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Parte oggi una nuova Iniziativa dei Cittadini Europei finalizzata ad eliminare gradualmente i pesticidi sintetici entro il 2035, sostenere gli agricoltori e salvare la natura. Se raccoglierà un milione di firme entro Settembre 2020, la Commissione europea e il Parlamento saranno tenuti a considerare la possibilità di trasformare le richieste della campagna in legge [1]. La campagna è promossa da una coalizione di 90 organizzazioni da 17 diversi paesi europei, con il supporto delle associazioni degli agricoltori biologici.
Numerosi appelli di scienziati da ogni parte del mondo richiedono la messa di atto di un urgente “cambiamento trasformativo” per fermare il collasso della natura. Un quarto degli animali selvatici europei è gravemente a rischio di estinzione, mentre la metà dei siti naturali è in condizioni ecologicamente sfavorevoli e i servizi ecosistemici si stanno deteriorando [2].
Nel frattempo, la sussistenza di milioni di agricoltori viene schiacciata da prezzi iniqui, dalla mancanza di sostegno politico e dall’operato delle grandi imprese multinazionali. Quattro milioni di piccole aziende agricole sono scomparse nell’UE tra il 2005 e il 2016 [3].
La ICE invita la Commissione europea a presentare proposte legislative finalizzate a:
- Eliminare gradualmente i pesticidi di sintesi entro il 2035:
Eliminare gradualmente i pesticidi sintetici nell’agricoltura europea dell’80% entro il 2030, a cominciare dai più pericolosi, perché diventi al 100% priva di pesticidi entro il 2035. - Ripristinare la biodiversità:
Ripristinare gli ecosistemi naturali nelle zone agricole affinché l’agricoltura diventi un vettore di recupero della biodiversità. - Sostenere gli agricoltori nella transizione:
Riformare l’agricoltura dando priorità all’agricoltura su piccola scala, diversificata e sostenibile, sostenendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi e OGM.
Ruchi Shroff, direttrice di Navdanya International ha dichiarato: «Circa l’84% delle colture in Europa dipende direttamente o indirettamente dalle api e da altri insetti impollinatori. Il loro declino è una realtà comprovata che avrà conseguenze molto estese sugli ecosistemi e loro servizi, inclusa l’accelerazione della scomparsa di molte altre specie animali e vegetali. Questa ICE è un significativo strumento democratico nelle nostre mani per spingere la politica europea a sostenere la transizioni verso sistemi agroalimentari ecologici, per difendere la biodiversità, la salute e il benessere di cittadini e agricoltori».
Helmut Burtscher, esperto di pesticidi e prodotti chimici di Global 2000/Friends of the Earth Austria ha dichiarato: «Solo un’agricoltura sostenibile e priva di pesticidi può garantire l’approvvigionamento alimentare delle generazioni presenti e future e fornire risposte alle crescenti sfide poste dal cambiamento climatico. Inoltre, contribuisce alla conservazione della biodiversità e riduce le emissioni di gas serra. Una politica agricola europea responsabile deve quindi promuovere l’ulteriore sviluppo di metodi agroecologici e sostenere gli agricoltori nella loro transizione verso una produzione senza pesticidi».
Veronika Feicht dell’Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera ha dichiarato: «Stiamo portando la lotta contro i pesticidi sintetici a livello europeo, dando ai cittadini di tutta Europa che chiedono un nuovo sistema agricolo la possibilità di esprimersi con una sola voce. I cittadini reclamano un sistema che non danneggi la biodiversità e gli ecosistemi, che non metta a dura prova la salute dei consumatori, ma che invece garantisca il sostentamento per api e agricoltori ed sia più sano per le persone. Con la nostra iniziativa ci impegniamo a fare di questo tipo di agricoltura una realtà in tutta Europa».
François Veillerette, direttore di Générations Futures, ha dichiarato: «Invitiamo i cittadini europei a sostenere massivamente questa iniziativa per una graduale rapida eliminazione di tutti i pesticidi sintetici nell’UE. Speriamo che milioni di persone si uniscano presto alle nostre richieste di vietare i pesticidi, trasformare l’agricoltura, sostenere gli agricoltori nella transizione e salvare la biodiversità».
La campagna è gestita da un’alleanza intersettoriale di organizzazioni della società civile che si occupano di ambiente, salute, agricoltura e apicoltura. Tra molte altre, le organizzazioni promotrici comprendono le reti europee Friends of the Earth Europe e Pesticide Action Network (PAN), nonché l’Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera, la fondazione Aurelia (Germania), Générations Futures (Francia) e GLOBAL 2000/Friends of the Earth Austria.
Note
[1] www.savebeesandfarmers.eu
[2] Le api e gli altri impollinatori sono indispensabili per preservare i nostri ecosistemi e la biodiversità. Fino a un terzo della nostra produzione alimentare e due terzi della frutta e della verdura che consumiamo quotidianamente dipendono dall’impollinazione da parte delle api e di altri insetti. Tuttavia, la loro stessa esistenza è minacciata dalla costante contaminazione da pesticidi e dalla perdita del loro habitat a causa dell’agricoltura industriale. (Media Release: Nature’s Dangerous Decline ‘Unprecedented’; Species Extinction Rates ‘Accelerating’).
[3] Il rapido declino delle piccole aziende agricole e della fauna selvatica è profondamente radicato nel nostro attuale modello di produzione agroalimentare che si basa fortemente sull’agricoltura monoculturale su larga scala e sull’uso di pesticidi sintetici. A peggiorare le cose, l’UE finanzia attivamente questa forma di agricoltura attraverso la sua attuale agenda agropolitica e il suo sistema di sovvenzioni che favorisce la produzione di massa rispetto ad un’agricoltura su piccola scala ed ecologica.
(More farmers better food)
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