo si festeggia ogni anno la Giornata mondiale della Felicità, istituita dall’ONU e, anche in questo caso, sono anni che mi occupo di scienza della felicità, che è una vera e propria competenza da allenare, legata diminuire la chimica negativa a favore di quella positiva, ad implementare pratiche quotidiane, come la gratitudine, la gentilezza, l’apprezzamento, la meraviglia, la generosità, la compassione/amorevolezza,a potenziare il capitale sociale, le relazioni, uno dei più importanti fattori predittivi di longevità, salute e benessere.
E allora il progetto nasce per ricordare queste due ricorrenze, unendole, e propone due possibilità di adesione. Chi è pratico di risata incondizionata, di risata come pratica quotidiana – da allenare anche quando non c’è molto da ridere, proprio perché ci porta notevoli benefici, a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale – può scegliere l’opzione #ridi e fare dei brevi video selfie in solitaria o con familiari. Chi non è pratico di risata incondizionata può scegliere l’alternativa #angelofelice e praticare la gentilezza con azioni (anche a distanza o virtuali): ne suggeriamo 40 in modo che ognuno abbia più possibilità e si impegni nel contest ogni giorno.
Come mai hai deciso di proporlo anche in questo momento di emergenza?
Crediamo che proprio in questo momento non ci sia da perdere la speranza e la felicità e che si possano coltivare ed allenare. Crediamo che, visto che la risata aumenta le difese immunitarie e rafforza tutto il nostro sistema, sia una valida proposta da fare in solitaria come pratica, soprattutto in questi giorni, anche perché lo Yoga della risata insegna a ridere nonostante, nei momenti difficili, quando non c’è proprio niente da ridere, proprio per beneficiare al massimo di tutti gli effetti positivi che ci dona e per attingere a risorse che apparentemente pensiamo di non avere e che ci aiutano ad un possibile cambio di prospettiva e a trovare il buono anche in una situazione così complessa. E allora ci siamo detti che incentivare le risate e le azioni gentili, in un momento in cui l’altro può essere percepito come ostile, come qualcuno da cui stare lontano, fosse importante, per non perdere la civiltà. Le azioni non prevedono contatto, si può essere gentili anche a distanza, usando i social, il telefono o la messaggeria istantanea.
Puoi farci qualche esempio delle azioni che proponete?
- Fai la spesa per un vicino che è anziano e che è meglio che non esca affatto.
- Esprimi apprezzamento e solidarietà ad un tuo amico che lavora in campo sanitario.
- Condividi storie positive di solidarietà che stanno avvenendo sempre più spesso in questi giorni
- Fai sentire la tua vicinanza a chi sai solo in casa e bisognoso di una parola di conforto.
- Invia un’e-mail o scrivi a un ex insegnante che ha fatto la differenza nella tua vita.
- Fai ordine in casa e pensa a cosa puoi donare, che hai di superfluo, quando tutto sarà finito
- Invia un’email di ringraziamento a un collega che merita un maggiore riconoscimento.
- Complimentati con un genitore per quanto è educato il figlio
- Sorprendi un vicino con biscotti o dolcetti appena sfornati
- Invia un messaggio di testo positivo a cinque persone diverse in questo momento.
Sono quelle che avevi immaginato inizialmente o hai dovuto cambiare qualcosa per essere conforme alle ultime direttive?
Le stiamo modificando di continuo nel file, seguendo i continui aggiornamenti dei vari decreti. Più aumentano le restrizioni per contenere la diffusione del virus, meno azioni concrete e dirette si possono fare. Ma il limite è sempre un’opportunità e si può far sentire la propria presenza anche in maniera invisibile, in modo da evitare il contatto, con azioni come attaccare dei post it su auto parcheggiate con su scritto Andrà tutto bene, cosa che abbiamo fatto qualche giorno fa insieme a nostra figlia, o sentire persone che non si sentono da tanto tempo.
Da diversi giorni insieme a Matteo Ficara proponi delle dirette Facebook. Di cosa si tratta e qual è lo scopo?
Quando abbiamo visto come si stavano evolvendo le cose, ci siamo fermati a pensare. In particolare Matteo si è preso qualche momento per riflettere. La domanda era chiara: di cosa c’è bisogno, ora? Abbiamo pensato che in un momento di crisi, soprattutto agli inizi, quando non si sa che fare, quello che si può generare è: paura, solitudine, fortissimo stress. E allora ci siamo chiesti cosa potevamo mettere in atto, attraverso le competenze e le conoscenze che abbiamo, dando idee e pratiche da usare anche a distanza, per poter aiutare ad affrontare il momento. Sono nate così le dirette #stiamoinsieme.
Stare insieme, anche online, riduce l’idea di sentirsi soli. Durante le dirette – che abbiamo iniziato già dal 26 febbraio tutti i giorni alle 14 sul nostro gruppo fb Casa Ficaccioni, in cammino per la specie felice – ridiamo almeno 5 minuti (di solito 10) per i benefici che la risata porta, in modo da abbassare lo stress. E poi cerchiamo di dare non solo le giuste informazioni, dopo ricerca delle fonti, ma di portare le persone a riflettere su cosa ha valore realmente. E così, giorno dopo giorno, siamo più centrati e resilienti, più capaci di generare pensieri liberi, aperti e capaci di aiutarci a trovare una direzione di soluzione. Siamo uniti anche a distanza, ridiamo e mettiamo in circolo un “contagio positivo”. Insomma #stiamoinsieme.
In che modo la risata può aiutarci a fronteggiare lo stress di questi giorni?
La risata abbassa il livelli di cortisolo e aumenta la produzione di endorfine, serotonina e dopamina. La risata ci permette di gestire i tre tipi di stress, fisico, mentale ed emotivo: i muscoli si rilassano, la mente si alleggerisce dal suo pensare e arrovellarsi continuo, e a livello emotivo lascio andare qualche peso, qualche emozione spiacevole che stavo trattenendo. La risata libera, fa stare meglio, e lo Yoga della risata ci insegna ad auto indurla a livello fisico, senza uno stimolo comico. La risata ci porta a respirare meglio, perché è un vero e proprio allenamento per i nostri polmoni.
Quando ridiamo sostenuti dalla respirazione, l’azione fisica che facciamo è Inspiro-Trattengo-Rido, e quando rido strizzo i polmoni eliminando anidride carbonica stantia, che resta ferma se il mio respiro è alto, superficiale, corto, come quando sono stressato. La risata, in buona sostanza, aumenta la nostra capacità respiratoria e potenzia l’azione del nostro sistema linfatico, aiutandoci ad espellere tossine. Inoltre ridere di seguito per almeno 10 minuti al giorno consente anche di aumentare la produzione di immunoglobuline e anticorpi, aumentando le nostre difese.
Ridere per 10 minuti ci aiuta anche a consumare calorie: 100 risate diaframmatiche e profonde ne consumano 150, una bella quantità in un momento in cui siamo costretti a casa e ad un’inattività fisica forzata.
C’è un invito o un messaggio di felicità che vuoi trasmettere a chi sta leggendo questo articolo?
“Noi”. È questo il messaggio: il passaggio dall’io al noi. Che sia attraverso la risata, che sia come pratica di felicità, scegliamo il “noi”. Stiamo insieme, anche a distanza, insomma. Perché ciò che ha realmente senso, ciò che ci può motivare (dà un motivo al vivere di ogni giorno) siamo “noi”, l’umanità, la specie. Siamo giunti a questo momento del Coronavirus arrivandoci attraverso la crisi sul riscaldamento globale. Se c’è un messaggio che passa continuamente, in questo periodo storico, è l’importanza della vita: delle persone, delle relazioni, del futuro, del pianeta. Matteo ed io crediamo fortemente in quella che chiamiamo “la Specie Felice”, la possibilità di un’evoluzione positiva, felice, di una trasformazione “da io a noi” che ci porti a vedere ogni decisione ed azione come l’inizio di un dono, di un atto di cura che si prolunga come un abbraccio su chi verrà dopo, sul mondo intero.
Sosteniamo continuamente chi porta idee e pratiche positive, facendo rete, condividendo contenuti e doni, perché la visione che ci guida è quella di un mondo dove la vita è al primo posto. Non il denaro, non il successo, non il potere: la vita, la bellezza, la felicità.
Siamo consapevoli che la strada è lunga e probabilmente non la realizzeremo in toto con le nostre mani, ma possiamo lasciare un’idea, un sentiero tracciato, delle pratiche. Possiamo seminare e veder germogliare, senza magari vedere il fiore o raccogliere il frutto, ma confidiamo che lo potranno fare i nostri figli e l’umanità che verrà dopo di noi. Se #stiamoinsieme possiamo cambiare i sistemi di idee, i sistemi di vita, le regole del gioco, la realtà. Passiamo dall’io al noi, ricordiamoci di essere “umanità”.
Inoltre il 7 aprile uscirà il mio libro per BUR, Ridi Ama Vivi, dove spiego bene la risata, la coerenza cardiaca e le pratiche di felicità legate alle emozioni positive, corredando il tutto di numerose fonti scientifiche e di tantissime storie di cambiamento positivo, oltre la mia. Credo che questo libro possa essere di aiuto a molti, perché ci sono molti esercizi pratici per allenarsi ogni giorno a rafforzarci e a stare meglio.
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