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Con la crisi climatica che diventa sempre più evidente e l’inquinamento da plastica che assume dimensioni insostenibili, è quanto mai urgente la necessità di un cambiamento dei nostri stili di vita, che non può che passare da un ripensamento del nostro modo di fare la spesa quotidiana.
Da dove iniziare, quindi? Ad esempio preferendo alla GDO la “piccola distribuzione disorganizzata” (come ha fatto da anni l’ “ex consumatrice perfetta” Elena Tioli) e limitando drasticamente gli imballaggi di prodotti alimentari e di uso domestico optando per l’acquisto di prodotti sfusi. In tutto il Paese è già presente una moltitudine di punti vendita che hanno scelto di seguire questa direzione e oggi individuare questi negozi è davvero semplice.
Da un’esigenza personale della giovane romana Ottavia Belli è nata infatti Sfusitalia, una mappa online dei negozi che vendono prodotti sfusi e alla spina. Per sapere come funziona e come ha preso vita questo strumento la abbiamo intervistata.
Che cos’è Sfusitalia e come è nata l’idea?
Sfusitalia è il motore di ricerca di negozi che vendono prodotti sfusi, uno strumento per facilitare la ricerca e stimolare l’acquisto di beni privi di imballaggio. Una mappa on line e facilmente consultabile nata dalla mia difficoltà personale nel trovare un negozio sfuso vicino a me.
Conclusa la triennale in Cooperazione Internazionale e Sviluppo a dicembre 2018 mi sono dedicata a questo progetto con il desiderio di contribuire – nel mio piccolo – al grande e apparentemente insormontabile problema dei rifiuti. L’idea è nata perché tutte le persone a cui racconto delle mie abitudini quotidiane mi pongono sempre le stesse domande: Dove sono questi negozi? Quanti ce ne sono in città? Cosa vendono? Non trovando un sito dedicato al solo tema dei prodotti sfusi, ho deciso di crearlo io.
Come hai fatto questa mappatura?
La mappa è stata realizzata tramite le informazioni presenti online e la mia ricerca personale. Il giorno del lancio del sito erano presenti poco più di 150 negozi, oggi sono il doppio: abbiamo infatti appena raggiunto la quota di 300 negozi mappati! Ciò è stato possibile anche grazie alle segnalazioni dei cittadini che, tramite un apposito form del sito, hanno aggiunto i negozi alla mappa. Le informazioni vengono puntualmente controllate e verificate da Sfusitalia prima di essere visibili sul sfusitalia.it per poter dare un servizio preciso.
Come funziona?
Il sito è stato creato per essere più intuitivo e semplice possibile. Dopo aver inserito il proprio indirizzo nella casella di inserimento, la mappa individua il negozio più vicino nel raggio di uno, due, tre chilometri. Una volta localizzato, è possibile avere maggiori dettagli sulla tipologia di prodotti sfusi in vendita cliccando sull’icona che aprirà una finestra informativa: nome, indirizzo, sito internet e categoria dei prodotti sono le informazioni che possono essere trovate sulla scheda di ogni negozio.
Quanto sono diffusi i negozi di prodotti alla spina a Roma e in Italia?
Nelle grandi città come Roma, Torino e Milano vi è una maggior presenza di negozi di prodotti sfusi rispetto alle realtà più piccole. Roma ne conta più di 50, Torino circa 20 e Milano oltre 10. È possibile trovare gli sfusi anche in città meno dense come Lugano, Vicenza, Brescia, Rimini, l’Aquila, Matera, Reggio Calabria, Cagliari e tante altre. La cultura dello sfuso è decisamente più diffusa al nord e al centro rispetto alle regioni del sud Italia, credo sia un gap che si potrà colmare con l’educazione all’ambiente.
Quali sono i prodotti che possiamo acquistare sfusi?
Con il desiderio di cercare, ormai è possibile comprare ogni tipologia di prodotto privo di imballaggio. Troviamo generi alimentari come pasta, farina e semi, saponi per la casa, per i pavimenti, per la lavatrice e la lavastoviglie, ma anche prodotti per il corpo come shampoo, balsamo, dentifricio e molto altro ancora. Sfusitalia.it mette in risalto i negozi dividendoli per categorie di prodotti in vendita al fine di assicurare una spesa sfusa completa, premiando allo stesso tempo anche chi vende solo una o due tipologie (spesso per la casa).
Oltre ai negozi dediti principalmente agli sfusi, esistono anche attività come tabaccherie, farmacia, lavanderie che hanno deciso di vendere prodotti alla spina, generalmente prodotti per la casa o per la persona. In questo modo è stato possibile allargare in modo capillare la diffusione di prodotti alla spina.
Quali sono i vantaggi nell’acquistare prodotti sfusi?
I vantaggi dei prodotti sfusi sono ambientali, economici, sociali e soprattutto immediati. La maggior parte del cibo e dei prodotti che usiamo quotidianamente sono confezionati. L’insalata in busta o le zucchine nella vaschetta, costano fino a 10 volte il prodotto sfuso. Un litro di sapone per i pavimenti biodegradabile e sfuso viene circa 1 € mentre lo stesso prodotto comprato al supermercato costa quasi il 100% in più. Comprando questo tipo di prodotto si accresce la qualità, si risparmia il costo dell’imballaggio e si ha la possibilità di comprare esattamente la quantità necessaria evitando sprechi.
Scegliendo di acquistare prodotti sfusi riduciamo drasticamente la quantità di rifiuti plastici prodotti e inevitabilmente miglioriamo il contesto sociale nel quale viviamo, pensate che bello scendere di casa e non sentire la puzza dei cassonetti!
Credi che negli ultimi tempi ci sia una maggiore consapevolezza nei consumatori e attenzione verso alcuni valori (ambientali, sociali)?
Gli effetti dell’inquinamento si stanno facendo sentire nella quotidianità delle persone ed è quindi inevitabile che i cittadini inizino ad aprire gli occhi. È un po’ come una malattia: quando si sentono i sintomi si prova a rimediare ad anni di visite evitate. Oltre alle risposte politiche di cui abbiamo bisogno a livello globale e alle quali la maggior parte della gente invoca è arrivato il momento di contribuire con piccoli gesti quotidiani e penso che Sfusitalia.it sia la dimostrazione che per fare la differenza non servano gesti eclatanti.
Vorrei riportarvi una poesia di Edward Everett Hale che ha ispirato questo mio percorso.
“Io sono soltanto uno.
Ma comunque sono uno.
Non posso fare tutto, ma comunque posso fare qualcosa,
e il fatto che non posso fare tutto non mi fermerà dal fare quel poco che posso fare”.
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