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Torino - Intorno a noi sono sempre più numerosi i progetti e le persone visionarie che hanno fatto della sostenibilità la loro missione e che stanno, a piccoli passi, costruendo un nuovo modello sociale, culturale e improntato all’ambiente, ma anche e soprattutto un nuovo modo di fare economia, più circolare e meno lineare, più collettivo e meno individuale. Ridurre gli sprechi significa diventare consapevoli della percezione che abbiamo di un oggetto usato, ripensare il valore di ciò che comunemente consideriamo scarto, portare la circolarità nelle nostre abitudini quotidiane, come riparare una lavatrice o un cellulare rotto al posto che sostituirlo o riconsiderare in chiave sostenibile gli abiti che non usiamo più.
Il “Tavolo del Riuso” nasce nel 2016 a Torino, su stimolo della Compagnia di San Paolo, per aggregare alcune tra le esperienze più significative dell’area metropolitana torinese che operano nell’ambito dell’economia circolare. Ne sono protagonisti associazioni culturali, cooperative sociali e soggetti no profit che si occupano di ambiente o che svolgono funzioni preziose nella sperimentazione di idee e soluzioni innovative a basso impatto.
Perché il riuso?
Come si legge sul sito del progetto, «delle “tre R” (Riduci, Riusa, Ricicla) il Tavolo ha scelto di lavorare sulla seconda, quella del Riuso, perché troppo spesso viene confusa, per errore o semplificazione, con quella del Riciclo. Eppure, il riuso è superiore nella “gerarchia dei rifiuti” europea e, grazie alle tecnologie digitali e a nuovi modelli culturali di socialità e di condivisione, è diventato oggi un settore economicamente rilevante, che può generare valore e posti di lavoro».
Un mondo, insomma, ancora poco esplorato ma dalle innumerevoli potenzialità per uno sviluppo economico ed occupazionale oltre che ambientale. «Il Riuso è dopo la Riduzione la R più importante, prolungare la vita delle cose significa portarne di meno in discarica, aiutare quello sviluppo sostenibile di cui tutti oggi parliamo ed essere al centro dell’economia circolare».
Verso il Futuro
Verso il Futuro è un intenso programma che avrà luogo dal 13 al 23 novembre e dedicato ai grandi temi del riuso, ovvero «quelli che incontriamo nella nostra vita quotidiana, affrontati in modo semplice, per rispondere alle domande che tutti vorrebbero fare ma non sanno a chi indirizzare».
Alcuni esempi? Si parlerà di riciclo di apparecchi elettrici ed elettronici come nel caso di Astelav-Rigeneration, azienda che ripara e regala una seconda vita agli elettrodomestici spiegando, davanti ad una lavatrice, tutti i segreti del riuso o i Restart Café, progetti che promuovendo il diritto alla riparabilità e che si fanno portatori di buone pratiche per l’economia circolare.
Si potranno conoscere le esperienze del riuso nell’ambito tessile come racconterà il progetto RIcuciTÒ, che riunisce una rete di attori locali che uniscono le proprie competenze per recuperare jeans inutilizzabili per ottenere accessori 100% sostenibili e solidali, Nidò Project, il progetto di sartoria sociale e moda etica che vede protagoniste un gruppo di giovani donne nigeriane o ancora la sartoria Baobab Couture che insegnerà come riutilizzare i capi dismessi. La circolarità raggiungerà poi il cibo, grazie alle realtà che sul territorio promuovono il recupero e la lotta agli sprechi come il progetto C.A.R.O.T.A, Ecomori, Food PRIDE o Equoevento. Si parlerà di riuso legato alla mobilità sostenibile come nel caso di Triciclo e della Ciclofficina Popolare, che offrono in diversi momenti laboratori gratuiti di ciclomeccanica.
E ancora, si affronterà il tema dell’abitare sostenibile con l’associazione OffGrid, che a Torino sta creando un movimento di persone accomunate dal sogno di vivere in un mondo a basso impatto ambientale oppure ViviLibrun, che distribuirà i libri raccolti nelle Aree di Libero Scambio raccontando l’esperienza del recupero di volumi.
Queste e tante altre realtà sveleranno tutti i segreti del riuso, all’interno di un programma variegato di esperienze virtuose. «Verso il Futuro presenta “Spritz For Future”. L’aperitivo sarà sostenibile, realizzato con cibo recuperato».
Saranno cinque appuntamenti collocati negli spazi della Rete delle Case del Quartiere: ad ogni appuntamento partecipano una o più persone per condividere la loro esperienza sul tema o sotto forma di Restart Party, per regalare nuova vita ai beni durevoli.
«Verso Il Futuro continua con un convegno dal titolo “Economia circolare e Benessere Sociale”, che presenta una ricerca realizzata dal Tavolo del Riuso in collaborazione con il Politecnico di Torino e ragiona, apre tavoli, approfondisce temi sulla importante e proficua relazione tra riuso, cooperazione sociale, territorio, istituzioni. Seguirà “Party For Future”, una festa per celebrare il riuso nelle sue forme più divertenti: abiti, food, birra, musica, tutto sostenibile, tutto riutilizzato, tutto senza sprechi. Termineremo con una giornata di esperienze di riuso “Labs for Future”, un’occasione per grandi e piccini di attività pratiche di riparazione e costruzione».
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