Viaggiare per ripulire l’Italia dai rifiuti: la storia di Edoardo e Valentina
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Non è mai troppo tardi per cambiare. Per lasciare quel lavoro che sentiamo non rappresentarci più, per viaggiare o intraprendere un’avventura che ci porterà lontano. La storia che vi raccontiamo oggi parla di una ragazza coraggiosa e di un ragazzo intraprendente, due giovani che sognano in grande e non permettono ai propri sogni di rimanere chiusi a prendere polvere in un cassetto.
Si chiamano Valentina La Cara ed Edoardo Manza, lei torinese di 22 anni e lui biellese di 24, accomunati da un grande amore per l’ambiente. Fino a pochi mesi fa lavoravano in un negozio di telefonia, poi un giorno si sono licenziati e hanno deciso di partire per quel viaggio che da tempo avevano pianificato: percorrere in camper l’intera Italia, in un itinerario a tappe alla ricerca di strade, fiumi, spiagge, angoli di città sommersi dai rifiuti, con la missione di ripulirli ed intraprendere un’azione concreta per l’ambiente, dimostrando alle persone che si può vivere “in un altro modo”.
“Prima lavoravamo insieme in un negozio di telefonia. Pian piano abbiamo iniziato a risparmiare e a mettere da parte i soldi per riuscire effettivamente a partire e, una volta raggiunto il budget necessario, abbiamo comprato un camper che è diventato la nostra casa per il lungo viaggio che stavamo per intraprendere”. A parlare è Valentina, che con grande emozione mi racconta i dettagli del loro progetto.
Raccogliere rifiuti, piantare alberi, pulire spiagge e fiumi. Si tratta di un viaggio organizzato in itinere, pensato per coinvolgere ad ogni tappa gli abitanti dei luoghi. “Vorremmo condividere la nostra esperienza con più persone possibili. Per questo abbiamo aperto un canale youtube che si chiama “Viaggiando con Bubble” (dal nome della nostra cagnolina che ci accompagnerà in quest’avventura) e nel quale pubblicheremo i nostri spostamenti mostrando le situazioni critiche durante il percorso.
Il progetto iniziale è partito con l’obiettivo di percorrere la costa tirrenica e ritornare da quella adriatica. “Non siamo partiti con un itinerario preciso. Abbiamo deciso di proseguire il nostro viaggio sulla base dei posti consigliati dalle persone che ci seguono. Si tratta di luoghi invasi da rifiuti abbandonati, da una consistente e massiccia quantità di plastica che testimoniano situazioni disastrose a livello ambientale e che hanno bisogno di un intervento immediato”.
Ogni tappa del viaggio darà vita ad una o più azioni ecosostenibili, portando alla luce situazioni critiche che sono spesso sotto gli occhi di tutti, finendo per diventare la normalità.
L’obiettivo di Edoardo e Valentina è inoltre la piantumazione di alberi che contribuirà alla bonifica dei terreni.
“Insieme agli abitanti dei luoghi intendiamo ripulire e raccogliere il più possibile, dando un esempio concreto di ciò che ogni persona può fare. Chiunque voglia unirsi alle nostre azioni di pulizia, prendendosi cura del territorio in cui vive, è il benvenuto!”.
Questo viaggio è il risultato di un percorso già avviato da Valentina e Edoardo sui territori del Piemonte, in particolare nel Biellese, dove hanno intrapreso più azioni di pulizia collettiva. “Alla nostra prima esperienza abbiamo potuto constatare che la situazione era disastrosa, abbiamo trovato una vera e propria discarica abusiva con rifiuti di qualsiasi genere. La nostra decisione è stata quella di di organizzare un evento pubblico al quale hanno partecipato sei ragazzi ed insieme abbiamo ripulito la zona” mi spiega.
“Un altro evento che abbiamo intrapreso aveva l’obiettivo di raccogliere mozziconi di sigaretta, con l’aiuto di alcuni volontari. Ne abbiamo raccolti un totale di 11.000 nel giro di due ore! E’ incredibile pensare all’impatto che hanno questi piccoli rifiuti, che finiscono dappertutto: nei tombini, nei fiumi, nei mari. Ed è ancora più incredibile pensare che le persone non si rendono conto che quel gesto abitudinario ha conseguenze enormi”.
Del viaggio finora intrapreso sono tante le mete raggiunte, le persone incontrate e le storie raccolte. Dopo diverse tappe in Liguria, Edoardo e Valentina sono giunti in Toscana ed in proposito mi raccontano alcuni episodi rappresentativi.
“In Toscana ciò che ci ha colpito maggiormente è che nei pressi di una splendida spiaggia chiamata Macelli, a Piombino, si nasconde una distesa di polistirolo e tutto questo succede a 300 metri dalle persone che si abbronzano, dando le spalle al luogo. Il vero danno è che il polistirolo é un materiale che non subisce degradazione e rimane potenzialmente all’infinito sul nostro pianeta” mi dice Valentina.
Qui hanno incontrato Vittorio, un ragazzo del posto che con tanta buona volontà ha raccolto una quantità incredibile di rifiuti, raccontando che le persone del luogo sono a conoscenza del problema ma purtroppo in questi anni poco è stato fatto.
“Tornando invece da una spiaggia chiamata Playa del Can, nella duna di Feniglia, abbiamo raccolto mozziconi di sigaretta e rifiuti in plastica e metallo che si trovavano addirittura abbandonati di fronte ai cassonetti dell’immondizia e ciò che ci ha fatto maggiormente riflettere è che tutto questo avviene in una riserva naturale”.
Dopo aver percorso l’Umbria e soggiornato al PeR – Parco delle Energie Rinnovabili, Valentina e Edoardo hanno proseguito il loro viaggio nel Lazio. “Abbiamo individuato strade piene di immondizia e rifiuti quali motorini, biciclette, ruote di auto e reputiamo fondamentale evidenziare queste realtà”.
Saranno ancora numerose le tappe di questo viaggio per aiutare il nostro pianeta e far emergere le problematiche incontrate sul percorso, con la speranza che tutti si rendano conto dell’urgenza che stiamo vivendo.
“Viaggiare é splendido – conclude Valentina – e farlo con attenzione all’ambiente, tramite piccole attenzioni quotidiane, é molto più appagante di quanto si possa immaginare. Siamo noi ragazzi giovani il futuro e se vogliamo che il mondo in cui vivremo sia diverso da quello in cui ora viviamo, c’è bisogno che tutti, nessuno escluso, dia il proprio contributo, informandosi, agendo e diventando un piccolo pezzetto di un grande cambiamento”.
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