Seguici su:
Biella - L’industria della moda è un business da 2.500 miliardi di dollari che impiega globalmente oltre 75 milioni di persone, la maggior parte donne. La moda è quindi un settore economico chiave, che svolge un ruolo essenziale nel perseguimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Al tempo stesso, rappresenta un’emergenza ambientale e sociale: quasi il 20% dell’acqua di scarto è prodotto dall’industria della moda.
Cambiare i modelli di consumo verso comportamenti e atteggiamenti sostenibili richiede una rivoluzione del modo in cui pensiamo e ci relazioniamo ai capi d’abbigliamento, con l’intento di integrare i costi effettivi di tutte le risorse necessarie al processo di produzione e rispondere di tutto l’impatto sociale e ambientale.
Il progetto “Circulart” è un invito ad agire che non si limita alle importanti questioni ambientali legate all’industria della moda, ma prende anche in considerazione l’intero sistema di vita del pianeta, nel quale l’industria della moda è inestricabilmente connessa, tra salute e risorse naturali.
Lo scopo del progetto è quello di spingere la ricerca artistica a confrontarsi con i diversi comparti che compongono la filiera tessile, lavorando con organizzazioni che hanno scelto di abbracciare l’idea di sostenibilità e di sviluppare la loro attività in modo innovativo e lungimirante.
I quattro artisti Laura Harrington, Silvia Giovanardi, Emanuele Marullo e Juan Manuel Gomez, in collaborazione con Officina +39 lo staff di Fashion B.E.S.T. di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto , si sono metaforicamente inseriti tra la trama e l’ordito del ciclo vitale della produzione dell’abbigliamento e si sono resi inaspettate lenti attraverso cui il pubblico potrà osservare i processi di produzione tessile, generando nuovi atteggiamenti verso i prodotti che acquistiamo.
«Il risultato – viene specificato nella nota di presentazione del progetto – è una filiera in grado di riprodurre un ciclo produttivo altamente sostenibile, a partire dalle fibre riciclate, i tessuti sostenibili, fino alle finiture dei capi eseguite con tinture, accessori e macchinari innovativi. Moda e arte impegnate quindi a praticare una combinazione assolutamente ragionata e affascinante di sostenibilità, sensibilità e bellezza».
Il progetto è un invito ad agire che non si limita alle importanti questioni ambientali legate all’industria della moda, ma prende anche in considerazione l’intero sistema di vita del pianeta, nel quale l’industria della moda è inestricabilmente connessa, tra salute e risorse naturali”.
Attraverso i loro lavori, gli artisti hanno creato un dialogo con la filiera dell’industria dell’abbigliamento, che è di per sé parte del processo di valorizzazione che Cittadellarte e i suoi partner hanno concepito per il progetto.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento