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Lavorare meno ottenendo risultati migliori, creare un rapporto umano ancor prima che professionale con colleghi e dipendenti, puntare a essere felici e realizzati piuttosto che a ottenere successo economico.
Fabrizio Cotza si definisce “sovversivo” perché, attraverso la diffusione di questi obiettivi, vuole sovvertire il mondo dell’imprenditoria italiana. Per farlo organizza ogni anno un’accademia attraverso cui propone un percorso formativo che vuole divulgare un modo più umano, più etico – ma anche più efficiente – di fare impresa.
Che ruolo hanno i valori nella gestione di un’impresa?
Il successo lo puoi ottenere anche trasgredendo ai tuoi valori, la realizzazione no. La realizzazione è come stai con te stesso. È come stai la mattina quando ti alzi o la sera quando torni a casa: è la cartina tornasole che ti dice se ciò che fai è coerente con i tuoi valori oppure no. Ecco perché la realizzazione è un valore molto maggiore del successo.
Un aspetto troppo spesso sottovalutato di cui tenere conto?
Il rapporto con gli altri è fondamentale. Il carisma si conquista dimostrando capacità di affrontare situazioni che gli altri considerano difficili, imbarazzanti, impopolari. Dobbiamo sempre metterci nei panni del prossimo: un errore gravissimo è presumere di sapere ciò che gli altri si aspettano da noi.
Qual è il tuo obiettivo come formatore?
L’azienda e le persone sono unite dalla vision, che è il motivo per cui tu, imprenditore, fai ciò che fai. La mia visione è creare un cambiamento culturale che parta proprio dalle piccole e medie imprese. Tutti possono contribuire a realizzare questo obiettivo attraverso il progetto “Imprenditori Sovversivi”.
Cosa si impara in accademia?
Noi vogliamo insegnare a gestire l’azienda per uno scopo più importante di fare soldi o ottenere successo, ovvero migliorare la qualità della nostra vita. Il capitale più importante, quello da salvaguardare, è la nostra energia vitale.
Com’è strutturato il percorso formativo?
Il modello didattico non è importato né copiato, ma è frutto di quello che ho avuto modo di osservare nelle piccole e medie imprese italiane. Si struttura in cinque incontri che parlano di come creare una strategia aziendale efficace, di come valorizzare le persone che lavorano con noi, di come scegliere le persone migliori e delegare a loro parte del lavoro, di marketing strategico e operativo, di come individuare le esigenze specifiche.
Cosa consigli a chi è interessato al tuo approccio?
Ogni anno organizziamo One Shot, una giornata in cui presentiamo il metodo a imprenditori curiosi che vogliono saperne di più e capire se sono pronti a intraprendere il percorso di sovversione più lungo, profondo e strutturato che propone l’accademia. One Shot quest’anno si terrà il 2 ottobre a Bologna. Se qualcuno è interessato o vuole iscriversi alla giornata può visitare il sito dedicato.
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