Il cortometraggio sulle foreste vetuste di Sasso Fratino vince al Festival delle Foreste
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Si è svolto nei giorni scorsi a Bergamo il Festival Cinematografico delle Foreste. Un Festival che, nato nel 2018 a Mantova nell’ambito del World Forum on Urban Forests e promosso dall’Associazione Montagna Italia con ERSAF (Ente Regionale lombarda per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), desidera promuovere le foreste di tutto il mondo, non solo attraverso il cinema, ma anche attraverso eventi collaterali legati a momenti artistici, musicali, presentazioni, premiazioni e ospiti.
Il Festival Cinematografico delle Foreste – I polmoni verdi della Terra, l’unico evento europeo che affronta, attraverso il cinema, i grandi problemi ambientali, è stato in particolare dedicato a opere che affrontano la tematica delle foreste del mondo (le vaste aree di vegetazione naturale costituite soprattutto da alberi ad alto fusto) e le foreste urbane (alberi e foreste che stanno dentro e attorno agli ecosistemi delle comunità urbane). Con l’obiettivo di parlare di foreste utilizzando il linguaggio visivo, permettendo al pubblico di scoprire queste realtà attraverso immagini da tutto il mondo.
Il Festival ambisce a diventare negli anni un punto di riferimento internazionale per questa tematica. Valorizzazione, promozione turistica, conoscenza delle esperienze culturali e non, che le foreste sono in grado di offrire: sono questi gli obiettivi principali a cui il progetto aspira. E, nella parole di Roberto Gualdi, presidente del Festival, permettere a tutti gli appassionati di cinema di conoscere, attraverso immagini affascinanti, le foreste del mondo, avviando un percorso culturale su questo argomento che possa coinvolgere e riunire le diverse realtà cittadine sensibili a questa tematica.
Ottanta i film giunti in selezione, venticinque le opere scelte dalla Giuria e proiettate durante le varie serate al Cinema San Marco di Bergamo, otto le nazioni del mondo da cui sono giunte le opere: Italia, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Ecuador, Paraguay, Perù e Madagascar.
Quattro le opere premiate tra cui il premio come “Miglior Cortometraggio Italiano” al film “Le meravigliose foreste vetuste di Sasso Fratino e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi” del regista Marco Civinelli e prodotto e coordinato dall’Ente Parco Foreste Casentinesi con la collaborazione del Reparto Biodiversità dei Carabinieri Forestali di Pratovecchio.
Le faggete vetuste e la Riserva Integrale di Sasso Fratino, entrate a far parte del patrimonio mondiale Unesco, sono una delle foreste più antiche dell’Emisfero Nord.
La Riserva di Sasso Fratino è una riserva naturale integrale; la prima costituita in Italia, Questa foresta che grazie alla sua impervia collocazione, priva di vie d’accesso dirette, ha evitato la colonizzazione umana, dal 1959 è un’area formalmente protetta all’interno della quale l’attività dell’uomo è preclusa se non per fini scientifici.
L’uomo non interviene, non modifica l’ambiente, se un albero cade rimane a terra. Gli alberi qui nascono, crescono e invecchiano per secoli seguendo le leggi della Natura. La natura, nella sua totalità, segue i propri ritmi senza alterazioni.
Un luogo ricco di biodiversità e habitat di una fauna particolare tra cui il picchio nero (Dryocopus martius), il più grande dei picchi europei. A Sasso Fratino i faggi possono superare i quattro e, addirittura, i cinque secoli di età: questi faggi sono quindi coevi di Cristoforo Colombo e Leonardo da Vinci.
La Giuria ha apprezzato la qualità delle immagini proposte accompagnate dai suoni delle foreste concedendo allo spettatore un’interessante visione di queste zone.
A ritirare il premio, oltre al regista, anche il Dr. Nevio Agostini, Responsabile Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna che ha prodotto il film.
Immagine di copertina tratta dalla pagina FB del Festival delle Foreste
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