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Se la rete ha mantenuto la promessa di essere un luogo pieno di opportunità, si è rivelata essere anche uno spazio di pericoli e di violenza. Fenomeni come cyberbullismo e sexting, più diffusi fra i giovani, si affiancano ad una cornice generale di violenza, disinformazione e dipendenza dai social che coinvolge utenti di tutte le età.
In un recente articolo il the Guardian riporta che perfino i moderatori di Facebook stanno risentendo degli effetti psicologici negativi a causati da una prolungata esposizione a fake news, episodi di bullismo, immagini violente e pornografiche, finendo per sviluppare dipendenze, diventare estremisti e sviluppare nuove paure.
Una prima, importante, risposta per un utilizzo della rete più sicuro è l’educazione digitale. Social Warning – Movimento Etico Digitale, è un progetto rivolto a studenti e genitori che mira a sensibilizzare sui rischi e sulle potenzialità del web. Né apocalittici, né integrati, i formatori di Social Warning puntano sulla loro giovane età, che rende possibile una comunicazione alla pari, per diffondere nelle scuole una maggior consapevolezza, partendo da informazioni di base – come bloccare un utente che ci sta importunando – fino alle tematiche più complesse – perché e come proteggere la propria reputazione digitale.
Anche il Telefono Azzurro, a seguito di un indagine condotta insieme a Doxakids ha messo in luce i rischi connessi alla navigazione in internet percepiti dai giovani, come il bullismo, la diffusione di pettegolezzi, la visualizzazione di contenuti violenti e la discriminazione di chi è omosessuale o bisessuale. Più in generale, l’indagine riporta che un terzo degli intervistati ritiene che i social media influiscano negativamente sulla percezione di se stessi e degli altri. Il Telefono Azzurro si è mobilitato al fine di prevenire cyberbullismo, sexting e sextortion, adescamenti e violazioni della privacy, gaming e gambling e furti d’identità mettendo a punto un decalogo rivolto ai genitori.
Un’altra iniziativa interessante, è Odiare ti costa, lanciata dall’associazione Tlon e dallo studio legale Wildside di Cathy La Torre, avvocato bolognese e attivista lgbtq+. Per contrastare la normalizzazione della violenza in rete, oltre a promuovere l’educazione digitale – con la collaborazione di psicologi e altri professionisti – verrà fornito un sostegno legale a coloro che subiscono minacce e insulti, semplicemente inviando un’e-mail a odiareticosta@gmail.com.
Ci auguriamo che una nuova cultura digitale, etica e attenta nei confronti delle persone e del loro benessere, venga sempre più ampiamente promossa e sostenuta.
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