Ambiente e animali: le richieste al governo Conte bis
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“Dal Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ci aspettiamo molto sulle materie dell’ambiente e degli animali. Nella dichiarazione fatta da Conte l’altro giorno al Quirinale, il premier prefigura un Paese che sia in grado di primeggiare a livello internazionale nella tutela dell’ambiente, della protezione della biodiversità e dei mari, e certamente anche della tutela degli animali. Ma questi importanti intenti devono essere ora concretamente declinati e inseriti dettagliatamente nel programma di governo”. Lo dichiara l’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali.
Nella declinazione concreta del concetto espresso da Conte al Quirinale sull’ambiente e sulla biodiversità, non bisogna dimenticare i seguenti obiettivi minimi:
1) un piano straordinario – magari anche con la creazione di una “cabina di regia” – per applicare concretamente in tutta Italia (e non a macchia di leopardo) le previsioni della legge sul randagismo per una maggiore tutela degli animali da affezione;
2) garantire in maniera omogenea le prestazioni della sanità veterinaria pubblica e contemporaneamente incentivare la veterinaria privata e la prevenzione veterinaria anche tramite la riduzione dell’iva sui farmaci veterinari e sulle spese veterinarie per gli animali da affezione.
3) netto no a ogni forma di sperimentazione sugli animali;
4) legge quadro sulla tutela della biodiversità e sul consumo del suolo;
5) adeguato finanziamento per la rivalutazione e il corretto funzionamento dei parchi naturali nazionali e regionali, ampliando la superficie protetta e comprendendo i siti Rete Natura 2000; urgente approvazione del “Piano lupo” senza abbattimenti;
6) in materia di caccia, escludere dall’elenco delle specie cacciabili quelle in declino e imporre un limite di età dei cacciatori per questioni di sicurezza pubblica; netto no alle preaperture della stagione venatoria e all’utilizzo di richiami vivi;
7) promuovere politiche per la riduzione degli allevamenti intensivi, in favore del biologico, della sostenibilità e del benessere animale; incentivare la dieta vegetariana e vegana;
8) vietare gli allevamenti di animali da pelliccia e adottare una legge per un circo senza animali;
9) adottare politiche concrete per la riduzione delle emissioni di CO2;
10) inserire le tematiche ambientali e di tutela degli animali nei programmi scolastici di educazione civica.
Va considerato, sottolinea l’ENPA, che molti di questi punti non richiedono una spesa, ma necessitano solo un chiaro e fermo indirizzo politico; una volontà, insomma, affinché davvero l’Italia sia un Paese migliore anche sui temi dell’ambiente, della biodiversità e della tutela degli animali.
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