3 Feb 2020

Magà: lo spazio dedicato alle famiglie dove si mangia, si gioca, si apprende

Scritto da: Liala Graziano

Da un’idea è nata una favola e dalla favola è nata una realtà ricettiva dedicata alla famiglia. Magà è il Family Restaurant che a Borgomanero capovolge la logica dei ristoranti per famiglie, creando uno spazio in cui grandi e piccini mangiano, giocano e apprendono condividendo il tempo e celebrando la vita.

Salva nei preferiti

Novara - Era una notte buia e tempestosa… È questo uno degli incipit più classici per iniziare a sognare con una bella fiaba. E ascoltare una fiaba, si sa, significa imparare, riflettere, arricchirsi, emozionarsi e immergersi in un mondo magico dal quale si riemergerà sentendosi più amati.

La protagonista di questo racconto è Magà, una maga buona che ospita per un intero inverno un’orchestra rimasta senza pullman a causa del pessimo tempo, insegnando vere e proprie magie ai giovani orchestrali che la ripagano con concerti di Samba e Rock and Roll. Arrivata la primavera i giovani ospiti ripartono e Magà decide di lasciare la magia e il suo mondo incantato per venire sulla Terra a condividere il suo sapere con i bambini, affascinandoli con il divertimento della scoperta, della sperimentazione e del gusto.

Una bella favola che parte da un percorso entusiasmante intrapreso da Lara Ponti per trasformare il proprio sogno in realtà creando uno spazio dedicato alla famiglia, dove ciascun componente, dal più piccolo al più anziano, diventa protagonista del proprio tempo tra cucina, arte, fotografia, tecnologia e scienza… c’è solo l’imbarazzo della scelta!

Magà3

Nasce così a Borgomanero uno speciale Family Restaurant, che oltre alle proposte gastronomiche di qualità abbinate ai vini del territorio e destinate a mamma e papà, propone golosi menù che i piccoli mangiano con gli occhi: il buffet li lascia infatti liberi di scegliere gli alimenti attraverso i colori, i profumi, le forme, sfruttando la naturale curiosità dei bambini.

Debora Giromini, direttrice del Ristorante Magà, mi accoglie affabilmente e mi spiega la mission del progetto: «Dopo anni di lavoro nell’ambito della formazione, Lara, io e altre due colleghe, abbiamo cominciato a occuparci di questa idea inventandoci la storia di Magà. Il concept è stato sviluppato da un consulente e il restyling è stato imponente per dipingere tutte le sale con i vari personaggi che sovrintendono alle diverse aree. Ci siamo poi avvalsi di uno staff preparato per ogni aspetto dell’attività, per dare la giusta risposta a chi vuole trascorrere qualche ora in serenità, riscoprendo il piacere di uscire con la famiglia bandendo la noia. E così nel 2015 abbiamo iniziato questa avventura».

Due ludoteche raddoppiano il divertimento dei più piccoli e offrono tanti giocattoli adatti a ogni età. Attraverso la casa-laboratorio si stimola la fantasia e l’impegno attraverso le immagini, i colori e le attrezzature, sotto la stretta sorveglianza dell’oca Pappaloca, del gufo Gufactotum e del gatto Tecnomicio, i compari di Magà. Al piano seminterrato si apre uno spazio magico che attraverso un percorso narrativo e artistico, guida i bambini in tante stanze speciali: la stanza della luce e del buio nella quale giocare con la fluorescenza, la stanza del travestimento con un set fotografico, l’angolo della cucina attrezzato di tutto punto, il grande salone tecno-meccanico in cui pasticciare con l’artigianato digitale, la falegnameria e l’arte del riciclo.

«Il motto dei nostri laboratori tematici è “La conoscenza comincia dai sensi” ed è attraverso esperienze sensoriali che i bimbi giocando e toccando imparano. Realizzano concretamente degli oggetti e in questo mondo magico la loro curiosità viene incentivata. I più grandicelli sono affascinati dal laboratorio tecnologico, attrezzato anche con stampante 3D, e dalle sfide STEM che esso propone. Pescando a caso la propria sfida che suggerisce la realizzazione di un oggetto con risorse limitate, attraverso l’uso della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, ci si deve destreggiare nella creazione di quanto la sfida ha proposto, e questo aiuta a sviluppare l’aspetto creativo dei ragazzi e delle ragazze».

Ora il ristorante è diventato meta di gite scolastiche, feste di compleanno, cerimonie e si organizzano eventi su misura per celebrare ogni momento importante nella vita di una famiglia.

«Abbiamo sempre cercato di essere sensibili verso la collettività, convinte che una realtà imprenditoriale debba altresì avere un’utilità sociale. Collaboriamo con i servizi sociali e altre realtà legate al mondo dell’accoglienza ed inseriamo, nel nostro organico, persone con disabilità o che necessitano di attenzioni particolari. Abbiamo voluto uno spazio accogliente, attento alle diversità, e che permettesse ai bambini di giocare e ai grandi di chiacchierare e rilassarsi».

Magà è davvero riuscita a fare una magia: mettere d’accordo tutti!

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Yoga Ovarico® e Canto Terapeutico: le tecniche per esprimere e liberare emozioni
Yoga Ovarico® e Canto Terapeutico: le tecniche per esprimere e liberare emozioni

Local Food Policy, un master per rispondere alle sfide globali a partire dal cibo
Local Food Policy, un master per rispondere alle sfide globali a partire dal cibo

Lutto perinatale: oggi si celebrano i bambini che non ci sono più, ma che restano per sempre nel cuore
Lutto perinatale: oggi si celebrano i bambini che non ci sono più, ma che restano per sempre nel cuore

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "piemonte"