Dal giro del mondo all’ecoturismo in Sardegna: la nuova vita dei CycloLenti
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“Se potessi scegliere il lavoro ideale per me, come sarebbe?”. È una domanda che non mi sono mai posto perché il concetto stesso di scelta non era mai approdato nella mia mente, almeno fino a 30 anni, quando arriva, precoce, la mia crisi di mezza età. Per una serie casuale di eventi sincronici, nel giro di pochissimi mesi, perdo il lavoro, la casa, l’auto e pure la compagna. Crisi o opportunità? Disperazione o gioia? Torno a fare quello che facevo prima oppure approfitto delle congiunzioni astrali per dare una svolta diversa alla mia vita? Per mia fortuna, scelgo quest’ultima ipotesi, lascio il certo per l’incerto, inforco una bicicletta e parto per mete a me sconosciute (qui abbiamo raccontato le avventure di viaggio dei CycloLenti).
Torno 3 anni e 3 mesi dopo, con occhi nuovi per guardare il mondo ed una barba lunga da far impallidire i talebani. La carriera da uomo d’affari, la cravatta e la vita a Milano appartengono alla mia vecchia pelle. Come un pittore dipingo la mia nuova vita, ben consapevole che è la mia la mano che impugna il pennello. Ora, il mio quadro non conosce più confini e c’è spazio per tutto ciò che la mente può immaginare. Tratteggio un luogo in cui mi possa perdere nella natura, un’abitazione minimal e in movimento, un terreno, un orto e un lavoro che incarni i miei principi e le mie passioni. Sto sognando? Mi do da fare e non smetto di sognare fino a quando l’immaginazione prende forma. La Sardegna diventa la mia terra, una barca a vela il mio tetto temporaneo e l’eco-turismo il mio nuovo ambito lavorativo.
Il viaggio in bici mi ha arricchito molto e al rientro rifletto a lungo su come condividere gli ingredienti fondamentali di questo mix: natura, sostenibilità, ritmo lento e scoperta delle culture locali. Il cammino mi viene incontro conoscendo Jean-Luc, un francese di mezz’età sposato con un’ogliastrina. Anche lui, come me, ha compreso l’importanza di rallentare, assaporare la vita e rispettare la natura. Anche lui, come me, è stregato dalla Sardegna. Anche lui, come me, lascia il certo per l’incerto e abbandona il suo vecchio lavoro d’ufficio per dedicarsi completamente ad una nuova entusiasmante impresa: Sardaigne en Liberté, un tour operator sardo-francese che promuove un turismo eco, equo ed etico.
Il connubio è inevitabile e uniamo le nostre energie ed i propri ingredienti per creare itinerari che mettano al centro l’ascolto dell’uomo e della natura: in compagnia degli asinelli sardi, a piedi, in bici o in barca a vela, vacanze fuori dai circuiti di massa e dai ritmi lenti che permettono di trascorrere alcuni giorni nella Sardegna più autentica.
Insieme, disegniamo tour tenendo bene a mente il rispetto dell’ambiente, delle tradizioni e il coinvolgimento degli attori e comunità locali. Per questo motivo:
- Scegliamo solo cibo biologico e a chilometro zero,
- Puntiamo a ridurre al minimo il nostro impatto evitando rifiuti superflui,
- Proponiamo azioni partecipate per la compensazione della CO2,
- Valorizziamo le antiche pratiche, come quelle pastorali della Transumanza,
- Optiamo di alloggiare in alberghi diffusi, piccoli, a gestione familiare o rifugi in montagna,
- Prediligiamo gruppi di piccole dimensioni (8 persone),
- Ci avvaliamo di professionisti del turismo sostenibile del luogo.
Fare impresa in maniera responsabile, sostenibile e in linea con le mie passioni e principi è diventata la mia realtà, eppure era solo un sogno! E se anche tu potessi scegliere il lavoro ideale, come sarebbe?
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