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Torino - Da Bologna a Firenze, da Bari a Milano. A breve anche Torino avrà la sua velostazione, il cui obiettivo è mettere a disposizione delle persone un luogo sicuro per depositare le proprie biciclette, incentivando, da un lato, i cittadini ad utilizzare le due ruote e dall’altro facilitando uno sviluppo della mobilità alternativa a quella motorizzata proprio in virtù della sua posizione nel centro città.
Si tratterà infatti di un polo di interscambio che consentirà di combinare l’utilizzo di diversi mezzi rapidamente e con facilità, aumentando la fruizione sia della bicicletta che del trasporto pubblico, anche per lunghe percorrenze.
Incentivare l’intermodalità è un approccio fondamentale che promuove lo sviluppo di una nuova sensibilità, più rispettosa dello spazio pubblico e più reattiva nei confronti di un inquinamento costantemente al di sopra dei limiti consentiti. Si parla, infatti, di “trasporto intermodale” quando vi è un utilizzo combinato di differenti mezzi di trasporto: una scelta necessaria e indispensabile sulla quale stanno scommettendo sempre più città e che sta assumendo un ruolo centrale nelle politiche trasportistiche urbane, andando a rappresentare un compromesso più equo tra costi e attenzione all’ambiente.
A Torino questo progetto diventerà presto realtà con la realizzazione della nuova velostazione che verrà attivata entro fine 2020 nella stazione di Porta Nuova e che permetterà un collegamento diretto coi treni, la metropolitana e le fermate degli autobus che qui confluiscono.
Il “Bici Park” verrà realizzato nell’ambito del progetto “Torino Mobility Lab” grazie alla convenzione tra il Comune e Grandi Stazioni Rail e, come riporta il comunicato stampa, il progetto è pensato per «chi abbina la bicicletta al trasporto pubblico o al car sharing per spostarsi da e verso Torino, o semplicemente non vuole lasciarla incustodita preferendo muoversi a piedi nel centro cittadino».
Come funzionerà?
Il nuovo Bici Park ospiterà almeno 100 stalli e sarà aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e l’accesso alla struttura sarà automatizzato e possibile attraverso l’utilizzo di una tessera magnetica o con tecnologia wireless. Nel nuovo parcheggio si troveranno almeno cinque postazioni per la ricarica delle bici elettriche e offrirà agli utenti un servizio di ciclofficina, con funzioni di assistenza e piccole riparazioni oltre che un’area caffè.
«Parcheggiare la propria bicicletta non potrà costare più di 80 centesimi al giorno, mentre il prezzo dell’abbonamento mensile non dovrà superare i 12 euro. Inoltre, sono previste agevolazioni per gli abbonati al trasporto pubblico.
Per muoversi le persone mischiano sempre più i diversi mezzi di trasporto – ha riferito l’assessora Maria Lapietra, come riportato nella nota stampa del progetto –. La realizzazione del parcheggio custodito nella stazione di Porta Nuova, atteso da tempo, renderà più facile e sicuro l’interscambio tra la bicicletta e il trasporto pubblico e offrirà un ulteriore incentivo ai cittadini a preferire una mobilità intermodale».
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