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Biella - Un tuffo in un mare colorato di sostenibilità, varcando onde di storie, pratiche, ricerche e progetti che uniscono la dimensione etica a quella estetica: sono gli studenti del terzo anno dello IED Torino ad aver intrapreso questa immersione di carattere formativo, tenutasi il 30 gennaio a Biella, nuotando alla scoperta di due realtà del territorio accomunate da una visione responsabile nel settore moda.
Il gruppo di alunni, insieme ad Alessandra Musso (coordinamento didattico della scuola di moda) e Alessandra Montanaro (coordinamento didattico del corso in Fashion Design di Torino), ha infatti fatto visita al Lanificio Cerruti e alla Fondazione Pistoletto; le metaforiche acque della moda sostenibile non erano inedite agli studenti, che sono a metà dei loro percorsi di tesi, improntati proprio sull’ambito in questione.
L’esperienza a Cittadellarte
A Cittadellarte non solo hanno visitato gli spazi espositivi, ma soprattutto gli studios di Fashion B.E.S.T., dove hanno preso parte a un workshop curato da Tiziano Guardini e Olga Pirazzi. Due relatori d’eccezione: da una parte il fashion designer di caratura internazionale, premiato come “Best Emerging Designer” alla prima edizione dei Green Carpet Fashion Awards, che ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi come il “Franca Sozzani GCC Award for Best Emerging Designer”, il “Bronze Hempel Fashion Award” e il “PETA Award”; dall’altra la responsabile dell’Ufficio Moda di Cittadellarte e del progetto Fashion B.E.S.T., un’officina operativa che dal 2009 si dedica allo sviluppo della sostenibilità nell’ambito del settore tessile e moda, dalle materie prime al design, dalla produzione alla formazione.
Tiziano Guardini ai nostri microfoni
Il fashion designer – che ha fornito informazioni e consigli sui singoli materiali da utilizzare per le ricerche dei partecipanti – è intervenuto per dare la sua chiave di lettura dell’iniziativa: «Quando ho iniziato il mio progetto di sostenibilità – argomenta – ho voluto raccontare me stesso, con l’obiettivo di arrivare a un’ideale di armonia tra natura e pianeta. Questo traguardo non è da raggiungere da solo, ma collettivamente. Quindi l’opportunità di offrire strumenti e conoscenze ai ragazzi fa parte della realizzazione di questo mio sogno, che gli studenti hanno dimostrato di condividere».
Il commento conclusivo di Alessandra Musso e Alessandra Montanaro
«Quella odierna – ha spiegato ai nostri microfoni Alessandra Musso – si è rivelata un’esperienza molto utile per i ragazzi, sia dal punto di vista didattico sia da quello umano, e abbiamo respirato il tema dei loro progetti di tesi, ossia la sostenibilità, fin dal primo momento in cui siamo giunti a Cittadellarte».
Oggi hanno affrontato una fase di ricerca e individuazione dei concept e il lavoro verrà sviluppato sotto forma di figurini e capi finali in una collezione completa. La giornata ha permesso ai partecipanti di fare esperienza “sul campo” e di immergersi in suggestioni, simboli, input e forme che hanno permesso di aiutarli a definire la loro ricerca». Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Alessandra Montanaro: «Abbiamo la responsabilità – ha aggiunto – di educare questi giovani studenti alla disciplina del fashion design, sempre nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. L’esperienza a Cittadellarte è stata perfetta per sviluppare questo processo: le visite e il confronto con Olga e Tiziano (inclusa la loro revisione sui lavori degli studenti) hanno aperto la mente dei ragazzi».
Articolo tratto da: Journal Cittadellarte
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