18 Set 2019

“Earthink Festival”, a Torino tre giorni di arte e cultura per raccontare l’ambiente

Scritto da: Lorena Di Maria

“Earthink Festival” è la prima rassegna in Italia dedicata a tutte le espressioni artistiche attente al tema dell’eco sostenibilità e dei beni comuni. È cultura, teatro, musica, arte ma anche eventi performativi ed educativi che prenderanno forma dal 20 al 22 settembre a Torino, per festeggiare quest’anno l’ottava edizione di un evento interamente dedicato alla salvaguardia del nostro pianeta.

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In che mondo viviamo e qual è il mondo in cui vorremmo vivere? Cambiamenti climatici, plastica e rifiuti, modelli di vita insostenibili: a Torino giunge anche quest’anno l’ottava edizione del festival che coniuga tutti questi aspetti, fornendo spunti e soluzioni concrete per un mondo più sostenibile per tutti.
L’“Earthink Festival” nasce nel 2012 con l’obiettivo di «offrire al pubblico gli strumenti necessari per prendere consapevolezza della realtà ambientale del pianeta, al fine di preservare in prima persona, anche con piccole e semplici azioni quotidiane, le risorse naturali di cui disponiamo» proprio come si legge sul sito dell’evento.

Temi centrali sono la valorizzazione del territorio, la sensibilizzazione e l’educazione al rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente oltre che la riduzione degli sprechi energetici e alimentari, attraverso la lente di un evento culturale ricco di proposte performative ed educative.
L’iniziativa nasce da un’idea di Serena Bavo dell’associazione culturale Tékhné, con l’idea di diffondere progetti mirati alla salvaguardia e alla cura del pianeta e dell’ambiente attraverso la cultura e la prosa, il circo, la danza e la musica.

Earthink Festival sarà totalmente a “spreco zero”: per ridurre la plastica, i consumi e per sensibilizzare alle tematiche ambientali aderisce al progetto “Plastic Free Movida” di GreenTO, che a nei mesi precedenti, a Torino, ha coinvolto con successo la rete dei locali della movida per ridurre la plastica usa e getta attraverso l’introduzione del vuoto a rendere. Ma non solo. E’ anche inclusivo, in quanto favorisce una maggior accessibilità agli spettacoli a pagamento attraverso la pratica del “biglietto sospeso”, dando quindi la possibilità ai partecipanti di donare un biglietto a chi non se lo può permettere. Inoltre, promuove la sostenibilità compensando le emissioni di CO2 prodotte aderendo al progetto “Oasi di San Nicolao” dell’associazione Canale Ecologia, che, sul territorio del Roero, opera per la tutela e salvaguardia dell’ambiente e per la costituzione di oasi e parchi naturali.

Patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, il festival propone laboratori esperienziali di autoproduzione, spettacoli, talk e letture su tematiche attuali inerenti allo stato del nostro pianeta, ma anche proiezioni come “Plastic River“, documentario incentrato sulla storia di Tiberio, ragazzo che a bordo del suo kayak risale i laghi e fiumi lombardi ripulendoli dai sempre più frequenti rifiuti di plastica.
Non mancheranno poi eventi di quartiere per promuovere il tema dei beni comuni, come “La festa dei vicini” che, attraverso lo stratagemma del pranzo condiviso, diventa un evento esemplificativo di economia circolare e di creazione di relazioni, condivisione di risorse e momenti di comunità.
In questi anni, oltre a dare spazio e supporto agli artisti emergenti, l’evento ha ospitato nomi illustri come Luca Mercalli, Jacopo Fo, Giobbe Covatta e Il Capitano Charles Moore, nonchè personalità rilevanti per il loro impegno sulle tematiche ambientali.

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Anche per questa ottava edizione l’Earthink Festival sarà ospitato nello spazio della residenza Housing Giulia, che a Torino promuove una nuova sfida dell’housing sociale. Frutto della progettualità dell’Opera Barolo e dell’impresa sociale Co-Abitare, è un progetto innovativo di residenzialità temporanea che in città coniuga la risposta ai diversificati bisogni abitativi con la proposta di eventi culturali ed artistici aperti alla cittadinanza.

L’obiettivo principale del Festival è quello di prendere consapevolezza della realtà ambientale che stiamo vivendo e di farlo insieme, con la partecipazione di tutti.

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