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Biella - La cultura sopravvive sempre, qualsiasi emergenza o epidemia contagiosa possa presentarsi. Ce lo dimostrano le insegnanti della scuola dell’infanzia del quartiere Villaggio Sportivo di Biella che non si sono arrese al coronavirus e hanno ideato un modo divertente e creativo per prendersi cura dei bambini tenendogli compagnia a distanza e abbattendo le barriere obbligate dallo stato di emergenza.
Come ci racconta Grazia Flessibile, insegnante e ideatrice dell’iniziativa, «in questi giorni di chiusura delle scuole abbiamo avuto modo di confrontarci con diversi genitori dei bambini a proposito della sospensione e molti di loro ci hanno fatto notare che ai loro figli mancava il momento della lettura con le maestre. Allora, insieme alle colleghe, ci siamo dette: Perchè non continuare a raccontare le storie come abbiamo sempre fatto, ma questa volta a distanza sfruttando la tecnologia? Per noi è stato un primo esperimento ma ci siamo dette “proviamo e vediamo come va”!».
Tramite due videostorie al giorno, una al mattino e una al pomeriggio, le maestre hanno così deciso di leggere in diretta i racconti, condividendoli sulla pagina Facebook dell’istituto. «Questa è per noi un’occasione per avvicinarci ai bambini anche quando non siamo vicine a loro. E continueremo fino alla riapertura della scuola» ci spiega Grazia.
E dalla prima storia pubblicata, ovvero il racconto di Cappuccetto Verde, numerosi sono i genitori che hanno apprezzato l’iniziativa e stimolato le insegnanti a proseguire. «Quelle che raccontiamo sono principalmente storie che abbiamo a casa e che selezioniamo dalle nostre librerie pubblicandole sulla pagina Facebook della scuola che normalmente utilizziamo per condividere le foto delle attività e dei lavori che svolgiamo e che è stata creata per condividere dei begli attimi coi genitori che si perdono tanto della vita dei piccoli, perché, come ben sappiamo, il tempo trascorso a scuola rappresenta una bella fetta della loro crescita».
Come ci racconta Grazia, la lettura è per i bambini il pane quotidiano e, se accompagnate dalla voce delle loro insegnanti, diventa un piatto ancora più appetitoso.
«In quest’iniziativa la nostra dirigente Emanuela Verzella ci ha fin da subito sostenuto e quindi stiamo andando in questa direzione aspettando che la “normalità” arrivi al più presto. Questa è stata però un’occasione positiva per metterci in gioco dimostrandoci che è possibile reagire a un’emergenza inaspettata come la diffusione del coronavirus in modo semplice e divertente, proponendo qualcosa di nuovo e costruttivo a cui diversamente non avremmo mai pensato. E visto il successo dell’iniziativa, il prossimo passo è quello di proseguire con il racconto delle storie, magari una volta al mese, portando avanti questo piccolo ma efficace progetto».
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