Una filiera della canapa per la rinascita ecologica del centro Italia
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Perugia, Umbria - L’area della Valnerina soffre di problemi comuni a tutte le aree interne, non solo italiane. L’economia tradizionale non offre opportunità sufficienti a motivare i giovani a restare o a investitori esterni di stabilirsi qui. Puntare solo sul turismo non basta e finisce per snaturare l’essenza di questi luoghi, quindi è necessario inventare qualcosa di nuovo che tenga conto del contesto socio-economico attuale.
Tra gli ambiti che meritano la nostra attenzione quello della canapa è l’unico al momento che offre delle prospettive a lunga scadenza che coinvolgono tutti i settori della nostra micro-società, dalla produzione agricola all’artigianato alla piccola impresa, e in un modo ecologico e sostenibile.
Tra le infinite applicazioni della canapa alcune non sono perseguibili – come la produzione tessile, per la quale occorrono grossi investimenti senza possibilità di competere con giganti da paesi come Cina, Russia e Canada – altre sono necessariamente di scala ridotta e non possono da sole costituire una risposta alla mancanza di lavoro, come le produzioni artigianali e alimentari. Queste però potrebbero fiorire in un contesto che si basasse principalmente sulle due aree di impiego che presentano le più grandi opportunità di impiego e profitto per il futuro.
Una è quello dell’edilizia ecologica e antisismica, che ha un grande futuro e guadagna di significato in un’area soggetta a ripetuti terremoti, un’area che potrebbe, attraverso la canapa ma non solo, divenire palestra di sperimentazione per l’edilizia ecologica e antisismica e luogo di produzione di materie prime e manufatti. Le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi, insieme a materiali come la canapa, rendono possibile costruire e restaurare in modo sano e sicuro, senza nemmeno i problemi enormi di smaltimento che sono tipici di altri materiali.
L’altra area che offre grandi opportunità per il futuro è la produzione di manufatti in canapa a sostituzione della plastica mono-uso. Tra due anni, meglio tardi che mai, le plastiche mono uso scompariranno, lasciando aperto un vasto mercato per la produzione di un’infinita gamma di prodotti. La canapa è una di quelle materie prime adatte a produrre alternative alla plastica, e quindi l’area più promettente per consentire di creare una filiera completa, dalla produzione agricola a quella artigianale e della piccola industria. È un’opportunità da non perdere.
Di questo si parlerà nell’ambito della conferenza “Canapa in Valnerina” che si terrà il 28 settembre prossimo a Sellano, in provincia di Perugia. Questa conferenza ha l’intento di esaminare le prospettive legate alla creazione di una filiera completa della canapa in Valnerina ed il contesto nel quale si inseriscono in un modo pragmatico e realistico, non parleremo quindi dei benefici della canapa, che tutti conosciamo, ma di come intorno a questa umile pianta si possa costruire un’economia vivace e proficua.
Benedetta Martini, del Museo della Canapa di Sant’Anatolia, ci parlerà del contesto storico e sociale della canapa nella cultura locale e di come questa possa avere un posto di rilievo oggi e domani.
L’Associazione Canapamo parlerà dell’ambito regionale, per il quale operano come coordinatori e promotori, e di una nuova start-up per la produzione di biomateriali di canapa.
Tullio Fibraroli, sindaco di Sant’Anatolia di Narco, ci parlerà del punto cruciale ed essenziale per la fattibilità di un progetto-canapa in Valnerina: la necessità di un impianto per la lavorazione, senza il quale qualsiasi iniziativa resta ridotta e scarsamente remunerativa.
L’Architetto Alessandro Bruni e il Dott. Paolo Pacifici ci parleranno di un progetto di successo che ha portato all’elaborazione sperimentale di una fibra di canapa da utilizzare nel restauro antisismico di edifici, soggetto più che pertinente alla nostra situazione attuale e geografica. Paolo Pacifici accennerà anche ai finanziamenti attualmente disponibili per le imprese che vogliano inserirsi nel settore nella nostra regione.
L’Agronomo Dott. Alfredo Battistini, ci informerà sulle normative attuali del Ministero dell’Agricoltura, per darci un panorama del contesto legale a livello nazionale e dei progetti di sviluppo.
Seguiranno gli interventi di quattro realtà produttive che ci daranno un’idea dei vari ambiti di impiego della pianta attraverso esperienze personali. Melania Tozzi di Canapa Cruda per la produzione artigianale di carta, Le Canapaie con la loro esperienza di giovane azienda che produce farina, pasta, olio e birra da canapa coltivata da loro stessi, l’Arch. Paule Favre illustrerà le sue esperienze di costruzione e restauro storico e antisismico con l’impiego di materiali derivati dalla canapa, e infine Antonio Trionfi Honorati dell’esperienza della sua azienda, tra i pionieri della canapa in Italia, nell’ambito agricolo e negli impieghi per l’edilizia ecologica.
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