In Val Maira il corso di Permacultura che ci insegna la gestione etica della Terra
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Cuneo - Agricoltura sostenibile, osservazione della natura, gestione etica della terra: Per chi ancora non la conoscesse, la permacultura è “un metodo di progettazione che si ispira ed emula gli ecosistemi naturali per aiutare a spostare il nostro impatto da distruttivo a rigenerativo”.
Una pratica che nasce dalla fusione dei termini “permanente” e “agricoltura”, raccontandoci che è possibile creare un modello agricolo che, sull’esempio degli ecosistemi naturali, può contribuire sul nostro pianeta con innumerevoli vantaggi: preserva la biodiversità, impiega un quantitativo ridotto di lavoro umano, valorizza l’esistente evitando l’utilizzo di energie fossili.
Si tratta di un sistema di progettazione per insediamenti ecosostenibili che si fonda sulla centralità dell’agricoltura e su una conservazione consapevole del territorio, agendo su più livelli: ambientale, energetico, sociale, politico ed economico. Insomma, una pratica che si ispira alla resilienza e alla capacità dell’essere umano di prendersi cura del territorio, creando delle società rispettose della natura e dell’uomo.
Diventare esperti di permacultura… è possible!
Per chi volesse avvicinarsi a questo variegato mondo o per chi già lo conosce e ha interesse nell’approfondirlo, troverà un’occasione proprio qui in Piemonte dall’8 al 20 settembre, dove avrà luogo il “Permaculture Design Certificate” presso il Rifugio Carlo Fissore nel Comune di Roccabruna (CN), nella splendida cornice della Val Maira.
Il “Permaculture Design Certificate” è un corso di 72 ore riconosciuto a livello internazionale che fornisce solide conoscenze nella progettazione in permacultura a partire dal manuale scritto dal fondatore del movimento: Bill Mollison.
Proprio come mi racconta Marco Regoli, co-fondatore dell’Associazione Conmoi, naturalista, educatore e permacultore sociale, si tratta di un corso aperto a tutti che coinvolgerà in particolare persone profughe, con lo scopo di «catalizzare le forze per un percorso di riscatto, di restituzione civica e attiva, che contenga in sé la capacità di creare comunità e superare culturalismi».
Sarà l’occasione per dare loro l’opportunità, tramite un certificato in permacultura, di dare vita a nuove e positive occasioni di dialogo, inserimento e partecipazione all’interno della comunità in cui vivono ed offrendo nuovi insegnamenti da mettere in pratica sul territorio. Ed è proprio questa dimensione internazionale che consentirà di valorizzare il Piemonte come terra di ricerca e sperimentazione.
Il corso:
Il corso sarà tenuto da Rhamis Kent, istruttore in permacultura certificato dal PRI – Permaculture Research Institute, Australia, il quale ha tenuto corsi di formazione in tutto il mondo, progettando soluzioni a basso impatto ed emissioni zero e per garantire possibilità rigenerative degli ecosistemi su scala mondiale.
Gli insegnamenti, tenuti in lingua inglese, saranno supportati e tradotti da Ignazio Schettini, agronomo e permacultore nonché presidente dell’Associazione MEDIPERlab, attraverso la quale ha promosso e coordinato la realizzazione della prima traduzione italiana del manuale fondativo di Bill Mollison sulla permacultura.
Oltre a MEDIPERlab, il corso sarà tenuto dall’Associazione Conmoi, che a Torino esprime e rappresenta una “convergenza di popoli”, dall’incontro di artisti, esperti in permacultura, cittadini italiani e stranieri e persone profughe, portatrici di capacità, esperienze e vocazioni.
Come descritto negli obiettivi del corso, “la formazione copre i sistemi di vita sostenibili per una grande varietà di paesaggi e climi con particolare attenzione al Mediterraneo. Esso comprende l’applicazione dei principi di permacultura alla produzione alimentare, design per la casa, la costruzione, il risparmio energetico, conservazione e generazione di energia, ed esplora le strutture economiche alternative e le strategie legali che sostengono soluzioni permaculturali”.
Inoltre, la formazione si specificherà sull’analisi di sistemi di vita sostenibili per una grande varietà di paesaggi e climi, con particolare attenzione al Mediterraneo.
«Il corso di Permacultura – racconta Marco – diventa quindi un momento di incontro tra persone, un’occasione di sostenibilità per i territori, per dare uno sguardo nuovo e diverso alle Alpi. Obiettivo della formazione è capire come contribuire a favorire da un lato il ripopolamento delle montagne, dall’altro la coesione sociale dando voce a nuove categorie».
Saranno 72 ore in cui si alterneranno lezioni teoriche, discussioni, esercitazioni all’aperto, attività pratiche, sopralluoghi e tutto ciò che consente una buona progettazione.
Durante il corso i partecipanti avranno la possibilità di riflettere insieme sull’applicazione degli insegnamenti a partire da alcuni casi-studio quali la propria azienda agricola, il proprio giardino o terrazzo o beni comuni urbani e rurali, ovvero spazi della propria quotidianità.
Il corso rappresenta nel complesso un’opportunità per lavorare insieme e per cambiare il modo con cui noi vediamo e progettiamo il paesaggio.
Per maggiori informazioni sul programma del corso è possibile consultare la pagina fb dell’evento, contattare l’indirizzo email info@mediperlab.com o il numero 3475249272.
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