Rifiuti da smaltire in casa? Ci pensano i lombrichi
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Alessandria - Lo sapevate che esiste una soluzione semplice e pratica per smaltire i rifiuti organici in casa riducendo la quantità di scarti alimentari prodotti nelle nostre cucine? Tutto questo è possibile grazie ai lombrichi, piccoli amici ma grandi lavoratori, capaci di trasformare questi scarti in un prodotto naturale e utile per il nostro Pianeta.
Grazie al progetto “Il Ciclo del Lombrico”, ideato da Ruben Gemme e Mirko Pepe ed avviato nell’alessandrino, chiunque potrà praticare il compostaggio domestico nel proprio giardino o all’interno della propria abitazione!
Come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo, la lombricoltura è una soluzione perfetta e a basso impatto, nonchè una tecnica alternativa e sconosciuta ai più ma con grandi potenzialità: si basa sulla trasformazione di scarti vegetali in humus ad opera dei lombrichi e permette il riciclo di rifiuti organici e la conseguente produzione di fertilizzante naturale in agricoltura e orticoltura, con innumerevoli benefici dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
Obiettivo del progetto è realizzare una “lombricompostiera infinita”, trasformando il numero più elevato di contenitori dedicati alla raccolta dei rifiuti in vere e proprie “fattorie per lombrichi”.
Si tratta di un modello alternativo di vivere, produrre e consumare e si basa proprio sul concetto di “ciclo continuo”: la terra ci dona i suoi frutti per nutrirci, una volta consumati, gli scarti rimasti finiranno nella vermicompostiera, che i lombrichi lavoreranno producendo humus per concimare la terra, che in questo modo produrrà nuovi frutti.
L’humus prodotto dai lombrichi è inoltre un “super concime”, in quanto ricco di minerali e sostanze essenziali per la crescita sana delle piante e capace di migliorare il terreno dal punto di vista nutritivo.
Obiettivo è promuovere una cultura educativa e ambientale tra le persone, mostrando come questa semplice pratica possa entrare a far parte delle nostre abitudini quotidiane con innumerevoli vantaggi.
La lombricompostiera verrà realizzata con la prerogativa di utilizzare esclusivamente materiali di recupero: contenitori dismessi, plexiglass o lamiere derivanti da scarti di lavorazione, che andranno a costituire la nuova casa dei lombrichi. Come racconta Mirko, «I lombrichi amano la spazzatura organica, per questo rappresentano una soluzione ottimale ed efficace sia in scala domestica che industriale nella gestione dello smaltimento dei rifiuti».
Ebbene, si tratta di una soluzione vincente sia da un punto di vista dell’ecologia che dell’economia. In primis la vermicoltura ci consente di ridurre il quantitativo di rifiuti che produciamo quotidianamente in casa ed inoltre chiunque può farne uso: cittadini, condomìni, scuole, ristoranti, con risparmi economici sulla tassa dei rifiuti.
Pensate che una famiglia può riutilizzare un normalissimo bidone della spazzatura che, ospitando una popolazione di un chilo di Lombrichi, è capace di smaltire fino a due quintali di rifiuti all’anno! Inoltre, realizzare un solo bidone con materiali di scarto permette di recuperare fino a sei chili di plastica e un chilo di ferro, che in alternativa sarebbero stati destinati allo smaltimento.
Con le iniziative di “Il Ciclo del Lombrico”, la lombricoltura arriva ora anche nelle scuole.
“Rifiutiamo lo spreco!” è il progetto pensato per le scuole elementari, per avvicinare i più piccoli al mondo dei lombrichi e a tutti i benefici che ne derivano, attraverso un progetto didattico tutto improntato all’ecosostenibilità.
Il compostaggio dei rifiuti organici è infatti una pratica semplice, divertente e molto istruttiva per i più piccoli, aiutandoli a prendersi cura della terra e della natura.
Protagonisti di quest’avventura sono proprio i bambini delle scuole elementari di Rivalta Bormida e Cassine, che, insieme agli aiutanti lombrichi, trasformano gli scarti delle mense in prezioso humus e lo ridonano alla Terra, all’interno degli orti che le scuole mettono loro a disposizione.
Ad Alessandria, inoltre, Ruben e Mirko hanno portato la lombricoltura all’interno della ristorazione sociale promossa dalla Cooperativa Sociale Coompany&, dove sono state collocate dieci vermicompostiere per riporre gli scarti alimentari della frutta e della verdura coltivata negli orti urbani della cooperativa.
«Il Lombrico, per noi, è la base di tutto – affermano Ruben e Mirko – e grazie a lui stiamo dando vita a diversi progetti con un unico comune denominatore: dare nuova e migliore vita a ciò che ieri chiamavamo rifiuto!».
Un progetto virtuoso che vuole contribuire a sensibilizzare grandi e piccoli fornendo le basi per la crescita organica del terreno, oltre che a costruire nuove comunità resilienti e promuovere un’economia circolare chiudendo il cerchio sugli sprechi alimentari.
Foto copertina
Didascalia: Terra
Autore: Unsplash
Licenza: CCO Creative Commons
Articolo tratto da Piemonte che Cambia
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