Ho Ho Ha Ha Ha: al via il terzo congresso nazionale dello Yoga della Risata
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“Non è vero che non sono mai arrabbiato, nè che non vivo emozioni negative. Come potrei? Sarei disumano! Ma da quando ho conosciuto lo Yoga della Risata, è cambiato completamente il mio rapporto con le emozioni negative e con la vita in generale. Io e mia moglie Madhuri ci sentiamo molto fortunati. Ed io mi sento molto ricco, ma non per i soldi che possiedo, bensì per la capacità di donare al prossimo. Noi Leader di Yoga della Risata dobbiamo ridere tutti i giorni, anche solo per pochi minuti!”.
“Ho ho ha ha ha” è il mantra dello Yoga della Risata, pratica ideata dal dottore indiano Madan Kataria per imparare a ridere senza un motivo preciso, attraverso dei veri e propri esercizi. Il “joy cocktail” che ne deriva (una produzione biochimica di endorfine e serotonina, con l’abbassamento del cortisolo, l’ormone dello stress) sta avendo implicazioni importanti nelle scuole, negli ospedali e nella vita quotidiana di milioni di persone.
Siamo in centinaia di persone a Peschiera del Garda, per il terzo Congresso e Festival nazionale di Yoga della Risata, ideato proprio per raccontarci alcune di queste esperienze di cambiamento. Ci siamo anche noi, insieme a varie persone da tutta Italia e non solo; ci sono persone che provengono dalla Svizzera, dalla Norvegia e…dall’India!
Le parole iniziali, infatti, sono del Dottor Madan Kataria, che dello Yoga della Risata ne è il fondatore insieme alla moglie Madhuri, e di cui vi abbiamo raccontato insieme alla nostra Lucia Berdini. Quest’anno è tornato in Italia appositamente per il Congresso, e mentre vi scriviamo Kataria sta parlando del rapporto tra intelligenza emotiva e lo Yoga della Risata.
Ebbene sì: ridere è una cosa seria, e questo Convegno, organizzato dall’associazione YoRido, lo sta dimostrando nei fatti. Ieri sera sono partite le prime testimonianze di cambiamento concreto nella vita delle persone grazie a questa pratica; ce ne saranno oltre quaranta fino al 13 Ottobre. I partecipanti del Congresso hanno praticato diverse sessioni di Yoga della Risata insieme a Kataria, ballato la Laughter Dance con il romano Paolo Ricci, provato a suonare diversi tipi di percussioni con la Drum Circle di Stefano Ciceri. Dulcis in fundo è stata la lotta giocosa, con il Playfight ridente di Jessica Vanessi. Poi tutti a nanna, per ripartire stamattina con una lunga serie di incontri e attività.
«La sensazione è che, anno dopo anno, il processo di crescita sia esponenziale è che sempre più persone, istituzioni e organizzazioni stiano capendo davvero il valore di questa disciplina – ci spiega l’organizzatrice Lara Lucaccioni, Master Trainer italiana di Yoga della Risata. “Il movimento cresce quando aumenta la leadership di ognuno di noi, e quello che sta succedendo in Italia riguardo lo Yoga della Risata, anno dopo anno in tempi rapidissimi, ha davvero dell’incredibile. Cresce la professionalizzazione delle figure dei Leader, che si stanno specializzando nei più diversi settori: alcuni con l’Alzheimer, altri con i diversi tipi di disabilità, con gli anziani, nelle scuole e negli ospedali. Più ci si specializza e professionalizza, più si va in profondità e più cresce il racconto delle migliori pratiche e dei risultati concreti ottenuti con lo Yoga della Risata, più il nostro cammino prosegue. È per questa ragione che organizziamo questo Congresso, oltre che per la gioia di ritrovarci tutti insieme. E possiamo dircelo davvero con orgoglio: in Italia stanno succedendo davvero tante cose bellissime!».
Domani Lara ci racconterà i suo lavoro riguardo il rapporto tra lo Yoga della Risata e la coerenza cardiaca, che vi racconteremo in maniera più approfondita in futuro. Si alternerà a diversi relatori, molto diversi l’uno dall’altro per ambito di attività: un altro aspetto notevole di questo terzo congresso nazionale.
Mentre vi scriviamo queste righe, è partita la cerimonia ufficiale di apertura del Congresso, tra canti e musica: l’energia è vigorosa e palpabile, la voglia di condividere e scambiarsi esperienze è incontenibile.
Come riportato all’inizio, secondo il dottor Kataria praticare lo Yoga della Risata non cancella affatto i dolori e le frustrazioni della nostra vita (in questo Convegno, nelle varie attività e nei workshop, si piange molto: la risata sa liberare il pianto): cambia semplicemente il rapporto con il dolore, e sta qui la vera rivoluzione di questa pratica. Per dirla alla Kataria: “Non rimuovete l’oscurità, bensì accendete una lampada!”.
Fino al 13 Ottobre saremo qui a raccogliere testimonianze ed esperienze che vi racconteremo nelle prossime settimane: intanto, buon congresso a tutte e tutti.
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