11 Nov 2019

Impact Hub Torino: il coworking attento alla sostenibilità

Scritto da: Paolo Cignini e Lorena di Maria
Video realizzato da: Paolo Cignini

L’Impact Hub Torino nasce tra il 2016 e il 2018 allo scopo di diffondere la cultura del coworking e dell’imprenditoria sociale nella città. Nato dall’idea di otto soci cofondatori, ognuno con competenze diverse, organizza eventi formativi per i propri membri e ha, tra i propri capisaldi operativi, l’incentivo ad azioni che permettano di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Abbiamo visitato lo spazio e vi raccontiamo come questo approccio sia capace di cambiare il modo di lavorare e di stare insieme dell’imprenditoria sociale torinese.

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Torino - Anche Torino ha il suo Impact Hub. È nato ufficialmente nel 2016, dopo un periodo di candidatura e valutazione da parte del network generale sulla fattibilità dell’iniziativa nella città, ed ha aperto la sua sede nel 2018. Al suo interno gli spazi sono suddivisi in due aree: quella dedicata al coworking e l’altra dedicata agli uffici privati. Ciononostante, tutto lo spazio di Impact Hub è organizzato affinché la collaborazione e la condivisione tra i vari utenti e le varie realtà sia la più sviluppata possibile. Perché questo è lo scopo primario e l’obiettivo di Impact hub Torino: “Ospitare una comunità di professionisti che tutti i giorni decidono di lavorare in un ambiente condiviso”, ci spiega Marilù Sansone, co-fondatrice insieme ad altre sette persone dell’Impact Hub.

“In questi spazi, diverse professionalità come imprenditori, associazioni, liberi professionisti e creativi hanno l’occasione di incontrarsi e conoscersi, creare collaborazioni e opportunità reciproche, e possono usufruire dei nostri eventi. Tutto è orientato ad un obiettivo: creare innovazione sociale a partire dalla collaborazione.”

Ma facciamo un passo indietro e spieghiamo cos’è un Impact Hub. Il mondo del lavoro, e la sua organizzazione in spazi fisici, ha subito un notevole cambiamento nel corso dell’ultimo decennio con la diffusione degli spazi di coworking. L’ufficio privato non è più l’esigenza primaria dei nostri giorni: gli imprenditori oggi cominciano a condividere gli spazi, non solo fisici ma anche intellettivi. Condividono visioni, esperienze e strategie da attuare.

Da questa filosofia nasce, nel 2005, la rete di Impact Hub a Londra, un network di coworking internazionale, diffuso ormai in tutti e cinque i continenti, con una forte impronta all’innovazione sociale. Oggi di Impact Hub ce ne sono più di cento in tutto il mondo, “andando a formare un network interconnesso a livello internazionale” ci spiega Marilù “e con la possibilità di mettere in rete tra di loro le varie iniziative presenti all’interno della community, per poter collaborare insieme e moltiplicare l’impatto delle proprie azioni imprenditoriali.

È vero, il coworking è un passaggio culturale che ha generato e genera resistenze; adesso, però, stiamo scoprendo i tanti benefici del lavorare in uno spazio disegnato per condividere esperienze e per lavorare fianco a fianco con professionisti di disparati settori, in termini di competenze, efficienza, fatturato e rigenerazione territoriale”.

L’Impact Hub di Torino si caratterizza, rispetto agli altri, per due caratteristiche peculiari: l’attenzione ad un imprenditoria attenta alle tematiche ambientali, avente come punto di riferimento gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu, e l’area dedicata agli eventi per i membri della community.

team

“Noi organizziamo tantissimi eventi nel nostro Impact Hub” ci racconta Marilù “ e generalmente sono di due tipologie: per sensibilizzare il territorio locale sui temi dell’innovazione e dell’imprenditoria sociale e per sensibilizzare le persone ai cosidetti “Sustainable Development Goals” delle Nazioni Unite e al tema della sostenibilità ambientale a tutto tondo.

Desideriamo che le realtà del territorio acquisiscano consapevolezza riguardo il tema della sostenibilità ambientale e possano mettere in atto diverse azioni volte al raggiungimento di questi obiettivi. Durante questi eventi invitiamo alcuni esperti di tematiche differenti che illustrano i propri argomenti. Sono workshop molto apprezzati, perché effettivamente chi ha una start-up a vocazione sociale ha bisogno di nuovi strumenti di base per poter operare.

Naturalmente lo scopo primario di queste tipologie di incontri e fare sì che le realtà del territorio possano partecipare, conoscersi vicendevolmente e inziare delle collaborazioni, in perfetto spirito Impact Hub”.

A seguito di una reazione di osservazione iniziale, la città di Torino ha accolto con un buon entusiasmo l’arrivo dell’Impact Hub nella città, dando ragione ad un’intuizione che Marilù aveva avuto già ad Amsterdam: “Mentre i miei colleghi cominciavano a proporre la candidatura della città di Torino, io stavo lavorando all’Impact Hub di Amsterdam e avevo già avuto modo di scoprire le peculiarità di questo mondo. Quando ho saputo della proposta della città, ho deciso di contattare il team di Torino, entrando a farne parte. Questo perché ero in procinto di tornare nella mia città e di creare un’iniziativa di questo genere, e si è creata l’occasione perfetta per poterlo realizzare”.

Dopo un lungo lavoro di sperimentazione e di conoscenza tra le realtà, dalla collaborazione tra i vari imprenditori membri dell’Hub è nata ad esempio l’iniziativa di “For All TV“, sviluppata dall’agenzia di videomaking chiamata RECTV: un canale televisivo disegnato per non udenti e non vedenti. Essendo richieste diverse professionalità per sviluppare questo progetto, Impact Hub ha facilitato l’incontro di RECTV con 180 Degrees Consulting, un’organizzazione composta da ragazzi universitari che forniscono consulenze gratuite ad iniziative e organizzazioni ed avente un impatto sociale forte.

Un ultimo aspetto che teniamo a sottolineare è l’organizzazione della struttura internazionale di Impact Hub, che dimostra due delle sue caratteristiche più importanti: la forte spinta dal basso e l’organizzazione non verticistica dell’organizzazione. Ogni Impact Hub locale fa una richiesta a quello centrale per valutare le ipotesi di apertura di una sede nella città e questo è un meccanismo inverso rispetto alla concezione del franchising tradizionale, che solitamente si muove in direzione opposta. L’associazione Impact Hub è, inoltre, formata da tutti gli Impact Hub locali e ogni sede locale ha un diritto di voto all’interno dell’associazione. Non importa se l’Impact Hub è piccolo, grande o nato da poco tempo: ogni realtà ha un suo voto, generalmente richiesto quando si discutono alcune decisioni annuali riguardo strategie legate al network globale.  

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