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Cuneo, Torino - Ritornare al liceo, a distanza di anni, è un’esperienza senza dubbio emozionante. Questa volta niente interrogazioni o manuali da studiare, ma al fianco degli studenti per portare tra i banchi di scuola il racconto di un’Italia che Cambia e di storie positive di trasformazione in atto sui nostri territori.
“Un giornalista in classe” è il ciclo di tre incontri che abbiamo avviato con le scuole per portare, all’interno degli istituti, nuovi modi di conoscere e raccontare ciò che ci circonda attraverso il giornalismo, quale strumento per costruire, insieme, un nuovo immaginario del nostro Paese. E allora perché non partire proprio dalle scuole e dai giovani, i protagonisti del nostro futuro?
L’iniziativa, come vi abbiamo precedentemente raccontato, è stata avviata nell’ambito di SOStenibilmente, progetto nazionale di educazione ambientale promosso da Cifa Onlus e volto a costruire una cultura basata sul rispetto dell’ambiente e sui principi dello sviluppo sostenibile, promuovendo il coinvolgimento dei giovani affinchè siano proprio loro a diventare parte attiva del processo di cambiamento civico che è necessario per la sostenibilità del nostro pianeta.
La nostra esperienza in Piemonte ci ha condotti a Mondovì dove abbiamo incontrato le classi prima e terza dell’Istituto di Scienze Applicate G. Cigna, accompagnati dagli insegnanti Adriana Billio e Michele Piovano che, con grande entusiasmo, ci hanno dato il benvenuto per iniziare insieme quest’avventura. Nel corso dei tre incontri ci siamo confrontati sulle diverse sfaccettature del giornalismo con particolare riferimento a quello ambientale, fornendo spunti di riflessione per indagare e leggere con senso critico la realtà circostante. Attraverso attività pratiche e di gruppo ci siamo concentrati su qual è il lavoro del giornalista e sulla sua capacità di lavorare in team all’interno di una redazione.
Nelle classi abbiamo portato la nostra personale esperienza per raccontare che un’Italia, diversa da quella che ci propongono tutti i giorni le televisioni o i giornali esiste ed è molto più concreta e reale di quanto questi ci facciano credere. Per questo, abbiamo voluto trasmettere ai ragazzi e alle ragazze, futuri uomini e donne del nostro domani, la capacità di interrogarsi su ciò che li circonda e sulle innumerevoli esperienze positive che nascono e si diffondono ogni giorno sui nostri territori.
Durante gli incontri ci siamo confrontati sugli attuali mezzi di comunicazione e sul fatto che siamo continuamente esposti ad un flusso di informazioni e notizie ma raramente ci fermiamo a considerare che cosa sia veramente una notizia. Riflettere su cosa significa “fare informazione” ci ha quindi permesso di confrontarci su come la realtà che creiamo intorno a noi sia fortemente condizionata dal modo in cui ci viene raccontata, influendo di conseguenza sul nostro immaginario.
Per questo motivo l’obiettivo, oltre che trasmettere le basi del giornalismo ambientale, è stato quello di partire dalla nostra personale esperienza come giornalisti per fornire uno stimolo che permettesse agli studenti di uscire dalle mura scolastiche e osservare, comprendere e raccontare il proprio territorio attraverso gli esempi virtuosi delle persone e delle realtà che quotidianamente stanno creando queste nuove realtà.
Abbiamo ripercorso le esperienze positive di cambiamento sui territori dove i ragazzi vivono come la storia di Marco Bozzolo che, all’interno della sua azienda agricola, è tornato ad occuparsi del castagneto familiare recuperando una tradizione storica abbandonata oppure la storia dell’associazione MondoQui la quale, all’interno della stazione di Mondovì, ha dato vita a un bar-ristorante etico e culturale per creare inclusione sociale e dare nuova vita a questo luogo in stato di degrado. Ma abbiamo anche parlato dei progetti che in Piemonte e in tutt’Italia stanno creando, giorno dopo giorno, un nuovo paradigma.
Per concludere, abbiamo imparato insieme come si scrive un articolo e ci siamo esercitati a effettuare una video-intervista, competenze che i ragazzi utilizzeranno per realizzare un’inchiesta o un’intervista in autonomia.
E proprio quest’occasione ci ha dato la possibilità di portare tra gli studenti un messaggio di positività e di cambiamento di cui i giovani sono protagonisti in prima persona, mettendoci in gioco come giornalisti ma anche come esseri umani, come visionari e come sognatori.
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