La cascina sul lago che trasforma le sue piante in detersivi ecologici
Seguici su:
Torino - In una cascina recuperata sul lago di Val di Chy, a pochi chilometri da Torino, l’azienda agricola “Le Erbe di Brillor” coltiva naturalmente piante ed erbe aromatiche che nel suo laboratorio trasforma in detersivi e saponi ecologici realizzati a mano con prodotti della terra. Un circolo virtuoso che promuove un’economia consapevole ed ecosostenibile.
A parlarci di questa realtà è Greta Poletta, dottoressa in chimica e responsabile per la ricerca e sviluppo dell’azienda.
Che cos’è e come nasce le Erbe di brillor?
Le Erbe di Brillor nasce come progetto agricolo con l’idea di poter lavorare sul territorio con le piante e averle a portata di laboratorio per usarle ed elaborarle con le nostre mani. La produzione è a ciclo chiuso in quanto creiamo un prodotto dalla terra, per restituirlo alla stessa. È una produzione a Km 0, aggiungiamo solo in piccola quantità materie prime che non produciamo direttamente come i tensioattivi ottenuti dal cocco.
Le formulazioni sono pensate in modo da non necessitare sostanze di sintesi, infatti non mettiamo sequestranti, chelanti, coloranti, addensanti, conservanti o profumi di origine petrolchimica. Usiamo le proprietà delle piante per ottenere gli stessi risultati, creando un prodotto che non fa male all’ambiente né alla persona.
Almeno da quel che ci risulta, siamo la prima ed unica azienda agricola italiana che produce detersivi ecologici e per questo abbiamo ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
Cosa puoi dirci della vostra sede Cascina Meira? Dalle immagini sembra un posto meraviglioso!
Sì, decisamente! Il nostro laboratorio è il frutto di un’operazione di recupero di un SIC, cioè un sito di interesse comunitario. Ci troviamo infatti a bordo di un lago morenico all’interno del più ampio anfiteatro morenico di Ivrea. Il territorio e la precedente cascina erano completamente abbandonati. L’acquisto del terreno e lo sviluppo del progetto delle Erbe di Brillor ha visto una grossa operazione di bonifica del territorio che ha ridato vita alle terrazze dove coltiviamo le nostre erbe e al parco che ora affianca la camminata a bordo lago. La cascina è in bioedilizia e l’impianto di purificazione delle acque è stato realizzato con un sistema di fitodepurazione.
Inoltre sia gli abitanti della cascina che chi lavora in Brillor hanno una profonda coscienza ambientale e ciò permette il funzionamento di questo sistema che non utilizza sostanze che lo possano alterare. Noi non abbiamo scarti di produzione e abbiamo casse per la composta per i residui di lavorazione delle erbe. Nell’estuario del lago che taglia il nostro parco ci sono specie animali (libellule lucciole, api e farfalle) e vegetali (cipree e ninfee) labili e protette che qui vivono rigogliosamente. Un segno della tutela delle acque che viene perseguita da chi opera nel nostro progetto.
Questo territorio ci permette inoltre di svolgere anche attività di Cascina Didattica per far conoscere questo meraviglioso territorio e sensibilizzare circa i temi dell’ecologia. Vi invitiamo a venire a vedere di persona questo luogo!
Cosa vuol dire agridetergente?
Agridetergente è un termine che abbiamo coniato e registrato per identificare il nostro prodotto. Infatti non si tratta di un comune detergente, perché a differenza delle formulazioni che ci sono in giro, il nostro è veramente fatto con le piante, cioè gli estratti non sono solo presenti come sostanze funzionali insieme ad altri composti di sintesi che compongono la maggior parte della formulazione. Noi abbiamo un prodotto in cui le piante sono le protagoniste sia perché apportano sostanze funzionali, sia perché svolgono attività di conservante, solvente e profumante in prima persona!
A volte tutto ciò che è naturale o biologico viene considerato da molte persone economicamente inaccessibile. Cosa ne pensi e quali sono i prezzi dei vostri prodotti rispetto al mercato?
Il primo impatto può dare la sensazione che i prodotti naturali siano molto più costosi, ma se consideriamo quanti prodotti diversi più economici siamo indotti a comprare a causa della pubblicità e alla quantità che ne utilizziamo, la nostra percezione può cambiare.
I nostri detersivi vanno al litro dai circa 5 euro dello sfuso ai circa 7 euro dei più concentrati. Sono ad alta resa, quindi ne serve poco. La logica è quella di avere meno prodotti con resa più alta, in modo che con una spesa simile il risultato è migliore. Se poi consideriamo il prodotto dei pavimenti, spesso se abbiamo il cotto o il parquet o la ceramica abbiamo bisogno di comprare per ognuno il detergente apposito. Il nostro è delicato e di pH opportuno per tutti i casi, quindi si risparmia perché non servono prodotti specifici.
Qual è l’impatto ambientale e sulla salute umana dei detergenti chimici?
Sulla salute umana iniziano ad emergere degli studi interessanti. L’università di Bergen ha evidenziato nelle donne che usano detersivi una predisposizione del 14% allo sviluppo di malattie respiratorie quali la broncopneumopatia cronica ostruttiva a causa di composti come l’ammoniaca e altre componenti irritanti.
In più nel giugno 2018 l’Unione Europea ha rimosso dal mercato detersivi e saponi contenenti sostanze chimiche che interferiscono con il nostro sistema ormonale. Esistono prodotti che contengono Edc, ossia interferenti endocrini. Queste sostanze sono responsabili di malattie cardiovascolari, obesità e diabete. Appartengono a questa categoria i parabeni, che si trovano in preparati emulsionati come creme, cosmetici in generale e negli smalti per le unghie, ma anche il bisfenolo A, gli ftalati e il triclosano.
A creare grossi problemi alle acque invece sono anche i tensioattivi di origine petrolchimica. Essi sono composti che possono abbassare la tensione superficiale dell’acqua e rendere i grassi asportabili dal detergente. Spesso danno luogo a schiume molto persistente e favoriscono la permeabilità di sostanze velenose all’interno degli organismi viventi. La presenza di fosfati invece da origine al problema dell’eutrofizzazione.
Negli ultimi anni notate una maggior attenzione verso il consumo critico?
Si, è molto più alto l’interesse e anche la ricerca di prodotti di una certa qualità. Questo, d’altra parte, fa sì che vengano presentati sul mercato prodotti che millantano di essere ecologici, ma hanno comunque sostanze che li compongono difficili da degradare, ma in quantità consentite dalla legge. In natura però esistono fenomeni di accumulo e le concentrazioni basse che li rendevano utilizzabili diventano concentrate. È il caso di alcuni siliconi. In questo modo si inquina anche se si crede di non farlo.
Che rapporti avete con le realtà del territorio?
Abbiamo un grande fermento intorno alle attività didattiche della nostra cascina e ciò ci permette di mantenere vivo il rapporto con le nuove generazioni. Facciamo formazione anche agli adulti attraverso laboratori e conferenze nelle manifestazioni cui partecipiamo con l’obiettivo di sensibilizzare alla tutela dell’ambiente soprattutto nella nostra amata area montana.
Siamo inoltre sponsor di eventi a carattere ambientale come Cinemambiente Valchiusella e Hearthink festival a Torino.
Chi nella valle è interessato alla tutela dell’ambiente acquista regolarmente i nostri prodotti.
Dove si possono acquistare i vostri prodotti?
I nostri prodotti si possono acquistare sul nostro sito, provvisto di e-commerce, su siti come Macrolibrarsi e Il giardino dei Libri, sulla nostra pagina Facebook e nei negozi di sfuso o al dettaglio elencati nel nostro sito.
Abbiamo anche il piacere di vendere direttamente a gruppi d’acquisto e alveari. Ma la cosa che ci piace di più è ricevere persone nel nostro negozio e mostrare loro il nostro bellissimo territorio!
Ci sono novità in programma che vuoi segnalarci?
Le novità di quest’anno riguardano i regali di Natale. Abbiamo puntato sul packaging biodegradabile, carta e mater-bi per le confezioni più grandi e polpa di cellulosa per i sacchetti trasparenti. La cosa che ci esalta di più è però il nostro biglietto di Natale a forma di pallina per l’albero che se piantato fa crescere fiori per le api!
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento