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Stimolare un risveglio sociale attraverso la scrittura ed una narrazione diversa del reale. Da questa intenzione ed esigenza interiore nasce “Strisce di Stelle”, raccolta di racconti brevi scritti da Dario Lo Scalzo, giornalista, scrittore, video maker, da tempo attivista impegnato per i diritti umani e per la tutela dell’ambiente.
Come nasce l’idea di questa raccolta?
L’idea della raccolta nasce negli ultimi anni da un’esigenza interiore, quella di provare ad affrontare delle tematiche di attualità attraverso una narrazione differente rispetto a quella giornalistica. La creazione letteraria e la creatività consentono spesso di andare oltre la freddezza e la limitatezza del linguaggio mediatico di tutti i giorni. La mia speranza è che il racconto breve, formula scelta soprattutto per attrarre l’attenzione di lettori giovani, possa riuscire ad aprire un varco nella sensibilità e nell’attenzione dell’opinione pubblica consentendo inoltre di mostrare contenuti e tematiche sociali da angolature e prospettive differenti.
Perché questo titolo “Strisce di Stelle”?
Nella storia dell’uomo e in quella del mondo letterario che l’ha raccontata le stelle sono sempre state simbolo di aspirazione, di ambizione, di qualcosa a cui tendere, di un’utopia da raggiungere, di sfida, di consacrazione. Alzare lo sguardo al cielo amplia l’orizzonte, permette di oltrepassare i limiti del campo visivo, può dare l’opportunità di cogliere l’essenza dell’oltre. Strisce di Stelle vuole sollecitare il mondo al risveglio invitandolo ad alzare il capo, oggi troppo fossilizzato e centrato sulla materialità del nostro vivere. Imparare a osservarsi e a osservare il mondo circostante e le sue complessità. Le strisce delle stelle rievocano poi l’immagine delle stelle cadenti che istintivamente ci portano a esprimere un desiderio, un pensiero di speranza e di positività. Ecco è forse quello il senso del libro. Un’opera di rinnovata speranza su temi scottanti della nostra epoca.
Quali sono i principali temi che affronti?
Nel libro si trova un’alternanza di storie di cruda realtà e altre ispirate da tematiche reali ma che sfociano poi in fantasia creando dei contesti stimolanti e surreali. C’è quindi una sequenza di storie che oscillano tra reale e non reale ma che ruotano tutte quante intorno alla condizione dell’uomo moderno e a quella dell’umanità. Nel viaggio che propone l’opera ci si imbatte così nel tema della migrazione, in quello dello sfruttamento di uomini e di risorse, in quello della prostituzione e della violenza in senso lato e ancora nella guerra, nel tema dell’omosessualità e del concetto moderno di famiglia allargata, nelle criticità ambientali e nelle conseguenze a cui danno vita. Nel libro, la crudezza di alcune realtà esistenti, l’esplorazione dell’alterità, il rispolverare il senso della Bellezza e l’elevare i valori d’umanità rappresentano strumenti e strategie narrative che permettono di approfondire la condizione dell’individuo con l’obiettivo di fare breccia nel lettore per proporgli un modello sociale fondato su un nuovo umanesimo.
Esiste un filo conduttore tra i vari racconti? Se sì, quale?
Il traino è quello del risveglio sociale che non può che passare metaforicamente dall’alzare lo sguardo verso l’altro per re-imparare a osservare, ad amare e a rispettare ciò che ci circonda. Solo il rispetto a 360° di tutto ciò che siamo come esseri umani e di tutto ciò che ci circonda è garanzia di un nuovo umanesimo. Mettendo al centro un concetto che definirei olistico di rispetto si può fuoriuscire dall’eccesso di individualismo e dal cannibalismo sociale che ci ha portati oggi alla sconnessione con il tutto e con il senso di umanità.
C’è uno dei racconti che, per qualche motivo, ti sta particolarmente a cuore?
Per diversi motivi sono legato a tutte le nove storie presenti nel libro, però, forse, quella che più mi rappresenta come uomo nell’ottimismo e nella instancabile voglia di lottare e di credere in un’umanità differente è “Quelle stelle sono per voi”. Si tratta di una sorta di inno al risveglio dell’umanità che, come dicevo, è il leitmotiv dell’opera. Occorre una contro narrazione in grado d’illuminare in vari modi, uno è la scrittura, le zone oscure che vengono costruite ad arte in quest’epoca per la distruzione della dignità della persona. Occorre lottare contro la tossicità delle narrazioni e di tutte quelle azioni distruttrici di amore. Alziamo dunque gli occhi al cielo, comprendiamo la Bellezza tutta intorno e impegniamoci ad amare.
A chi consiglieresti questo libro?
Strisce di Stelle è un’opera per tutti. A tratti probabilmente anche dei bimbi potrebbero apprezzarla, almeno esteticamente, quando, per esempio, in un paio di racconti, alberi e farfalle dialogano con degli esseri umani. Mi piace pensare che i giovanissimi possano trovare ispirazione in quei racconti, che possano trovare spunto di riflessione (e successivamente di azione concreta) in alcune storie così drammaticamente forti e crude. Mi piace pensare anche che i più adulti possano trovare conforto nella speranza e nella luce del libro. Mi piace pensare che quelle Strisce di Stelle indichino la direzione e segnino più profondamente il cammino a quella nuova sensibilità che silenziosamente è in marcia da tempo ma che non è ancora divenuta massa critica. Perché è da quei cammini e da nuove maniere d’interazione tra individui che passa la trasformazione spirituale e sociale dell’uomo.
“Strisce di Stelle”
Edito nel 2018 da Multimage, la casa editrice dei Diritti Umani
Pag. 188 – Euro 10
Il libro si può ordinare direttamente scrivendo alla casa editrice (mail: info@multimage.org) per riceverlo entro un paio di giorni dall’ordine, oppure online
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