Adotta una libreria per salvare i luoghi della cultura a rischio chiusura
Seguici su:
Torino - «Stiamo organizzando alcune iniziative a sostegno delle librerie indipendenti che, in questo momento, come ogni piccola attività, stanno subendo una situazione non facile. Crediamo che la solidarietà e l’etica vengano prima del profitto fine a se stesso».
Sono queste le parole che Eris, una Casa Editrice di Torino, ha diffuso in tutt’Italia, lanciando un’iniziativa per sostenere le diverse librerie che hanno chiuso i battenti con l’entrata in vigore del decreto per arginare la situazione di emergenza causata dal coronavirus. Dopo la chiusura al pubblico imposta agli esercizi commerciali considerati non di prima necessità, infatti, tutte le librerie che fino a poco tempo fa consegnavano gli ordini a domicilio hanno dovuto cessare l’attività e ad oggi sono rimaste poche quelle che gestiscono le vendite spedendo i propri libri online.
Così la Casa Editrice Eris, con un gesto di solidarietà, ha deciso di adottare ogni giorno una libreria diversa per aiutarla in questo momento difficile. Come raccontato sulla sua pagina Facebook «Come editori ci sembra scorretto scavalcare chi per tutto l’anno sostiene e dà spazio ai nostri titoli. Per questo vogliamo fare, nel nostro piccolo, un gesto concreto per supportarli. E quindi da oggi, ogni giorno, Eris Edizioni adotterà una libreria».
In questo modo, nei giorni stabiliti dal calendario, ogni ordine che verrà effettuato sul sito di Eris sarà considerato come se si comprasse un libro direttamente in negozio. La Casa Editrice si occuperà di evadere gli ordini e gestire la spedizione e la libreria riceverà la normale percentuale che le spetta da ogni libro, come se lo avesse venduto lei.
«Crediamo che, in un momento nel quale le librerie e le fumetterie di tutta Italia sono costrette alla chiusura, spingere sulle vendite dai nostri shop online o dare gratuitamente i propri libri scaricabili non sia una scelta adeguata per la sopravvivenza di un’intera filiera. Le librerie considerate da tutti i fronti veri e propri presidi culturali sul territorio rischiano di subire un profondo, e in alcuni casi insanabile, colpo alla propria sopravvivenza.
Aiutateci a diffondere l’iniziativa, aiutateci a fare in modo che alla fine di questa emergenza non si debbano raccogliere solo le macerie per un comparto che già viveva sul filo del rasoio e che nella maggior parte dei casi non riceverà alcun aiuto. Facciamo rete, creiamo solidarietà attiva, rispondiamo con il cuore e intelligenza a situazioni inaspettate».
Sui profili social della Casa Editrice sarà possibile trovare l’elenco in costante aggiornamento delle librerie. Obiettivo dell’iniziativa è anche quello di stimolare le persone a privilegiare i piccoli negozi di vicinato ai grandi shop online.
«Come lettori e lettrici siate parte attiva di questa presa di coscienza, insieme si può fare. La consapevolezza è l’unica arma che avremo per costruire qualcosa di nuovo quando tutto questo finirà!»
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento